Concluso Urbanpromo preview social housing

L’evento ha l’obiettivo di fare un punto sulla situazione delle politiche abitative sociali nel nostro Paese e di offrire alle istituzioni proposte per costruire l’organicità di un sistema che vive una fase di forte trasformazione, caratterizzato da una dispersione di governance e da una moltiplicazione degli strumenti, senza un vero e proprio respiro nazionale complessivo.
A questo punta il Manifesto del social housing, a cui sta lavorando il comitato promotore della manifestazione, composto da i più importanti attori del settore del social housing: società pubbliche, fondazioni bancarie, associazioni e cooperative di abitanti. Oltre all’Istituto Nazionale di Urbanistica e ad Urbit Srl, che hanno organizzato l’evento, hanno contribuito la Compagnia di San Paolo, l’Ance, l’Anci, la Fondazione Housing Sociale, la Cassa Depositi e Prestiti Investimenti Sgr, la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e quella di Cuneo, l’Acri, Legacoop abitanti, Federcasa.
Nei due giorni di Urbanpromo preview social housing è stata messa a punto una prima bozza di Manifesto che sarà presentato in forma ufficiale nei prossimi giorni. Sono emersi già da ora criticità e proposte da sottoporre all’attenzione delle istituzioni (Stato, Regioni, Comuni) coinvolte nella gestione dell’housing sociale. Tra queste: il possibile ruolo propulsivo dell’housing sociale nella riqualificazione della città; la necessità dell’utilizzo della leva fiscale a favore delle Aziende Casa; la garanzia della conoscenza della domanda abitativa (in forte cambiamento, a cominciare della composizione e del numero dei nuclei familiari) e di un’efficace monitoraggio dell’efficacia del processo.
Fassino, intervenendo alla chiusura della manifestazione, ha sottolineato l’interesse del tema del social housing per la città di Torino. Il capoluogo piemontese, infatti, ha attraversato nell’arco degli ultimi vent’anni una profonda trasformazione che l’ha portato ad essere “una città plurale dopo esser stato una factory town”. Torino è oggi contemporaneamente “città industriale, turistica, finanziaria, universitaria, capitale di cultura”. Questa complessità si riflette nell’attuale domanda di housing sociale che, ha detto Fassino, è legata “alla presenza del quindici per cento di cittadini stranieri, a una forte presenza di popolazione giovanile, alla crisi che fa crescere il numero di famiglie che non riesce ad accedere al libero mercato per l’acquisto della casa”.
La manifestazione ha avuto un’appendice. Dopo due giorni di approfondimenti teorici e presentazioni, i partecipanti avranno la possibilità di visitare due esempi concreti di housing sociale già realizzati nella città di Torino: il progetto Ivrea 24 finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e il Progetto StessoPiano del Programma Housing della Compagnia di San Paolo.

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