Rinviati a causa del Covid-19, The 19th Asian Games si sono svolti a Hangzhou, in Cina, dal 23 settembre all’8 ottobre 2023.
Progettato dagli studi di architettura Archi-Tectonics e !melk, in collaborazione con il Local Design Institute dello ZIAD di Hangzhou, il masterplan dell’Eco Park di Hangzou prevede uno sviluppo su 47 ettari, in cui trovano spazio sette edifici insieme a un mix di riserve naturali, sentieri escursionistici, giochi d’acqua, campi da gioco e un centro commerciale.
L’approccio progettuale ha posto gli architetti di fronte a diverse sfide: in primo luogo, la necessità di trasformare l’area, divisa in due da una strada e da un fiume, in un parco ecologico a misura d’uomo. In secondo luogo, progettare strutture che rimanessero a disposizione della comunità dopo la chiusura dei giochi. In terzo luogo, creare una sorta di “città spugna” utilizzando il paesaggio come una sorta di infrastruttura ecologica.
Durante i Giochi, il parco ha funzionato da hub centrale attraverso il quale gli spettatori si spostavano tra le sedi per assistere agli eventi sportivi in programma.
Il paesaggio diventa infrastruttura ecologica
Visto dall’alto, il masterplan mostra una morfologia ondulata, fatta da dolci colline che arrivano fino a 20 metri di altezza. Un risultato ottenuto da una precisa strategia “zero-terra” che ha scavato l’ex sito pianeggiante senza introdurre ulteriore terreno. “Queste colline funzionano come riserve naturali, promuovendo la biodiversità e la conservazione” sottolineano gli architetti.
Agli estremi del parco trovano spazio gli edifici più grandi: il Field Hockey Stadium e l’Hybrid Table Tennis Stadium. Tra le due strutture, incassato nel terreno, trova spazio il “Valley Village Mall”, un centro commerciale pensato con uno scopo ben preciso, oltre che per donare vivacità all’area.
L’intero complesso, costituito da una serie di padiglioni circolari in vetro, è sormontato da circa 64 mila metri quadrati di tetti verdi, perfetti per picnic e attività ricreative. Una soluzione, quella dei tetti verdi, in grado di assorbire 114.846 kg di CO2 all’anno e contemporaneamente migliorare la ritenzione idrica della zona, permettendo il recupero e il riutilizzo delle acque piovane.
Un fiume artificiale si snoda attraverso l’intero sito e viene convogliato attraverso il Valley Village Mall tramite un acquedotto a cielo aperto appositamente realizzato.
“Il fiume costituisce una parte cruciale dei sistemi delle zone umide, mitigando il deflusso delle acque piovane e compensando l’impatto delle aree di nuova costruzione”, affermano gli architetti. “Funge anche da percorso in kayak e crea un elemento scenico su cui si affacciano le colline e il Valley Village Mall. Le isole nel fiume generano una corrente più veloce, pulendo naturalmente l’acqua e ossigenandola” concludono.
Un altro elemento caratteristico del progetto sono le “Solar Wings”, particolari ali appositamente progettate che oltre ad ombreggiare il Valley Village Mall, creano piccole correnti d’aria, producendo un microclima confortevole. Inoltre, queste “ali solari” generano elettricità e illuminano il parco.
Green Building 3 Star
Grazie alle precise scelte in termini di sostenibilità e all’uso del Building Information Modeling, BIM, che ha ottimizzato l’uso di risorse, costi e tempi di progetto (1.130 tonnellate di acciaio risparmiate e 20% di tempo in meno per la sua costruzione), il progetto ha ottenuto il Green Building Evaluation Label 3 Star, il punteggio di sostenibilità più alto in Cina, equivalente al LEED Platinum.
Img by Studio Archi-Tectonics
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