Costruzioni in calo

In Europa si costruisce di meno. E’ quando emerge con chiarezza da un’indagine di Assopiastrelle per il 2001 secondo la quale, dopo un 2000 decisamente positivo, si è avuta una significativa battuta d’arresto del mercato. L’associazione confindustriale degli imprenditori della ceramica teme ripercussione negative sulle vendite dei propri prodotti. E’ soprattutto il settore residenziale ad accusare questo rallentamento, ma le cose non vanno meglio per il, sino ad oggi, florido comparto del recupero. La crescita prevista per quest’ultima tipologia di interventi è dell’1,3%, assai inferiore, dunque, al +3,3% dello scorso anno. Il paese che avrà la migliore situazione del mercato immobiliare è la Gran Bretagna, dove l’edilizia residenziale è spinta dal piano di recupero delle periferie urbane varato dal governo che ha stanziato 1,77 miliardi di euro. Alle spalle del paese d’oltremanica si attestano Francia e Spagna. Indice negativo, invece, per la Germania che continua a scontare gli effetti della riunificazione, con un eccesso di offerta che dovrebbe spegnersi nel prossimo anno. Flessione anche per Portogallo, Belgio e Ungheria; proprio quest’ultima, però, registra anche un’area effervescente legata agli ingenti investimenti nel settore alberghiero.

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