Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Indice degli argomenti: Come funziona il bonus mobili Come pagare mobili per detrazione fiscale Bonus mobili e ristrutturazione: chiariamo qualche dubbio E’ disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate la Guida, aggiornata a gennaio 2023, Bonus Mobili ed Elettrodomestici. Bonus mobili 2023 confermato Come sappiamo la Legge di Bilancio 2022 ha confermato fino al 2024 il bonus che prevede una detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici per interventi destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione indipendentemente dalla spesa sostenuta per i lavori di riqualificazione. Nel 2022 la detrazione veniva calcolata su un ammontare complessivo di 10.000 euro (su ciascuna abitazione su cui si facciano interventi), mentre nel 2023 la cifra è scesa a 8.000 euro e nel 2024 il massimale passerà a 5000 euro. La detrazione viene ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Come funziona il bonus mobili Gli interventi che danno diritto alla detrazione sono quelli di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti (ma non semplici interventi di manutenzione ordinaria), interventi su interi fabbricati – realizzati da imprese o cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendano o assegnino l’immobile – e su parti comuni di edifici residenziali (in questo caso anche interventi di manutenzione ordinaria), interventi di restauro in immobili colpiti da eventi calamitosi purché sia stato dichiarato lo stato di emergenza (si può beneficiarne anche insieme al Sismabonus come da circolare n. 30/2020 dell’Agenzia delle Entrate). La detrazione potrà essere richiesta solo da chi realizzi un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello in cui sono stati acquistati mobili ed elettrodomestici. La data di inizio dei lavori deve essere precedente a quella in cui sono acquistati i beni, non è invece obbligatorio sostenere le spese di recupero del patrimonio edilizio prima di quelle per gli arredi. Nel caso in cui gli interventi di riqualificazione siano stati realizzati nell’anno precedente a quello dell’acquisto dei mobili, o siano “iniziati nell’anno precedente a quello dell’acquisto e proseguiti nell’anno in corso, il limite di spesa deve essere considerato al netto delle spese sostenute nell’anno precedente per le quali si è usufruito della detrazione”. L’Agenzia ricorda che dal 1 gennaio 2018 è necessario informare l’Enea degli acquisti di alcuni elettrodomestici per i quali si vuole usufruire del bonus, in ogni caso la mancata o ritardataria trasmissione dei dati all’Enea non causa la perdita del diritto delle detrazioni. La realizzazione di lavori di ristrutturazione sulle parti comuni condominiali permette ai singoli condòmini di detrarre le spese sostenute per l’acquisto di arredi delle parti comuni, come guardiole oppure l’appartamento del portiere, ciascuno per la propria quota. In questo caso non è possibile chiedere il bonus per le spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici per la propria abitazione. L’acquisto di mobili o di grandi elettrodomestici è agevolabile anche se i beni sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio. Nell’importo totale delle spese si possono considerare anche quelle di trasporto, purché anche queste siano state effettuate con le modalità di pagamento previste, quali bonifico o carte di credito/debito. L’Agenzia ricorda che non sono agevolabili gli acquisti di complementi di arredo quali per esempio porte, tende, pavimentazioni. Per quanto riguarda gli elettrodomestici la detrazione è riconosciuta a tutte le tipologie dotate di etichetta energetica di classe A+ (A per i forni, E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, classe F per i frigoriferi e i congelatori), tranne nel caso in cui per un certo prodotto non sia ancora obbligatoria l’etichetta energetica. Come pagare mobili per detrazione fiscale Conditio sine qua non per aver diritto alla detrazione è pagare tramite bonifico o carta di credito o debito. E’ inoltre necessario conservare dei documenti: l’attestazione del pagamento (ricevuta del bonifico, ricevuta di avvenuta transazione, per i pagamenti con carta di credito o di debito, documentazione di addebito sul conto corrente) le fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti. Bonus mobili e ristrutturazione: chiariamo qualche dubbio Nel caso di un intervento di riqualificazione energetica di un edificio finalizzato al risparmio energetico che prevede la detrazione del 65% (compresi per esempio l’installazione di pannelli solari e la sostituzione impianti di climatizzazione invernale), non è possibile beneficiare del Bonus Mobili. La detrazione del 50% è possibile anche se i beni sono stati acquistati con un finanziamento a rate o all’estero (purché ci sia la documentazione necessaria e siano rispettati gli adempimenti) e nel caso in cui il contribuente scelga lo sconto in fattura o la cessione del credito al posto della fruizione diretta. La sostituzione della caldaia rientra tra gli interventi di manutenzione straordinaria ammessi per poter usufruire del Bonus Mobili, purché ci sia un un risparmio energetico. Non è possibile il trasferimento agli eredi per la parte rimanente delle quote di detrazione nel caso di un contribuente deceduto. L’acquisto di un box o posto auto pertinenziale rispetto all’abitazione, che beneficia della detrazione Irpef del 50%, non dà diritto al bonus mobili. Nel caso in cui un’abitazione venga divisa in due o più appartamenti, è necessario considerare le unità immobiliari censite in catasto prima degli interventi edilizi e non alla fine dei lavori, per individuare limite di spesa per l’acquisto dei mobili e grandi elettrodomestici. Il Bonus spetta al contribuente che nella dichiarazione dei redditi risulti fruitore della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio. I grandi elettrodomestici ammessi alla detrazione: Guida Bonus Mobili ed Elettrodomestici 2023 Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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