Il bonus edilizi vengono ceduti insieme all’immobile. O per essere più corretti, all’acquirente spetta la parte di detrazione fiscale che il venditore non ha ancora utilizzato. Questo, in estrema sintesi, è quanto accade nel momento in cui si decide di mettere in vendita un immobile per il quale si è beneficiato di una qualsiasi agevolazione scaturita da un intervento di ristrutturazione.
Può capitare, infatti, che dopo aver effettuato degli interventi su un immobile per i quali si è beneficiato dei bonus edilizi sorga la necessità di vendere la proprietà. E con essa si cede anche la parte rimanente delle agevolazioni fiscali.
Cosa sono i bonus edilizi
I bonus edilizi sono delle agevolazioni fiscali previste dalla legge, che vengono riconosciute ai contribuenti che eseguono una serie di interventi sul proprio immobile, come quelli di riqualificazione energetica o di ristrutturazione edilizia.
Il beneficio più importante, che si riesce ad ottenere grazie ai bonus edilizi, sono le detrazioni fiscali, le quali permettono di portare in detrazione dalle imposte una parte delle spese che sono state sostenute.
Quanti hanno utilizzato nel passato il Superbonus, in alternativa alle detrazioni nella dichiarazione dei redditi, hanno potuto utilizzare:
- lo sconto in fattura. Il contributo, in questo caso veniva erogato sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto. L’importo veniva anticipato materialmente dai fornitori che hanno eseguito i lavori;
- la cessione del credito d’imposta ad altri soggetti. Gli acquirenti potevano essere degli istituti di credito o altri intermediari finanziari.
Faq A chi spettano le detrazioni fiscali se si vende l’immobile
A chi si spettano le detrazioni fiscali nel caso in cui l’immobile dovesse essere venduto?
Per la quota che non è ancora stata utilizzata, le agevolazioni passano all’acquirente, sempre che non intervenga un patto contrario tra le parti.
E se l’immobile dovesse essere ceduto mentre i lavori sono ancora in corso?
In linea di principio vige sempre l’ipotesi che le agevolazioni fiscali seguono l’immobile. Questo significa che in caso di vendita vengono trasferiti anche i bonus edilizi: l’acquirente potrà beneficiarne nel momento in cui dimostra di essere subentrato nel contratto di appalto e, quindi, di aver sostenuto le relative spese.
Come ha spiegato l’Agenzia delle Entrate attraverso la circolare n. 7/E/18, il venditore conserva la detrazione fiscale per i costi che ha sostenuto personalmente. Sempre che le parti, all’interno del rogito, non introducano un accordo di tipo diverso.
Volendo soffermarsi sulle indicazioni della legge, questa prevede che in caso di vendita di un’unità immobiliare sulla quale siano stati realizzati degli interventi edilizi – ristrutturazioni o riqualificazione energetica – l’eventuale detrazione che non è stata utilizzata venga trasferita all’acquirente. Il trasferimento – salvo accordo contrario da inserire nel rogito – comprende la parte residua non utilizzata dal venditore.
Cosa succede, invece, in caso di decesso dell’avente diritto?
Qualora dovesse avverarsi la morte del proprietario, la fruizione del beneficio si trasmette per intero all’erede che dovesse decidere di conservare la detenzione materiale e diretta del bene. A prevederlo è l’articolo 16-bis. Dpr n. 917 del 22 dicembre 1986.
Cosa succede in caso di donazione?
Quanto abbiamo visto fino a questo momento si applica anche in caso di donazione dell’immobile: il diritto a beneficiare delle agevolazioni fiscali derivanti dai bonus edilizi spetta al donatario. È necessario, però, così come abbiamo visto per la successione, che il donatario continui a possedere materialmente il bene anche nel corso degli anni successivi nei quali vengono erogate le agevolazioni.
A chi spettano le detrazioni in caso di usufrutto o locazione?
In caso di usufrutto dell’immobile le detrazioni fiscali ottenute dal proprietario non si trasferiscono. I vari bonus edilizi spettano sempre al richiedente.
Qualora la legge abbia previsto delle agevolazioni a favore del conduttore dell’immobile, quest’ultimo continua ad averne diritto anche quando il contratto di locazione dovesse cessare.
Sconto in fattura e cessione del credito, come funzionano
Quanto abbiamo visto fino a questo momento vale per ogni tipo di bonus edilizio connesso agli interventi di riqualificazione energetica o di ristrutturazione edilizia. Anche quando le agevolazioni sono state ottenute attraverso la cessione del credito o lo sconto in fattura.
Nel caso in cui si dovesse configurare questa situazione, il soggetto che dovesse essere titolare dell’agevolazione – quindi o il proprietario originario o il nuovo acquirente – deve ottenere il visto di conformità da parte del professionista incaricato, che deve provvedere ad attestare la sussistenza dei presupposti che permettono di accedere al bonus fiscale.
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