Dalla valorizzazione dell’esistente alla sostenibilità: le infrastrutture oggi devono essere snelle, utili e da tutti condivise

Il nuovo documento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti allegato al DEF 2016, è un nuovo approccio alla pianificazione delle opere pubbliche.
Partendo dalla definizione degli obiettivi e delle strategie, il documento evidenzia e sviluppa le linee guida e gli obiettivi della strategia di programmazione, per altro già impostate dal Ministro Graziano Delrio da un anno a questa parte.
Vengono individuate come linee guida della programmazione:
- Infrastrutture utili, snelle e condivise;
- Integrazione modale e intermodalità;
- Valorizzazione del patrimonio infrastrutturale esistente;
- Sviluppo urbano sostenibile.
Gli obiettivi delle linee guida sono:
- Accessibilità ai territori all’Europa al Mediterraneo;
- Qualità della vita e competitività delle aree urbane;
- Mobilità sostenibile e sicura;
- Sostegno alle politiche industriali di filiera.
Revisione dei progetti esistenti
Un ulteriore elemento di innovazione nel processo di realizzazione delle infrastrutture è la possibilità di revisionare le scelte pregresse (Project Review) in funzione delle mutate condizioni di mercato (domanda di mobilità e scenario infrastrutturale di riferimento).
La vision, gli obiettivi e le strategie, descritte nel documento allegato al DEF 2016, sono il primo passo di un processo di pianificazione, programmazione e progettazione delle opere pubbliche in Italia, imperniato su alcuni cardini concettuali dotati di una forte carica innovativa rispetto all’ultimo quindicennio che il Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti sta già portando avanti e introdotte, per esempio, con la revisione progettuale già in corso di diverse opere, le misure di mobilità sostenibile previste nella Finanziaria 2016, il Piano strategico dei Porti e della Logistica e le misure introdotte nel Nuovo Codice degli Appalti e delle Concessioni.
La novità sulla pianificazione nazionale delle infrastrutture è legata in particolare al Decreto legislativo sul Nuovo Codice degli Appalti e delle Concessioni approvato in esame preliminare dal Consiglio dei Ministri il 3 marzo 2016, cambia anche il processo di pianificazione infrastrutturale, che definirà un quadro unitario e quanto più possibile condiviso del sistema delle infrastrutture nazionale.
Rispetto alle opere legge Obiettivo selezionate dall’Allegato 2015 è stato redatto l’aggiornamento dello stato di attuazione.
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