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Quali sono le caratteristiche del fibrocemento ecologico? E perché si tratta di un valido “sostituto” dell’amianto? In questo articolo proviamo a rispondere a queste domande analizzando le differenze esistenti tra questi due materiali utilizzati in edilizia. a cura di Fabiana Valentini Indice degli argomenti: Perché i pannelli di amianto hanno avuto successo La messa al bando dell’asbesto nel 1992 L’amianto e i rischi per la salute Differenza tra fibrocemento ecologico e amianto L’amianto per molto tempo è stato un materiale ampiamente utilizzato in edilizia: la sua fortuna è legata alla peculiarità di essere particolarmente resistente all’azione corrosiva degli agenti atmosferici, oltre a quella degli agenti chimici e del calore. Perché i pannelli di amianto hanno avuto successo Una risorsa dalle numerose proprietà: un prodotto in amianto non si deteriora per via dell’abrasione e dell’usura meccanica o termica. Tra le altre caratteristiche ricordiamo che si tratta di un materiale termoisolante, oltre ad essere un ottimo prodotto fonoassorbente. La versatilità unita al costo contenuto, ci permette di comprendere come l’amianto sia diventato rapidamente un punto di riferimento in numerosi settori. Il comparto edile è quello che ha maggiormente impiegato l’amianto nelle costruzioni: le coperture degli edifici, le canne fumarie, i pavimenti, i pannelli isolanti sono solo alcune delle soluzioni in cui è stato utilizzato questo versatile materiale. Un materiale eccezionale e dai mille usi, ma che nascondeva insidie pericolose per la salute dell’uomo. L’inalazione delle fibre di amianto può comportare infatti diverse patologie alcune molto gravi come l’asbestosi o il carcinoma polmonare. La messa al bando dell’asbesto nel 1992 L’uso dell’amianto è stato messo al bando nel 1992, quando sono stati ufficialmente riconosciuti i dannosi effetti provocati dal materiale. Il 28 aprile ricorre ogni anno la giornata delle vittime dell’amianto, materiale di cui purtroppo, nonostante sia stato messo al bando da anni, si continua a morire. Il libro Bianco delle morti di amianto in Italia pubblicato nel 2018 dall’Osservatorio Nazionale Amianto parla di 3 mila morti all’anno nel nostro Paese e 107 mila nel mondo. Lo scorso anno secondo l’ONA le vittime sono aumentate perché il COVID-19 ha peggiorato le situazione dei soggetti fragili, portando a 7.000 decessi. Una volta abbandonato l’amianto, è stato necessario trovare un sostituto valido che presentasse le stesse caratteristiche e la stessa versatilità. Lo sviluppo tecnico ha consentito di creare dei prodotti molto interessanti come il fibrocemento ecologico. Quali sono le caratteristiche del fibrocemento ecologico e perché si tratta di un valido “sostituto”? Nel corso di questo articolo definiremo le caratteristiche del materiale, concentrandoci in particolare sulle differenze tra il fibrocemento ecologico e l’amianto. L’amianto e i rischi per la salute Negli anni ’70 e ’80 l’amianto era un materiale imprescindibile nel settore dell’edilizia in quanto praticamente indistruttibile e soprattutto molto economico. Il 1992 ha segnato la fine per l’uso dell’amianto in Italia. Come riportato dalla Gazzetta Ufficiale in relazione alla Legge n. 257 del 27 marzo 1992: “La presente legge concerne l’estrazione, l’importazione, la lavorazione, l’utilizzazione, la commercializzazione, il trattamento e lo smaltimento, nel territorio nazionale, nonché l’esportazione dell’amianto e dei prodotti che lo contengono e detta norme per la dismissione dalla produzione e dal commercio, per la cessazione dell’estrazione, dell’importazione, dell’esportazione e dell’utilizzazione dell’amianto e dei prodotti che lo contengono, per la realizzazione di misure di decontaminazione e di bonifica delle aree interessate dall’inquinamento da amianto, per la ricerca finalizzata alla individuazione di materiali sostitutivi e alla riconversione produttiva e per il controllo sull’inquinamento da amianto”.Una volta entrata in vigore la Legge n.257 è stato necessario avviare delle opere di smaltimento di questo materiale nocivo. Nonostante il bando dell’amianto i dati della Società italiana di medicina ambientale dicono che il problema dello smaltimento è attuale e significativo, in Italia infatti ci sono ancora 96.000 siti contaminati e oltre 370.000 strutture che contengono amianto amianto censite dalle Regioni, tra cui più di 2.400 scuole. Secondo le associazioni coinvolte bisognerebbe attuare politiche incisive prevedendo per esempio l’estensione del Superbonus 110% direttamente alla bonifica dell’amianto negli immobili privati e l’utilizzo delle risorse Inail, con copertura al 100% per la bonifica degli impianti industriali. Per le costruzioni al posto dell’amianto è arrivato un altro materiale, ovvero il fibrocemento ecologico. Da non confondere con l’eternit: dal nome si può facilmente intuire che in questo caso ci troviamo di fronte ad un prodotto di natura “eco”. Differenza tra fibrocemento ecologico e amianto Il fibrocemento ecologico è un materiale che viene realizzato con acqua, cemento, cellulosa oltre che con fibre principalmente di origine naturale. Le sue caratteristiche lo rendono un prodotto che ben si sposa con il settore edile: è leggero, molto resistente alla trazione e offre delle buone performance per quanto riguarda l’efficienza energetica. Tra le peculiarità citiamo anche la resistenza all’azione degli agenti atmosferici e ai raggi UV. EQUITONE è la gamma Etex Italia di lastre in fibrocemento particolarmente adatta per edifici di grandi dimensioni, con ottima resistenza all’azione degli agenti atmosferici e degli inquinanti. Nell’immagine facciata realizzata con lastre EQUITONE TEXTURA Come viene realizzato il fibrocemento ecologico? Il fibrocemento ecologico è composto da sei strati di cemento e fibre naturali sovrapposti e compressi così da aumentarne la resistenza alla trazione. Per quanto riguarda la durata, per i pannelli da facciata, ad esempio, la garanzia da parte dei produttori (a norma di legge) è di dieci anni, ma nelle certificazioni ambientali di prodotto la durata è attestata intorno ai 50 anni. Tradizionalmente il fibrocemento era arricchito da fibre di amianto, mentre la sua versione ecologica presenta fibre naturali prive di sostanze nocive per la salute dell’uomo. Ecologia e basso impatto ambientale: questa nuova tipologia di fibrocemento può essere riciclata una volta terminato il suo ciclo di vita. Al pari dell’eternit con amianto, il fibrocemento ecologico viene utilizzato in numerosi campi. È possibile impiegarlo per realizzare i rivestimenti per facciate ventilate e coperture, i pannelli per gli interni, i serbatoi, le tubazioni ecc. Come distinguere il fibrocemento ecologico dall’amianto? In questo caso è necessario rivolgersi ad un professionista del settore che possa svolgere degli esami accurati sul manufatto. Non basta una sommaria analisi visiva. Spesso il fibrocemento ecologico è realizzato in un colore più chiaro, ma come detto in precedenza non è sufficiente basarsi sul colore. Nel caso di presenza di amianto, una ditta professionale può adoperarsi per un corretto smaltimento del materiale pericoloso. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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