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A cura di: Pierpaolo Molinengo Indice degli argomenti Toggle Spese di intermediazione immobiliare: detraibili le spese fino a 1.000 euroI requisiti per detrarre le spese di intermediazione immobiliareCome funziona la detrazioneCome compilare il Modello 730 per detrarre le spese di intermediazione immobiliare I costi di intermediazione immobiliare possono essere portati in detrazione nella dichiarazione dei redditi. I contribuenti che hanno acquistato un immobile da adibire ad abitazione principale hanno la possibilità di accedere ad un’agevolazione IRPEF del 19% sulle somme che sono state pagate. L’articolo 15, comma 1, lettera b-bis del DPR n. 917/86 prevede, infatti, che per le spese sostenute dai contribuenti per l’intermediazione immobiliare venga riconosciuta una detrazione IRPEF sulla spesa che è stata sostenuta. Devono essere presenti due requisiti fondamentali: la consulenza dell’agente immobiliare deve essere relativa all’acquisto dell’abitazione principale; la spesa massima consentita nel corso del periodo d’imposta è pari a 1.000 euro. Ma entriamo un po’ di più nel dettaglio. Spese di intermediazione immobiliare: detraibili le spese fino a 1.000 euro I contribuenti, che nel corso del 2023 hanno sostenuto delle spese di intermediazione immobiliare per acquistare la prima casa, possono accedere alla detrazione immobiliare. Come spese di intermediazione immobiliare si intendono quelle relative al pagamento dei costi relativi ad un professionista immobiliare regolarmente riconosciuto. Acquistare casa attraverso un’agenzia immobiliare comporta dei costi aggiuntivi rispetto a quelli dell’immobile. Si devono pagare, infatti, le provvigioni al professionista che ha seguito l’operazione, che si aggirano – almeno nella maggior parte dei casi – tra il 2 e il 6%. Grazie alle detrazioni fiscali è possibile recuperare una parte della spesa che è stata sostenuta: il 19%. Ricordiamo che l’agente immobiliare è a tutti gli effetti un intermediario immobiliare. Deve lavorare per un’agenzia che sia correttamente iscritta al Registro delle Imprese. La sua attività si esplica attraverso la stipula di contratti di intermediazione con venditori e acquirenti. L’agente che opera come intermediario immobiliare non è dipendente né dell’acquirente né del venditore. È una figura terza, che provvede a mettere in comunicazione i due soggetti. Le spese che l’acquirente deve sostenere per l’agenzia immobiliare possono essere calcolate su una quota fissa o su una percentuale calcolata sul valore della compravendita. Sono proprio queste spese che possono essere portate in detrazione fiscalmente nella dichiarazione dei redditi. Questa agevolazione, come abbiamo visto, è consentita unicamente ai contribuenti che hanno acquistato la prima casa. La detraibilità delle spese dell’agenzia non si deve confondere con la possibilità di beneficiare di un’agevolazione simile per il mutuo sottoscritto per acquistare l’immobile. Sono due misure diverse, indipendenti l’una dall’altra. I requisiti per detrarre le spese di intermediazione immobiliare Il requisito più importante, per poter accedere a questo tipo di agevolazione, è che il contribuente provveda a presentare in maniera corretta e puntuale la dichiarazione dei redditi, tramite il Modello 730 o il Modello PF. Le detrazioni andranno ad impattare direttamente sull’IRPEF – ossia l’Imposta sui Redditi delle Persone Fisiche, nella misura del 19%. Per poter accedere a questa agevolazione è necessario rispettare alcuni requisiti importanti. Tra questi ci sono: le spese di intermediazione immobiliare devono essere state sostenute per un immobile da adibire ad abitazione principale; l’immobile dovrà essere inserito correttamente nei registri anagrafici; il contribuente deve produrre un’autocertificazione attraverso la quale documentare che l’immobile sia effettivamente utilizzato come abitazione principale; essere in possesso di una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà; la fattura relative alle spese sostenute per l’intermediazione immobiliare deve essere intestata al proprietario o ai comproprietari dell’immobile che stanno richiedendo la detrazione fiscale; la distinta di pagamento. Nel caso in cui ci siano più acquirenti per lo stesso immobile, le detrazioni che spettano dovranno essere suddivise tra i diversi contribuenti in base alle relative quote di proprietà. Come funziona la detrazione Oltre ai requisiti che abbiamo appena visto, per poter accedere alla detrazione delle spese di intermediazione immobiliare è necessario rispettare un ulteriore limite: non deve superare i 1.000 euro. Per poterne beneficiare è necessario il Modello 730 online, tramite un CAF o attraverso gli intermediari abilitati. È necessario, inoltre, presentare tutte le informazioni relative all’intermediazione immobiliare. L’operazione può essere effettuata attraverso una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, che dovrà necessariamente contenere: i dati del mediatore; i dati della ragione sociale o legale del legale rappresentante, nel caso in cui l’intermediario abbia agito per conto di una società di intermediazione; la partita Iva ed il codice fiscale; il numero di iscrizione a ruolo degli agenti di affari in mediazione; la spesa che è stata sostenuta per l’intermediazione immobiliare e le modalità attraverso le quali è stata sostenuta. Il saldo della fattura dell’agenzia immobiliare deve essere effettuata tramite dei metodi tracciabili. In caso contrario si perde il diritto alla detrazione. All’agevolazione, inoltre, è possibile accedere solo e soltanto se si è in possesso di un reddito inferiore a 120.000 euro. Come compilare il Modello 730 per detrarre le spese di intermediazione immobiliare Per poter accedere alle detrazioni fiscali previste per le spese di intermediazione immobiliare è necessario compilare in maniera corretta il Modello 730. Il contribuente deve inserire le spese sostenute nel Quadro E “Oneri e spese”. Entrando nel dettaglio è necessario compilare nella Sezione il rigo E8 (o i successivi E9 ed E10) denominato “Altre spese”. A questo punto è necessario indicare: il codice 17 in “Codice spesa”; nella colonna accanto: la spesa sostenuta, con il massimo di mille euro (da riparametrare in caso di immobile in comproprietà). Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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