Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
L’Assemblea dei soci AUDIS (Associazione Aree Urbane Dismesse) ha approvato lo scorso 10 giugno la Carta della Rigenerazione Urbana. La Carta AUDIS propone i principi di riferimento per i programmi di trasformazione delle aree urbane dismesse o dimettibili che, avendo perduta l’originaria funzione, costituiscono oggi i luoghi di maggiore potenzialità per la città, dal punto di vista della riqualificazione economica, sociale, urbanistica e ambientale. La Carta si rivolge a tutti i soggetti che operano nella città (il Pubblico, il Privato economico e il Privato collettivo) offrendo l’insieme di idee e pratiche che hanno retto alla prova delle trasformazioni avvenute, selezionate dai soci AUDIS in oltre dieci anni di attività. Attraverso la Carta della Rigenerazione Urbana AUDIS intende favorire il raggiungimento di questi obiettivi: – esplicitare gli ambiti che, nel loro insieme, determinano la qualità di una trasformazione urbana per consentire una valutazione trasparente dei processi in corso a tutti i soggetti direttamente o indirettamente coinvolti; – riequilibrare i centri urbani impoveriti dal progressivo svuotamento di funzioni (lavoro, tempo libero, residenza); – bloccare lo spreco di territorio attraverso un pieno riuso degli spazi già urbanizzati; – governare i mutamenti, convertendoli in occasioni di progresso urbano, anziché subirne le conseguenze; – integrare discipline, interessi diversi e competenze specifiche nella chiara individuazione di ciò che costituisce l’interesse collettivo; – riconoscere il ruolo insostituibile delle decisioni condivise che possono essere assunte solo all’interno del campo di competenze Pubbliche nel quadro del corretto riconoscimento del ruolo del Privato economico e del Privato collettivo; – innescare azioni diffuse di rigenerazione urbana, che creino il contesto più adatto per aumentare la qualità della vita di tutti e di ciascuno in un quadro di coesione sociale e di capacità competitiva; – aprire la riflessione sulle modalità di rigenerazione anche di quelle parti di città costruite prevalentemente tra gli anni ’50 e ’70 del secolo scorso, che hanno esaurito il proprio ciclo economico e sono in stato di grave degrado fisico e spesso sociale. Il trasferimento dalle città di un vasto sistema di attività avvenuto negli ultimi decenni, unito ad un forte e spesso distorto sviluppo del mercato immobiliare, ha progressivamente indebolito i centri urbani impoverendoli di funzioni e persone, causando squilibri territoriali, sociali, ambientali ed economici. La domanda di spazi e funzioni che la città continua a produrre e nel contempo la stringente necessità di non proseguire con lo spreco della risorsa territorio, rendono evidente come le aree dismesse costituiscano un fattore strategico del processo di rigenerazione e sviluppo della città contemporanea. Accanto alla problematica delle aree dismesse, le riflessioni e le esperienze svolte da AUDIS hanno fatto emergere quella relativa alle aree urbane in maggior parte residenziali, prevalentemente costruite tra gli anni ’50 e ’70 del ‘900, in cui i fattori di degrado e di collasso rendono oggi indispensabile una trasformazione profonda, tanto da fare ipotizzare anche soluzioni radicali quali l’abbandono, la demolizione e la sostituzione degli edifici esistenti. Non aree dismesse ma aree ‘dismettibili’ che necessitano di una trasformazione radicale per una vera rigenerazione. L’affinarsi degli strumenti di conoscenza circa le dinamiche della città, le mutate condizioni socio-economiche dei suoi abitanti e i rapporti tra interessi collettivi e interessi privati, ci mette oggi in grado di prevedere e governare tali mutamenti, convertendoli in occasioni di sviluppo urbano, anziché subirne le conseguenze. La rinuncia al governo di tali processi comporta per la collettività costi consistenti e sempre meno sostenibili. I principi che la Carta propone hanno per molti aspetti una valenza di carattere generale, ma riferiti alle aree oggetto assumono enfasi e connotazioni specifiche. I grandi problemi delle città necessitano di un’azione che nasce da un confronto costante tra le diverse discipline. Per raggiungere un livello di intervento più adeguato e concreto è necessaria quindi l’integrazione tra competenze specifiche, discipline e interessi diversi,basata sulla chiara individuazione di ciò che costituisce il bene comune. Il documento si compone di tre sezioni: la Carta, che costituisce il contenuto di indirizzo individuando dieci elementi di qualità; gli Attori e gli Strumenti, che ne rappresentano il contesto politico e operativo. Gli elementi della qualità sono quelli ritenuti necessari perché la trasformazione delle aree dismesse o dismettibili produca non solo la loro riqualificazione, ma la rigenerazione urbana nel suo insieme. Si tratta della qualità urbana, urbanistica, architettonica, dello spazio pubblico, sociale, economica, culturale, ambientale, energetica e paesaggistica. Gli attori sono il Pubblico, il Privato economico e il Privato collettivo. Gli strumenti sono: la politica urbana, la partnership pubblico- privata, la valutazione, l’informazione e la partecipazione. Per scaricare la Carta Audis della Rigenerazione Urbana clicca qui Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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