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Ecopolis è un modello di città circolare, che sfrutta gli spazi esistenti, senza sottrarre suolo all’ambiente. Una città capace di integrarsi con il contesto sociale, spaziale ed economico circostante. Tre nuclei urbani che si congiungono, sfruttano l’energia verde e le risorse della regione per garantire uno sviluppo sostenibile. Dalla raccolta e dal riciclaggio dei rifiuti si produce l’energia utile per il fabbisogno energetico della città. a cura di Tommaso Tautonico Indice degli argomenti: Tre poli urbani per un unico grande centro La città che punta sulla circolarità delle risorse Può una città essere integrata nel contesto che la ospita senza stravolgerne la natura? a questa domanda lo studio di architettura TSPA, Thomas Stellmach Planning and Architecture, ha cercato di dare una risposta con Ecopolis, il modello di città circolare progettata per la regione di Sakhalin, in Russia. Grazie alla collaborazione con lo studio di architettura Wowhaus e di due importanti istituti di ricerca dedicati all’ecologia e alla gestione sostenibile delle risorse naturali, gli architetti di TSPA hanno sviluppato una eco città capace di ospitare 35 mila abitanti. Sfruttando la sua posizione strategica sull’isola e il suo ruolo sempre più importante nell’economia dell’isola TSPA ha sviluppato una città perfettamente integrata con il contesto sociale, spaziale ed economico circostante, sfruttando la vicinanza del locale porto di Korsakov. “Immaginiamo una città a misura d’uomo, con spazi pubblici vivaci e architetture innovative, capaci di abbracciare diverse tipologie urbane, gruppi sociali e funzioni pubbliche diverse tra loro. Una città che sfrutta le ricche risorse naturali che la circondano, rispettandole. Una città capace di trasformare le minacce naturali in valori e sistemi circolari virtuosi, capaci di favorire un’economia prospera e sostenibile” dichiarano dallo studio di architettura. Tre poli urbani per un unico grande centro Il concetto alla base di Ecopolis sta nella capacità di ospitare spazi pubblici eterogenei e società multiculturale. Per questo il progetto introduce tre centri urbani, ciascuno dedicato ad una funzione ben precisa: scienza, cultura e affari. Ognuno di essi presenta tipologie urbane, architetture e funzioni uniche. Il centro dedicato alla scienza, grazie ai suoi laboratori e al campus di ricerca “Sakhalin tech” si configura come un parco industriale di ricerca e innovazione dedicato alle tecnologie urbane. Integra istituti, edifici residenziali e impianti di produzione per combinare il centro di ricerca con spazi abitativi di alta qualità. Nel cuore di Ecopolis sorge il centro culturale, un quartiere denso, con vivaci spazi pubblici e strutture culturali come l’università. Qui, edifici multifunzionali ad alta densità integrano servizi commerciali e funzioni residenziali, intensificando il carattere urbano della città. Il business center si sviluppa lungo la costa, in prossimità del nuovo porto mercantile. Fornisce accesso alla spiaggia ai quartieri residenziali di Ecopolis e riattiva il lungomare con spazi dedicati a piccole imprese. Gli architetti hanno progettato la città concentrandosi sull’integrazione spaziale nel tessuto urbano esistente. Ecopolis segue le caratteristiche topografiche e naturali del territorio, sviluppandosi sulla sommità delle colline, in prossimità delle foreste circostanti, con cui ne condividono i confini. Una serie di corridoi della biodiversità attraversano la città e completano l’ambiente costruito con spazi pubblici verdi. La città che punta sulla circolarità delle risorse Attualmente, i flussi di materie prime come petrolio, gas e risorse naturali, assieme ai prodotti manifatturieri alimentari e della pesca, attraversano l’isola di Sakhalin e sono convogliati nel porto di Korsakov. Data la vicinanza con il porto, Ecopolis ha l’opportunità di catturare e riutilizzare questi flussi. “L’idea è di convertire l’economia dell’isola, attualmente basata su fonti energetiche non rinnovabili, in una catena di produzione del valore che riduce al minimo il trasporto di risorse naturali e massimizzando il riciclaggio dei rifiuti” dichiarano gli architetti di TSPA. Nel modello di città Ecopolis i flussi di produzione esistenti sono sfruttati per diventare input di altri processi. Un sistema ibrido di strutture, distribuito in modo sparso nella città, raccoglie e ricicla i rifiuti inorganici prodotti dalla vicina città di Korsakov e dal suo porto. Questa strategia, combinata con un impianto centralizzato di trattamento dei rifiuti, permette la produzione di energia elettrica che serve in parte per alimentare la città e in parte per alimentare i siti produttivi sul lato nord del progetto. Qui trovano spazio l’impianto di lavorazione dei materiali a base legnosa, il parco agroindustriale e l’impianto di trattamento delle acque reflue. Queste strutture forniscono alla città materiali da costruzione, cibo e acqua pulita, riducendo le esternalità ambientali ed economiche delle merci importate. Img by TSPA Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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