Ecobonus: la detrazione si può cedere come pagamento

Ecobonus: la detrazione si può cedere come pagamento

E’ possibile cedere il credito se non si possono detrarre le spese per interventi di riqualificazione energetica

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Bonus 65%, la detrazione come pagamento
 Dall’Agenzia delle Entrate è arrivato il via libera per chi sia escluso dall’imposizione dell’Irpef, e quindi si trovi nella “no tax area”, di cedere il credito derivante dalla detrazione del 65% delle spese che sono state sostenute per riqualificare le parti comuni dei condomini, durante l’intero 2016, a coloro che hanno eseguito i lavori o le prestazioni come parte del pagamento dovuto. La novità è stata introdotta dall’articolo 1, comma 74 della legge 208/2015.
Possono accedere a questa nuova formula sia i pensionati, i lavoratori dipendenti, gli autonomi, i commercianti, che hanno quindi la possibilità di pagare le imprese che hanno eseguito i lavori attraverso la cessione del beneficio fiscale, in base alla tabella millesimale di ripartizione delle spese condominiali. L’incapienza del singolo contribuente dovrà essere valutata in relazione al periodo d’imposta 2015.

Si tratta solo di spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica.
Dall’altro canto i fornitori, a loro volta, devono comunicare in forma scritta al condominio l’avvenuta accettazione del credito a titolo di pagamento di parte del corrispettivo per i beni ceduti e le attività prestate.

Il condominio deve trasmettere entro il 31 marzo 2017  la comunicazione telematica prevista dall’agenzia delle Entrate dove si elenca sia il totale della spesa sostenuta nel 2016 per lavori di riqualificazione energetica su parti comuni, sia l’elenco dei bonifici effettuati per il pagamento delle spese, il codice fiscale dei condòmini che hanno ceduto il credito e l’importo del credito ceduto da ciascuno, il codice fiscale dei fornitori cessionari del credito e l’importo totale del credito ceduto a ciascuno di essi.

Ovviamente chi riceve il credito come pagamento lo può utilizzare solo in compensazione in dieci rate annuali di pari importo, a partire dal 10 aprile dell’anno prossimo.

 

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