Le maggiori criticità per il settore edile: caro materiali e manodopera scarsa

PlanRadar

Presentata da PlanRadar una ricerca su obiettivi e criticità del settore edile, focalizzata in particolare sull’edilizia residenziale 2024. Caro materiali e carenza di manodopera stanno mettendo sotto pressione il settore edile italiano, ma la tecnologia potrebbe offrire soluzioni.

Le maggiori criticità per il settore edile secondo l'indagine di PlanRadar: caro materiali e manodopera scarsa

Una recente indagine condotta da PlanRadar, piattaforma specializzata nella gestione e reportistica digitale dei progetti edilizi, evidenzia opportunità e sfide che il settore deve affrontare, con attenzione in particolare al residenziale. Tra i principali ostacoli, emergono l’aumento dei costi e la carenza di manodopera, fattori che incidono sulle tempistiche del cantiere, stanno rallentando la produttività e mettendo sotto pressione gli operatori.

In un contesto globale caratterizzato da incertezze economiche e fluttuazioni della domanda, ma anche da precise normative che chiedono di riqualificare ed efficientare il patrimonio edilizio, il settore deve trovare soluzioni per rimanere competitivo e rispondere alla crescente domanda di abitazioni.

Aumento dei costi e manodopera: le sfide del settore edile

L’indagine di PlanRadar, che ha coinvolto 669 imprese di costruzione in 17 Paesi, ha evidenziato come l’aumento dei costi rappresenti la principale preoccupazione per il settore. Globalmente, quasi l’80% degli intervistati si sente sotto pressione rispetto all’aumento dei costi, l’Italia presenta una situazione leggermente più favorevole: il 65% dei costruttori italiani ha segnalato l’impatto significativo legato al caro materiali, mentre per 1/3 degli intervistati non hanno subito variazioni.

Le maggiori criticità per il settore edile secondo l'indagine di PlanRadar: caro materiali e manodopera scarsa

L’altro grande tema emerso è quello della carenza di manodopera, che sta contribuendo all’incremento dei costi e ai ritardi nella consegna dei progetti. Secondo il report, quasi due terzi degli intervistati hanno riscontrato aumenti salariali, e oltre il 75% denuncia ritardi legati alla scarsità di personale. In Italia, la carenza di manodopera è il secondo problema più segnalato, dietro solo all’incertezza sulle politiche governative.

Un momento complesso per l’edilizia residenziale

L’analisi di PlanRadar rivela un quadro complesso per l’edilizia residenziale. Nonostante la riduzione delle compravendite (-7%) e il forte calo della nuova edilizia abitativa (-55%) (dati Ance Luglio 2024), la domanda rimane alta: il 75% degli intervistati ha visto una crescita o stabilità nella richiesta dei servizi nell’ultimo anno. Solo il 12% ha ridotto le attività. A questa domanda non corrisponde però un’offerta adeguata.

I principali blocchi sono la carenza di manodopera, l’incertezza politica e le limitazioni finanziarie. In Italia, l’incertezza sulle politiche governative è la priorità per il 52.5% degli intervistati, seguita dalla carenza di personale (42.5%) e dai vincoli finanziari (32.5%).

Le aziende chiedono al Governo di ridurre gli ostacoli governativi che limitano l’offerta di abitazioni e facilitare l’acquisizione di manovalanza straniera. I dati parlano infatti di quasi 3 milioni di carenza di personale. E’ un settore che rimuovendo i blocchi attuali presenta importanti opportunità di sviluppo.

La tecnologia come soluzione per migliorare l’efficienza

Nonostante il quadro sfidante, il settore edile sembra essere consapevole del potenziale delle soluzioni tecnologiche. Il 65% degli intervistati ritiene infatti che gli investimenti in tecnologie avanzate, come il BIM (Building Information Modeling) e i software di gestione delle costruzioni, potrebbero aumentare la redditività e migliorare la produttività.

La tecnologia PlanRadar come soluzione per migliorare l’efficienza dei cantieri

Tuttavia, la ricerca di PlanRadar sottolinea che, nonostante il riconoscimento del potenziale della digitalizzazione, l’adozione effettiva di queste soluzioni procede a rilento. Oltre il 25% delle imprese non utilizza ancora piattaforme di gestione digitale come PlanRadar. Un rallentamento tecnologico che rischia di frenare l’evoluzione del settore.

Soluzioni come la piattaforma che propone PlanRadar permettono non solo di ottimizzare le risorse, ma anche di ridurre le rilavorazioni, che impattano sui costi fino al 10% e aumentare la produttività, risparmiando fino a 7 ore a settimana, aspetti essenziali in un periodo di grande incertezza.

La ricerca di PlanRadar mette in luce un settore sotto pressione ma aperto all’innovazione. Le imprese che sapranno investire in tecnologia avranno una marcia in più per affrontare le sfide future, ottimizzando i processi interni e mantenendo alta la produttività.

Fabio Arancio, Regional Manager Italy di PlanRadar ha sottolineato: “Quasi il 70% degli intervistati italiani ha dichiarato di stare esplorando attivamente nuove opportunità di crescita, un dato nettamente al di sopra della media globale del 54,5%. Questo risultato dimostra come le aziende italiane stiano affrontando la crisi aprendosi a prospettive inedite, all’interno di un comparto che fino ad oggi ha operato principalmente in maniera tradizionale”.

Sander van de Rijdt, Co-Founder e CEO di PlanRadar aggiunge: “In un contesto di tassi d’interesse elevati e rallentamento della domanda, le aziende hanno l’opportunità di concentrarsi sull’ottimizzazione dei processi interni. Questa preparazione sarà fondamentale quando i tassi d’interesse inizieranno a diminuire, come previsto dopo gli interventi recenti della BCE e della FED”.

Scarica la ricerca completa Global Housebuilders’ Survey 2024 

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