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Più di quattrocento persone ai tre giorni di constructa, un evento che si rivolge agli operatori più avanzati e più aperti ai venti di cambiamento nella cultura del costruire. Scenari sul futuro, innovazione tecnologica e di processo, nuovi modi di porsi degli Enti pubblici, nuova finanza collegata all’edilizia, la sostenibilità ambientale e sociale. Temi espressi in termini molto concreti e subito fruibili dal business e dai decisori delle pianificazioni territoriali. Constructa ha presentato in maniera unitaria l’ampia articolazione dei fattori collegati alla riqualificazione urbana e alla ristrutturazione degli edifici. Con letture economiche, sociali e politiche oltre che tecniche. Una partecipazione densa, che ha confermato le aspettative degli organizzatori. Il tema ‘REgeneration, nuova vita a spazi e costruzioni’ si è rivelato particolarmente caldo, richiamando molti operatori: soprattutto progettisti (architetti e ingegneri), con una ampia fascia d’imprese di costruzioni rappresentate al vertice. E poi industria, servizi e distribuzione. Cinquantacinque i relatori, dodici i momenti plenari, otto workshop con casi specifici e concreti d’innovazione e una tavola rotonda finale. Alla ricerca di analisi non scontate e originali, quali leve per scalzare i freni imposti dal contesto di crisi. E per approdare a una cultura diversa. La porta d’uscita dalla crisi è dunque l’innovazione, attraverso nuovi processi, nuove impostazioni, nuove soluzioni. A constructa si è dimostrato che è possibile farlo. Le esperienze documentate lo dimostrano. Certo con alcune criticità, come il quadro legislativo generale che è arretrato e tempestato di vuoti d’indirizzo. Le procedure, nelle rigenerazioni, ormai corrono ad altre velocità. Ed è così che le eccellenze finiscono per essere espressione della concretezza di questo funzionario o di quell’ Ente pubblico territoriale, come alcune Regioni o certi Comuni. Insomma casi singolari e non sistematici. Compatibilità ambientale e sociale, edifici ad alta prestazione energetica e di comfort, città dalla mobilità fluida, con le periferie meglio integrate e una qualità dell’ambiente capace addirittura di richiamare gli abitanti espulsi e dispersi nelle campagne costruite. Tutto ciò è possibile, qui in Italia con standard europei. Bologna, Torino, Reggio Emilia, il Veneto, tanto per fare qualche esempio, presentano situazioni emblematiche di recupero e rigenerazione urbana. Gli strumenti non mancano. Siano scenari futuri, come mezzi di pianificazioni politiche ed economiche (a constructa ne sono stati presentati quattro), o le progettazioni partecipate virtuose nell’abbattimento dei costi aggiuntivi; siano le soluzioni tecniche specifiche offerte da una industria orientata alla ricerca, o ancora gli aiuti dal Web come le mappature di Google scese a livello del suolo per analizzare i terreni, le altimetrie, le foto delle facciate sulle strade e permettere visualizzazioni 3D degli interventi possibili. E ancora project financing, facility management come stimolo per gli investimenti irrigiditi dalla scarsità di liquidità. Ad arricchire il quadro di constructa, la presenza di due grandi architetti e due modi diversi di interpretare la rigenerazione. Per lo spagnolo Salvador Perèz Arroyo conta molto la ricucitura tra presente e passato attraverso vere invenzioni negli accostamenti di materiali e tecnologie innovative. Mentre Stefano Boeri studia i temi della sostenibilità ambientale e chiede meno ideologia e maggiore rigore sui risvolti possibili. Lui intanto progetta future città popolate di condomini verdi, edifici alti innervati di orti, giardini e boschi. Niente sconti invece nelle parole dell’economista Federico Della Puppa (IUAV). La contrazione a due cifre dell’edilizia era prevedibile. Il settore immobiliare si è fatto trovare impreparato nonostante i segnali d’avviso. Ma la crisi evidenzia alcune direzioni precise di rinnovamento, su cui poter indirizzarsi per dare continuità al comparto. E se l’efficienza energetica è un filone da seguire, Roland Leuck (Luwoge Consult – gruppo BASF) ne ha fornito una dettagliata valutazione attraverso analisi di costi e ricavi proiettate sul futuro e parametrate ai reali movimenti del mercato (nel suo caso, quello tedesco). Infine la tavola rotonda a conclusione della manifestazione, che ha ribadito la forbice tra quadro normativo e i processi di rigenerazione. Con qualche buona speranza, espressa ad esempio dalla positiva esperienza di partecipazione del territorio nella vicenda della Tav in Val di Susa, raccontata da un carismatico Mario Virano, Presidente dell’Osservatorio Valle Susa e Commissario Straordinario del Governo per la Linea ferroviaria Torino-Lione. Integrata dall’intervento dell’Amministratore Delegato di Antonveneta Giuseppe Menzi, che ha sottolineato l’importanza del coinvolgimento delle banche e degli altri soggetti finanziatori sin dal primo momento. Oppure segnalata da nuovi strumenti creati dalle Regioni. E’ il caso Veneto: come annunciato da Tiziano Zigiotto, Presidente della Commissione Regionale, “la Regione sta per varare i crediti edilizi, in grado di abbattere il surplus di immobili industriali e di scambiarlo con un più ristretto quantitativo di residenziale”. All’incontro, coordinato da Valeria Uva, caporedattrice di Edilizia e Territorio del Gruppo il Sole 24Ore, il Presidente di Audis (Associazione Aree Urbane Dismesse), Roberto D’Agostino, è stato autore di una puntuale descrizione delle problematiche sul tavolo delle rigenerazioni urbanistiche. Quasi a sottolineare l’aspirazione di constructa nel dar forza al volano di cambiamento della cultura del mondo delle costruzioni, fischer Italia – promotrice e organizzatrice dell’evento, in collaborazione con i Main Partner Basf e Sacaim e i Partner Antonveneta, Despe, Solon, Uniflair – ha voluto allestire durante l’evento tre mostre: i progetti del premio internazionale biennale di Architettura Barbara Cappochin, gli scatti del fotografo Tony Vaccaro a Frank Lloyd Wright in momenti professionali e privati. E l’anteprima di “Rigenerazioni urbane in Italia” in collaborazione con Audis, che vedrà la sua forma estesa in primavera, quando constructa presenterà il libro degli Atti di questa sua terza edizione. Constructa 2008, 6-8 novembre 2008, Lido di Venezia Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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