Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
L’intervento edilizio di recupero di Villa Morelli, a Monopoli, condotto dall’architetto Francesco Longano, ha cambiato radicalmente l’originale destinazione d’uso dell’edificio trasformandolo nella sede per gli uffici privati dell’Immobiliare Longano. La struttura è stata completamente spogliata per arrivare al tufo delle murature originarie trattate poi con materiali specifici dell’azienda Fassa Bortolo. a cura di Silvia Giacometti Villa Morelli è da considerarsi una delle ville storiche più belle presenti sul nostro territorio italiano, e precisamente in Via Arezzana, a Monopoli (Puglia). Dato però lo stato di abbandono e di degrado in cui versava da tempo l’intero edificio, si è deciso di intervenire con un progetto di recupero storico trasformando non solo la parte strutturale, ma anche la destinazione d’uso. Costruita sul finire dell’800, era originariamente composta da un piano rialzato destinato ad uso residenziale e da un piano sottostante che invece veniva sfruttato per le attività legate all’agricoltura. Il progetto di restauro e ristrutturazione, condotto dall’architetto Francesco Longano di Monopoli, ha permesso di dare nuova vita a questo edificio di pregio, intervenendo nel complesso della struttura, dagli intonaci ai pavimenti, dai serramenti all’illuminotecnica, dalla domotica fino alla completa sistemazione dell’area esterna in cui sono state introdotte ampie zone verdi e parcheggi. Ma non solo. L’intervento edilizio di recupero è stato portato avanti nel rispetto dell’impianto architettonico originario che ha previsto anche il recupero delle finiture dell’epoca, cambiando la destinazione d’uso e quindi trasformando la villa nella sede per gli uffici privati dell’Immobiliare Longano. Il progetto ha portato alla realizzazione di due ambienti di lavoro separati, uno al piano terra e uno al primo piano. La struttura originaria è stata spogliata completamente per arrivare al tufo, materiale costruttivo utilizzato all’epoca. Proprio le murature in tufo preesistenti presentavano problemi di umidità di risalita, per i quali si è reso necessario adottare accorti cicli applicativi con prodotti risolutivi. Grazie alla attenzione data alla cura dei particolari e delle finiture messe in opera dopo un’attenta scelta dei materiali di impiego, il risultato finale è un elegante connubio tra antico e moderno che ridanno vita all’antica villa, con il contributo anche degli arredi, che uniscono in modo sapiente gusto classico e raffinato di un tempo con arredi più attuali e contemporanei. Il progetto ha reso oggi la villa corredata da tutti i più moderni impianti tecnologici che vanno dalla climatizzazione con sistema a irraggiamento messo in opera sulle originarie volte a padiglione, con ricambio automatico dell’aria e deumidificazione controllata, a un sofisticato impianto elettrico gestito completamente da un sistema di domotica. L’intervento di Fassa Bortolo La prima azione intrapresa è stata quella di lavare il tufo con acqua a pressione e in seguito lasciarlo asciugare all’aria. I sali cristallizzati sono stati successivamente rimossi. Si è poi passati all’accurata rimozione meccanica delle parti sfarinanti in modo da garantire la perfetta aderenza dei prodotti da applicare in seguito. Sia per gli esterni che per gli interni sono stati utilizzati i prodotti Fassa Bortolo appartenenti alla Linea Ex Novo Bio-Restauro Storico: una gamma completa di prodotti a base di calce idraulica naturale NHL, pensata per interventi di restauro e di recupero di pareti intaccate e compromesse dall’umidità, e particolarmente idonei per un edificio di carattere storico in quanto compatibili con i materiali e le tecniche costruttive del patrimonio edilizio esistente. Esternamente il recupero è iniziato con l’utilizzo di Rinzaffo 720, bio-rinzaffo a base di calce idraulica naturale NHL 3,5 per il risanamento di murature umide, applicato in un unico strato a spessori di almeno 5 mm. Il Rinzaffo 720 coadiuva l’azione antisale dell’Intonaco Macroporoso 717, bio-intonaco di fondo anch’esso a base di calce idraulica naturale NHL 3,5, applicato successivamente con uno spessore di almeno 30 mm, fino alla quota di 2 m di altezza. Oltre questa altezza è stato utilizzato Intonaco 700, bio-intonaco di fondo sempre a base di calce idraulica NHL 3,5. A completa maturazione dell’intonaco, per la finitura è stato usato Finitura 750, bio-intonaco a base di calce idraulica naturale NHL 3,5 ad effetto marmorino e a elevata traspirabilità. Quest’ultimo è stato applicato in due strati, tra i quali è stata interposta Fassanet 160, rete di armatura da 160 g/m2 in fibra di vetro alcali-resistente. Infine, il ciclo è stato concluso con l’applicazione di PS 403, pittura altamente traspirante dall’aspetto minerale, previa applicazione del fondo silossanico fissativo FS 412, che conferisce alle superfici esterne un’elevata traspirabilità e una buona idrorepellenza. Anche per le pareti interne sono stati utilizzati prodotti appartenenti alla Linea Ex Novo Bio-Restauro Storico. La prima applicazione è stata quella di uno strato di Rinzaffo 720 con spessore di almeno 5 mm, a cui è seguita l’applicazione dell’Intonaco 700, bio-intonaco di fondo a base di calce idraulica naturale NHL 3,5. Come avvenuto per gli esterni, per la finitura è stata applicata Finitura 750, bio-intonaco con valori di traspirabilità molto elevati. Il prodotto è stato applicato in due mani, fresco su fresco, interponendo tra il primo e il secondo strato la rete di armatura in fibra di vetro alcali-resistente Fassanet 160, con lo scopo di ridurre le possibili cavillature. A completamento del ciclo è stata utilizzata l’idropittura LV 207 Velvet, superlavabile e vellutata, previa applicazione del fondo fissativo per sistemi acrilici FA 249. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
09/12/2024 Infrastrutture a sostegno della rigenerazione urbana: un volano per il futuro delle città italiane Le infrastrutture spingono la rigenerazione urbana: valore economico, crescita sociale e sostenibilità per il futuro.
06/12/2024 Mercato immobiliare italiano: segnali di ripresa tra incertezze e nuove opportunità Nomisma: il mercato immobiliare italiano in lieve ripresa, con compravendite in aumento ma prezzi stabili. Il ...
27/11/2024 MIBA 2025: il futuro dell’edilizia tra sostenibilità e innovazione A cura di: Raffaella Capritti MIBA 2025: dal 19 al 21 novembre 2025 a Milano: una sola manifestazione che ne unisce ...
19/11/2024 Allarme Anima su tagli agli incentivi edilizi nella Legge di Bilancio Legge di Bilancio 2025: per Anima i tagli agli incentivi per l’edilizia minacciano la transizione energetica ...
18/11/2024 La transizione green dei sistemi di riscaldamento, è una mera chimera? A cura di: Raffaella Capritti Assoclima, Assotermica e Vaillant sul Green Deal: come la politica italiana impatta sulla transizione della filiera ...
08/11/2024 Difficoltà crescenti per l'acquisto della casa: il 60% degli italiani si orienta verso l'affitto Secondo Nomisma, il 60% degli italiani opta per l’affitto a causa delle difficoltà nell’acquisto di un’abitazione.
06/11/2024 Sigma Coatings svela il colore dell'anno 2025: Amethyst Shadow Sigma Coatings presenta Amethyst Shadow, il colore del 2025: un viaggio cromatico tra sostenibilità, cambiamento e ...
06/11/2024 CNA-Nomisma: con i tagli ai bonus casa persi 97 miliardi di investimenti CNA-Nomisma: tagli ai bonus casa riducono 97 miliardi di investimenti, con pesanti conseguenze su lavoro ed ...
25/10/2024 Sicurezza in edilizia: calo degli incidenti sul lavoro ma si può fare di più Incidenti sul lavoro in edilizia ridotti del 65% in 20 anni. Analisi, progressi e ruolo di ...
24/10/2024 Nuovo Palazzetto dello Sport di Lamezia Terme: opera simbolo di inclusione e innovazione Inaugurato il nuovo Palazzetto dello Sport di Lamezia Terme: architettura avveniristica, inclusiva e sostenibile firmata Vittorio ...