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L’edificio, commissionato da quattro fratelli allo studio Cotta Solomita Architetti Pianificatori, si compone di quattro unità abitative con tipologia a schiera. Realizzate con i criteri della bioedilizia, ciascuna unità si contraddistingue per un sistema costruttivo a setti in cemento armato cielo-terra e solai a doppia nervatura. Il rivestimento di facciata è in lastre di terracotta San Marco Terreal. a cura di Silvia Giacometti Ubicato nell’ambito collinare di Savignano sul Rubicone, in provincia di Forlì-Cesena, l’edificio commissionato da quattro fratelli allo studio Cotta Solomita Architetti Pianificatori, si compone di quattro unità abitative con tipologia a schiera. L’edificio realizzato ricade all’interno di un lotto sostanzialmente rettangolare facente parte di un ampio piano particolareggiato articolato sul versante collinare. Con una superficie di circa 1300 mq e una capacità edificatoria di 1600 mc, le quattro unità abitative sono state sviluppate secondo una articolazione planimetrica della pianta e una movimentazione dei fronti e delle coperture. Tutte le quattro unità abitative sono composte da tre piani: un piano interrato, un piano terra e un primo piano. Seguendo lo sviluppo delle curve di livello le unità abitative sono unite due a due e risultano quindi sfalsate tra loro di circa 60 cm e seguono pertanto l’andamento orografico del terreno. In considerazione dell’orientamento del sublotto con i lati corti posti in parallelo all’asse Nord-Sud, le unità abitative risultano sviluppate lungo quest’asse: in particolare le unità sono addossate sul limite Nord della sagoma di massimo ingombro, al fine di favorire la più ampia superficie a giardino rivolta a Sud e quindi verso gli accessi pedonali posti lungo il marciapiede. Realizzate con i criteri della bio-edilizia si contraddistinguono per un sistema costruttivo a setti in cemento armato cielo-terra e solai a doppia nervatura. La copertura è lamiera di zinco titanio VMZINC in doppia aggraffatura e il tamponamento è in blocchi di calcestruzzo cellulare aeroclavato Climagold Ytong da 48 cm. Il rivestimento di facciata è in lastre di terracotta San Marco Terreal. Per la copertura realizzata in zinco titanio VMZINC con la tecnica della doppia aggraffatura, che consiste nella posa di lastre precedentemente profilate sul lato più lungo e aggraffate tra loro, stato scelta la finitura nel colore naturale del laminato e per evitare fenomeni di eventuali corrosioni la facciata inferiore delle lastre è arrivata in cantiere già laccata con un film in poliestere da circa 60 micron. La copertura è in laminato di zinco titanio VMZINC in doppia aggraffatura. Img by Pier Mario Ruggeri Le quattro unità simili nella configurazione planivolumetrica si contraddistinguono per l’accesso pedonale dalla pubblica via, posto in asse con la mezzeria della facciata dell’unità stessa, e prevede una leggera rampa che con una pendenza lieve conduce all’area pavimentata e alla loggia che configura l’ambito di accesso all’abitazione stessa. La porzione di fabbricato della singola unità risulta composta in pianta da un sistema di due rettangoli paralleli: il primo scavato su cui si individuano le due logge, il secondo allungato che delimita le logge stesse. Il sistema compositivo e strutturale dell’edificio si rifà a setti paralleli in c.a. L’ingresso all’abitazione avviene direttamente dalla loggia; dal soggiorno è possibile raggiungere direttamente la cucina e l’annessa area pranzo, il vano scala e il bagno. Il soggiorno, di forma pressoché quadrata, ha sul lato a sud un infisso scorrevole che consente il collegamento diretto con la loggia e il giardino sul fronte principale, mentre una parete in parte opaca e in parte trasparente filtra zona cucina pranzo e il relativo accesso alla loggia e al terrazzo di pertinenza sul lato nord. Mentre il soggiorno e la cucina hanno un’altezza di 2.70 m, il vano scala, il disimpegno, l’ingresso e il bagno hanno un’altezza netta di 2.40 m. Il piano primo destinato alla zona notte oltre alla scala e al disimpegno è composto da due camere da letto matrimoniali che in parallelo al piano sottostante si affacciano direttamente sulle rispettive logge. Un ulteriore balcone amplia la facciata principale rivolta a sud e collega di fatto la camera da letto con il bagno. Un bagno e un ripostiglio completano la dotazione del piano. Un doppio lucernaio in copertura, posto sopra la scala, illumina zenitalmente tutto il vano scala. Il piano interrato oltre al vano scala e disimpegno, si compone di un bagno, lavanderia, dispensa, garage e centrale tecnica. Tutti i vani hanno una altezza di 2.40 m e sono collocati sotto il perimetro della superficie coperta. Il perimetro di pertinenza dell’unità è dotato di una bocca di lupo ispezionabile con profondità 1 m. La scelta delle finiture esterne è stata orientata verso un’uniformità cromatica che si armonizzasse con la presenza materica della facciata ventilata. Le finiture interne hanno subito differenti personalizzazioni trattandosi di quattro unità differenti. Sostanzialmente a un impianto distributivo similare ha fatto da contraltare una eterogeneità di materiali impiegati: pavimenti in ceramica e pavimenti in legno; rasatura ad intonaco e rifiniture in resina delle pareti con inserimento di alcune carte da parati per alcuni ambienti. Tutte e quattro le diverse unità hanno sostanzialmente mantenuto una coerenza delle finiture rispetto a quanto concordato e definito con gli esterni. Le particolarità del progetto L’edificio è stato realizzato con una tradizionale struttura in cemento armato e una copertura in legno, ma particolareggia per altre due caratteristiche: i solai realizzati a piastra nervata alleggerita con elementi-casseforme in plastica e un numero rilevante di “pilastri in falso” poggiati sulla piastra del solaio. La suddivisione in quattro unità abitative distinte del complesso edilizio ha consentito in perfetto concerto con la concezione architettonica del fabbricato, di avere una serie di grandi setti trasversali in cemento dello spessore di 25 cm da cielo a terra in corrispondenza delle divisioni tra le singole proprietà. Pertanto, la divisione fisica tra le singole unità abitative sul lato “cieco” delle tipologie a schiera coincide fisicamente con i suddetti setti portanti. Le quattro unità, unite due a due, sono interrotte fisicamente da uno spazio centrale che ha consentito il salto di quota per rispettare l’andamento orografico del terreno e il posizionamento del giunto sismico tra le due parti in modo da spezzare la lunghezza totale del fabbricato sia per ragioni torsionali sismiche che per contenere nel giunto gli eventuali cedimenti differenziali del terreno in una zona collinare sempre passibile di movimenti anche solo dovuti alla presenza o meno di acqua nel terreno. Il particolare disegno della copertura che presenta un movimento delle falde all’interno del campo dell’unità abitativa ha determinato la necessitàà di introdurre una stilata di pilastri in falso sul solaio del piano terra (il primo solaio a copertura dell’interrato destinato a garage) e una ulteriore serie di pilastri in falso per l’appoggio dei balconi e della porzione del coperto nel retro dove era fisicamente impossibile arrivare alle fondazioni per la presenza del corsello interrato di accesso ai garage. A livello di calcolo tutto il sistema è stato schematizzato ad elementi tipo guscio sia per le pareti che per gli orizzontamenti. Nel caso dei solai sono stati inseriti elementi con un peso equivalente a quello della piastra nervata alleggerita e poi ricavato le sollecitazioni con cui sono state dimensionate le armature distribuite all’interno dei canali (tipicamente ogni 60 cm in entrambe le direzioni). Consumi energetici In considerazione della conformazione del lotto e del numero di unità abitative realizzate, il progetto ha previsto l’adozione di misure tali da garantire il contenimento dei consumi energetici attraverso la realizzazione di volumi compatti. In particolare, l’utilizzo di un sistema di muratura di tamponamento con spessore al finito, intonaci compresi, di 52 cm garantisce elevate prestazioni energetiche. In ottemperanza alla norma in vigore, sulle coperture sono stati installati pannelli fotovoltaici per una potenza di picco di 4.29 Kwp su ciascuna unità abitativa, oltre a numero due pannelli solari. Il sistema di riscaldamento e raffrescamento è gestito da una pompa di calore aria-aria integrata a un sistema di ventilazione meccanica. Lungo i fronti Sud-est e ovest sono state inserite ampie vetrate opportunamente schermate dalle logge in grado di garantire comunque la captazione solare lungo i mesi invernali e un’adeguata schermatura durante i mesi estivi. La verifica dell’inclinazione dei raggi solari tra i mesi estivi e i mesi invernali garantisce un corretto bilanciamento tra esigenze di illuminazione naturale e captazione solare. Complessivamente il fabbricato per singola unità abitativa, considerato il sistema costruttivo dell’involucro, la configurazione degli impianti, il rendimento dei pannelli fotovoltaici e gli apporti passivi della radiazione solare, realizza un indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale di 9.37 KWh/mq anno. Un avanzato sistema domotico gestisce e regola gli impianti tecnologici del fabbricato rendendo più efficiente la qualità di vita dei suoi fruitori. Terreal SanMarco Elemento importante del progetto sono le facciate ventilate realizzate con elementi di terracotta Terreal San Marco serie Zephir color bruno cioccolato che fanno da contraltare alla finitura in intonaco tinteggiato. Caratterizzati da una superficie scanalata questi elementi sono posati a secco su una sottostruttura in alluminio a sua volta sostenuta da montanti verticali fissati alle pareti perimetrali. La variazione cromatica dovuta alla naturalità del materiale unito alla scanalatura orizzontale modifica continuamente la percezione della parete rivestita in funzione della diversa incidenza della luce naturale. Il risultato ricercato è un forte contrasto tra le diverse porzioni volumetriche che scandiscono la facciata. I vantaggi che comporta l’utilizzo del sistema Terreal si concentrano soprattutto sul benessere dell’edificio e dei suoi utenti e sono legati alla protezione dall’acqua e dagli agenti atmosferici, al suo ottimo comportamento termoigrometrico ed energetico e, infine, all’isolamento acustico dei locali interni. A questi si possono aggiungere ulteriori vantaggi: la possibilità di smontaggio dei singoli elementi e, quindi, di intervento puntuale in caso di manutenzione della struttura e, in tempi di grande attenzione verso le tematiche ambientali ed energetiche, la minimizzazione dell’impatto ambientale dell’edificio nell’intero suo ciclo di vita – comprese le fasi di costruzione e di futura dismissione – per effetto dell’assemblaggio a secco dei componenti. Inoltre, questa tipologia dei rivestimenti di facciata garantisce una protezione della struttura estremamente efficace nei confronti dell’azione combinata di pioggia e vento, grazie alla continuità del rivestimento esterno, alle sue modalità di vincolo e alla presenza dell’intercapedine ventilata, condizioni queste che consentono di mantenere asciutto lo strato di isolante e la controparete interna. Tutto ciò comporta vantaggi sia in termini di durabilità che in termini di efficienza energetica: infatti, gli strati più interni del rivestimento di facciata, restando al riparo dall’azione dell’acqua e degli altri agenti atmosferici, non sono soggetti ai tensionamenti dovuti ai cicli di assorbimento e rievaporazione e, quindi, alla loro azione di degrado; inoltre, l’isolante interno rimane asciutto e l’edificio non subisce l’incremento di dispersioni. Relativamente al comportamento termoigrometrico ed energetico, il sistema di facciata ventilata si basa su un fenomeno fisico della circolazione dell’aria, il cosiddetto “effetto camino“: l’intercapedine d’aria, interrompendo la continuità degli strati della parete, permette la formazione di un flusso d’aria naturale di tipo ascendente. Tale fenomeno si autoregola in funzione delle condizioni ambientali esterne e fornisce al sistema un comportamento dinamico, che asseconda le contrapposte esigenze della stagione estiva e di quella invernale. Scheda progetto Progetto: Pasqualino Solomita Consulenti: Marco Peroni strutture Andrea Montuschi impianti direzione lavori: Pasqualino Solomita localizzazione: Savignano sul Rubicone Fc dati dimensionali: 1100 mq superficie complessiva – 1600 mc volume complessivo Cronologia: progetto: 2012-13 – realizzazione: 2014-17 Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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