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Dal 1 gennaio 2019 è scattato l’obbligo BIM per opere pubbliche da 100 milioni e oltre, come previsto dal DM 560/17 Come previsto dal Decreto 560/17, dal 1 gennaio 2019 il Building Information Modeling (BIM), è obbligatorio per tutti gli appalti superiori ai 100 milioni di euro. Nel 2020 scatterà l’obbligo per i lavori complessi oltre i 50 milioni di euro, mentre quello per tutti i nuovi progetti entrerà in vigore dal 2025. In pratica per gli appalti da 100 milioni e oltre, tutto il processo progettuale, produttivo, impiantistico, infrastrutturale e burocratico, dovrà obbligatoriamente essere aperto ed esportabile, con la possibilità di aggiornare in ogni momento i dati. Ricordiamo che il DM 560/17 definisce le modalità e i tempi di progressiva introduzione, da parte delle stazioni appaltanti, delle amministrazioni concedenti e degli operatori economici, dell’obbligatorietà dei metodi e degli strumenti elettronici specifici, quali quelli di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture, nelle fasi di progettazione, costruzione e gestione delle opere e relative verifiche. Le aziende appaltanti dovranno dotarsi di specifici programmi elettronici di modellazione per l’edilizia, per le infrastrutture e software di gestione per il controllo, visualizzabili in qualsiasi momento. Il decreto precisa che le stazioni appaltanti per poter utilizzare la progettazione BIM, dovranno adottare un piano di formazione del personale, un piano di acquisizione o di manutenzione degli strumenti hardware e software e un atto organizzativo che definisca il processo di controllo e gestione e i responsabili della gestione dei dati. ______________________________________ 19/1/18 Decreto BIM in vigore dal 27 gennaio 2018 Definite le modalità e i tempi di attuazione del Decreto per la progettazione BIM per l’edilizia e le infrastrutture nelle stazioni appaltanti, per razionalizzare le attività di progettazione e le relative verifiche Sul sito del Ministero dei Trasporti è stato pubblicato il decreto BIM 1 dicembre 2017, n. 560 che entrerà in vigore il 28 gennaio prossimo. Il decreto, si legge sul sito del MIT, in attuazione dell’articolo 23, comma 13, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, “Codice dei contratti pubblici”, definisce le modalità e i tempi di progressiva introduzione, da parte delle stazioni appaltanti, delle amministrazioni concedenti e degli operatori economici, dell’obbligatorietà dei metodi e degli strumenti elettronici specifici, quali quelli di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture, nelle fasi di progettazione, costruzione e gestione delle opere e relative verifiche. Le stazioni appaltanti sono tenute ad adottare un piano di formazione del personale con particolare riferimento ai metodi e strumenti elettronici specifici; ad acquisire strumenti hardware e software di gestione digitale dei vari processi adeguati alla natura dell’opera e devono adottare un atto organizzativo che espliciti il processo di controllo e gestione, i gestori dei dati e la gestione dei conflitti. Per quanto riguarda i tempi di introduzione obbligatoria dei metodi di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture, il decreto prevede la data 1° gennaio 2019 per le opere di importo pari o superiore a 100 milioni di euro, dal gennaio 2020 per le opere di importo pari o superiore a 50 milioni di euro e poi via via per importi inferiori fino al 1° gennaio 2025 per le opere di importo inferiore a 1 milione di euro. Il ministro Graziano Del Rio ha commentato che migliorerà la qualità dei progetti e delle opere e che la digitalizzazione del settore delle costruzioni porterà benefici alla spesa pubblica e ai prodotti immobiliari o infrastrutturali. “Secondo alcuni studi ed esperienze, questo tipo di progettazione innovativa può consentire almeno il 10% di risparmi di spese di gestione e risparmi lungo tutto il ciclo dell’opera, abbattendo il ricorso alle varianti e prevedendo per tempo le manutenzioni necessarie”. Sarà istituita con apposito decreto del MIT una commissione che verificherà gli esiti e le eventuali difficoltà incontrate dalle stazioni appaltanti e di individuare eventuali misure correttive. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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