Caccia ai terremoti, Pavia è in prima fila

Pavia centro mondiale per la ricerca sui terremoti.
È questa la diretta conseguenza della decisione presa nei giorni scorsi dall'Acting governing board che ha assegnato all'Italia il progetto GEM (Global earthquake model), nell'ambito delle attività del Global science forum dell'Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico).
Ricercatori di tutto il pianeta convergeranno nei prossimi mesi della città della Certosa per studiare come prevenire gli eventi sismici potendo contare su un budget stimato in 40 milioni di euro per i prossimi 5 anni.
All’iniziativa hanno già aderito, oltre all'Italia, Germania, Belgio, Svizzera, Turchia e Singapore mentre sono in corso trattative per l'adesione di molti altri paesi, tra cui Stati Uniti ed Australia.
Il progetto si avvarrà del contributo economico dei Paesi aderenti, in proporzione alla spesa annua per ricerca e sviluppo (ad esempio, l'Italia verserà 100.000 l’anno, la Germania 275.000), ma anche del sostegno di grandi gruppi privati (attualmente hanno contribuito con somme variabili tra 1 e 5 milioni di euro Munich Re, Zurich Financial Services, Willis Re ed Air Worlwide).
L'attuale disponibilità complessiva di risorse per cinque anni è stimata in circa 40 milioni di euro.
Primo obiettivo della ricerca è rispondere all'esigenza continuamente espressa da governi e compagnie di assicurazione e riassicurazione di disporre di un modello di rischio a scala mondiale che consenta di stimare le possibili perdite derivanti dalle catastrofi naturali in generale e dai terremoti in particolare.
Il governo italiano, attraverso l'ambasciatore all'Ocse, ha proposto che lo stato giuridico di GEM sia di organizzazione inter governativa (IGO), che comporta, tra l'altro, extraterritorialità ed esenzione dalle imposte. Il progetto si trasformerà dunque in un istituto che molto probabilmente andrà ben oltre i cinque anni di vita attualmente prevista. Si tratta di uno stato giuridico assolutamente inusuale e di grandissimo prestigio (lo stesso Ocse è un IGO) cui il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha acconsentito anche in relazione al forte supporto in tal senso da parte del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e del ministro degli Esteri Franco Frattini.
La proposta di istituire una IGO ha giocato un ruolo fondamentale nell'acquisizione del progetto.
La sede del nuovo istituto sarà a Pavia, presso la Fondazione Eucentre (European centre for training and research in earthquake engineering), l'ente costituito da dipartimento della Protezione civile, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Istituto universitario di studi superiori e università di Pavia.
Eucentre è uno dei più importanti centri mondiali di formazione e ricerca in ingegneria sismica e sismologia, con ricercatori e studenti laureati provenienti da oltre cento diversi Paesi del mondo.
L'acquisizione del progetto a Pavia è stata fortemente voluta da Guido Bertolaso, che oltre a coordinare gli sforzi dei vari ministeri coinvolti, ha provveduto al sostegno economico della proposta con 3,5 milioni di euro del dipartimento della Protezione civile.
Altre risorse (per circa 5 milioni) sono stare rese disponibili dallo stesso Eucentre, con fondi propri e provenienti da progetti finanziati in ambito europeo e nazionale. È stato quindi possibile proporre la costruzione di una propria sede per GEM e la realizzazione di abitazioni per i numerosi ricercatori stranieri che visiteranno Pavia, che si aggiungeranno a quelle già disponibili nel palazzo secentesco del Collegio internazionale per la protezione civile cardinale Agostino Riboldi.
Per la città di Pavia, la presenza di una IGO che si prefigge lo scopo di modellare e prevedere il rischio sismico su scala mondiale potrà rivelarsi un motore straordinario per l'attrazione di società private operanti nel settore delle tecnologie avanzate per ricerca e sviluppo in ambiti che vanno dalla elaborazione di immagini satellitari allo sviluppo di sensoristica specifica, dalla probabilistica alla sperimentazione di laboratorio, dalla sismologia all'ingegneria sismica, dallo sviluppo di tecniche di valutazione a quello di sistemi industriali per la riduzione della vulnerabilità.
Potranno dunque svilupparsi interessanti relazioni con il progetto di sviluppo di un polo scientifico-tecnologico e con il dichiarato intento del comitato scientifico dell'Expo 2015 a Milano di sviluppare come uno dei temi prioritari quello della riduzione delle conseguenze delle catastrofi naturali.
Nel corso della contesa finale per l'acquisizione del progetto, cui hanno partecipato Italia e Germania, la proposta italiana è stata presentata e sostenuta dal presidente di Eucentre, Gian Michele Calvi, con la collaborazione dell'addetto scientifico all'ambasciata all'Ocse, Franco Malerba, noto come primo astronauta italiano nello spazio. La proposta italiana si è rivelata superiore sotto ogni punto di vistaed è stata votata all’unanimità.
Si prevede che la formale istituzione di GEM avvenga entro il prossimo gennaio, inizialmente come Fondazione, in attesa delle approvazioni dei diversi governi per la trasformazione in organizzazione inter governativa.

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