Bonus edilizi: approvato il decreto anti-frodi

Bonus edilizi: approvato il decreto anti-frodi

Il CdM di ieri ha varato il decreto anti-frodi per contrastare le possibili truffe relative alla fruizione degli incentivi e detrazioni che riguardano le ristrutturazioni edilizie e gli interventi di efficientamento. L’Agenzia delle Entrate può sospendere fino a 30 giorni cessione del credito e sconto in fattura

Bonus edilizi: approvato il decreto anti-frodi

Contrastare le frodi nell’ambito delle detrazioni fiscali, della cessione del credito e in particolare del Superbonus 110%: con questo obiettivo il Consiglio dei Ministri del 10 novembre ha approvato il decreto anti-frodi. Dopo le segnalazioni fatte dal sole 24 Ore su operazioni fraudolente legate ai bonus edilizi per 800 milioni di euro, il Governo ha deciso dunque di intervenire con una misura ad hoc per evitare nuove truffe.

Il decreto prevede l’estensione dell’obbligo del visto di conformità, al momento richiesto per la cessione del credito e lo sconto in fattura, anche quando il “superbonus al 110%” venga utilizzato dal beneficiario in detrazione nella propria dichiarazione dei redditi, a meno che la stessa dichiarazione sia presentata direttamente dal contribuente o attraverso il sostituto d’imposta.

Inoltre, oltre al Superbonus 110%, è introdotto l’obbligo per il visto di conformità anche per la cessione del credito o sconto in fattura relativi tutte le detrazioni fiscali per lavori edilizi: bonus casa, ecobonus, sismabonus, bonus facciate, installazione di impianti fotovoltaici e colonnine per la ricarica. 

In caso di profili di rischio l’Agenzia delle Entrate per effettuare gli opportuni controlli, può sospendere fino a 30 giorni l’efficacia delle comunicazioni su cessioni del credito o su sconti in fattura inviate alla stessa Agenzia.

“Viene disciplinata, razionalizzata e potenziata l’attività di accertamento e di recupero da parte dell’Agenzia delle Entrate, relativamente alle detrazioni e cessioni dei crediti per lavori edilizi ed ai contributi a fondo perduto previsti dall’articolo 25 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (cosiddetto “decreto rilancio”)”.

Tra le misure previste potrebbe essere stilato un listini prezzi, così da evitare che le fatture siano gonfiate. Il Ministero della transizione ecologica dovrebbe fissare i valori massimi per alcune categorie di beni.

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