Focus Paese India. Fotografia attuale e prospettive dell’industria ceramica indiana

Si è svolto il 1 ottobre 2008, presso la Sala Diotallevi, l'incontro dal titolo "Focus Paese India. Fotografia attuale e prospettive dell'industria ceramica indiana" nell'ambito di Tecnargilla 2008, il salone internazionale delle tecnologie per la ceramica e il laterizio organizzato da Rimini Fiera Spa, in collaborazione con Acimac (Associazione Costruttori Italiani Macchine e Attrezzature per Ceramica).
A introdurre i lavori è stato Germano Franceschin, della Camera di Commercio Indiana per l'Italia, che ha inquadrato il paese da un punto di vista macroeconomico: l'India è una realtà in grande crescita, il cui Pil è in fase ascendente.
Con i suoi 1.143 milioni di abitanti, si sta investendo soprattutto a livello industriale. "Nell'anno fiscale 2006-2007 gli investimenti esteri diretti sono triplicati. L'India è tra i primi dieci paesi produttori di autovetture, è terza nel mondo per capacità produttiva, numero di brevetti e qualità dei prodotti nel settore farmaceutico, a livello tessile vanta risorse come il cotone, la juta, la seta e la lana – ha spiegato ieri pomeriggio Franceschin -. Inoltre l'India esporta il 75% mondiale dei servizi IT e promette grandi passi avanti nel settore immobiliare".
Del mercato indiano delle piastrelle di ceramica si è occupato invece Tiziano Bursi, docente dell'Università di Modena e di Reggio Emilia. "Sono tre i segmenti del mercato delle piastrelle in India: mosaico, ceramica e pietra naturale. Uno dei tratti distintivi dell'industria ceramica indiana è rappresentato dal basso grado di dipendenza dall'estero poiché autosufficiente sul fronte di materie prime, risorse energetiche, competenze tecniche e dotazione infrastrutturale – ha detto Bursi -. Nella produzione di piastrelle sono occupati complessivamente oltre 550 mila addetti, di cui 55 mila diretti". 
Leader di mercato è H&R Johnson, l'azienda indiana che detiene una quota di mercato pari al 30% nei prodotti da rivestimento, del 15% nelle piastrelle da pavimento e del 20% nel porcellanato. "Recentemente H&R Johnson ha esteso il suo raggio d'azione anche nel settore sanitari ed accessori per bagno" – ha aggiunto Bursi. 
Secondo Gopal Prakash Sharma, Segretario Generale di ICCTAS – Indian Council of Ceramic Tiles and Sanitaryware, "le prospettive del settore delle piastrelle in India sono ottimistiche, tanto che si punta sempre più a ricoprire un ruolo di primo piano nella produzione mondiale entro il 2010. 
Bisogna però migliorare alcuni elementi per poter competere con gli altri protagonisti internazionali, come la situazione della rete infrastrutturale, i costi di produzione, la preparazione della manodopera per la posa. E' necessario inoltre considerare che, dal punto di vista geografico, l'industria ceramica indiana si concentra al 65% nell'area del Gujarat, nel nord-ovest del paese e anche il consumo di piastrelle è circoscritto ad un'area, perché gran parte del territorio vive ancora una situazione di sottosviluppo".
Il focus sul Paese India si è concluso con l'intervento di Enrico Perego, di Octagona – International Business Consultancy, con una panoramica sui modelli di insediamento permanente sul mercato indiano. "Se l'attuale spazio competitivo è limitato, l'unica soluzione possibile è spostare il campo d'azione su nuovi terreni di competizione – ha concluso Perego -. Essere presenti in India è un must".
Rimini sarà la capitale mondiale della tecnologia e dell'estetica per la ceramica fino a sabato 4 ottobre.

Focus Paese India. Fotografia attuale e prospettive dell'industria ceramica indiana

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