Bonifica amianto

Caccia all’amianto. La campagna di bonifica dal pericoloso materiale continua accompagnata, però, da numerose perplessità, soprattutto da parte dei privati.
I timori maggiori sono legati ai possibili costi che potrebbe avere l’indagine sul rischio. Nella realtà dei fatti, invece, presso le Asl o le Agenzie regionali per l’ambiente (Arpa) esistono laboratori che effettuano le analisi a costi decisamente contenuti. Le operazioni da effettuare per mettere a punto un piano-bonifica adatto agli amministratori condominiali o ai singoli cittadini sono davvero poche. In primo luogo occorre interpellare l’impresa edile o l’artigiano che effettua la manutenzione dell’immobile: potrà suggerire quali elementi dell’edificio potrebbero contenere amianto. Come secondo step occorre individuare il produttore o l’installatore del singolo manufatto “sospetto” e rivolgersi a lui per conoscerne le specifiche tecniche. In seguito l’interessato deve rivolgersi ai dipartimenti di prevenzione delle Aziende sanitarie locali oppure alle sezioni provinciali dell’Arpa per avere indicazioni su chi può effettuare i prelievi e per avere la certezza che eseguano le analisi. Scatta, poi, la fase dei prelievi per le analisi con le cautele di legge. L’atto conclusivo del procedimento deve prevedere la comunicazione sempre a Asl e Arpa dei risultati dell’indagine, anche se negativi. Se, invece, le analisi dovessero presentare un esito positivo occorre senz’altro procedere alla bonifica.

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