L’efficienza energetica è diventata un requisito imprescindibile per ogni edificio, anche per quelli di carattere storico e con valore artistico-culturale. Per questi ultimi migliorare la classe energetica richiede degli interventi mirati e parzialmente differenti da quelli che vengono applicati agli edifici comuni. Ma non per questo si deve rinunciare all’efficientamento energetico e all’installazione delle fonti di energia rinnovabile, nel rispetto dei vincoli esistenti.
Ci sono tre “fronti” principali sui quali intervenire per aumentare e migliorare la classe energetica degli edifici storici:
- agire sull’involucro opaco esterno, senza alterarlo
- sostituire vecchi infissi e serramenti
- efficientare gli impianti di produzione di energia e acqua calda
L’efficientamento energetico degli edifici storici è un problema da prendere seriamente. Anche perché in Italia i palazzi di carattere storico rappresentano una fetta rilevante del parco edilizio (il 46,5% del totale). E quindi una considerevole parte degli edifici necessita di un adeguamento, nel rispetto degli obiettivi europei prefissati per la riduzione dell’inquinamento atmosferico, idrico e del suolo entro il 2050. E
Ecco come agire per migliorare l’efficienza energetica degli edifici storici e alzare la classe energetica, indicata nell’APE.
Edifici storici ed efficienza energetica: le criticità da affrontare
Gli edifici storici, a differenza di quelli di edilizia civile e popolare, hanno delle specificità e delle caratteristiche particolari. Ogni edificio storico è diverso dall’altro e, per il suo efficientamento energetico, richiede un’analisi tecnica ad hoc e interventi mirati che non vadano ad alterare l’estetica della facciata e degli interni.
Per garantire la salvaguardia del patrimonio artistico e culturale italiano è quindi necessario rispettare le architetture presenti senza però trascurare l’importanza di ridurre i consumi e rendere gli spazi più moderni e confortevoli in inverno e in estate.
Come migliorare la classe energetica degli edifici storici
Interventi e strategie per aumentare la classe energetica di un edificio storico si possono sintetizzare in tre punti:
- agire sulle superfici esterne opache, minimizzando la dispersione termica
- installare impianti termici, meglio se alimentati da fonti di energia rinnovabile
- sostituire infissi, serramenti, porte e portoni
Isolamento esterno o interno delle superfici opache
Gli edifici storici sono caratterizzati da facciate di pregio, sia per i materiali utilizzati che per le scelte estetiche e architettoniche.
Per questo motivo – a differenza di quanto avviene negli edifici comuni – difficilmente si può installare il cappotto termico esterno.
Si dovrebbe invece agire per eliminare i ponti termici senza alterare la facciata.
Meglio optare per l’isolamento interno, anche se meno efficiente di quello esterno.
Dal punto di vista dei materiali, per gli edifici storici si dovrebbero usare quelli che assicurano elevate prestazioni termiche e di trasmissione al calore in spessori ridotti, ad esempio aerogel, malte e vernici nanopolimeriche.
Qualora non fosse possibile applicare alcun tipo di materiale isolante, per via delle caratteristiche dell’edificio storico, si possono massimizzare i benefici delle pareti massive.
Miglioramento delle prestazioni termofisiche
Altro modo per innalzare la classe energetica di un edificio storico è puntare sul miglioramento delle prestazioni termofisiche e della schermatura solare dei serramenti.
Ad esempio si può intervenire applicando pellicole basso emissive, aggiungendo un contro-vetro o di una doppia finestra, montando tende pesanti e scuri o sostituendo le guarnizioni usurate.
Impianti di climatizzazione invernale
Un elemento importante per migliorare l’efficientamento energetico è installare ex novo o sostituire gli impianti di climatizzazione invernale.
Gli impianti di ultima generazione e classe energetica alta, oltre ad essere più efficienti dal punto di vista energetico, garantiscono performance migliori e consumi ridotti in bolletta. Oltre a migliorare il comfort delle persone che abitano nell’edificio, gli impianti di riscaldamento moderni garantiscono la conservazione dei materiali e delle finiture.
Come scegliere gli impianti
L’efficienza energetica passa anche dalla scelta dell’impiantistica. Negli edifici storici è possibile inserire nuove tecniche senza alterare il contesto architettonico come, ad esempio, un pavimento originale in materiali di pregio.
Una via percorribile è optare per contropareti in cartongesso nelle quali far passare le tubature, senza intaccare affreschi e pavimentazioni. Anche il pavimento può essere in parte integrato con appositi canali adeguatamente predisposti. I terminali vengono scelti in base all’efficienza assicurata e alla possibilità di integrazione con il contesto. In molti luoghi non riscaldati costantemente, ad esempio, si opta spesso per dei ventilconvettori di nuova generazione.
Passando all’impianto di illuminazione, spesso negli edifici storici (specialmente nei musei e nei luoghi pubblici) vengono scelte soluzioni “mobili”, come faretti su cavo o colonnine verticali. In questo modo non si intacca lo stato preesistente, ma si offrono le prestazioni tecniche necessarie.
Per quanto riguarda gli impianti per la produzione di energia rinnovabile, invece, è fondamentale progettare l’installazione favorendo l’integrazione architettonica, per non alterare la forma e le linee dell’edificio esistente.
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