Considera che solo di costo di discarica, smaltire la guaina bituminosa non costa meno di 800 €/ton quindi circa 8,00 €/m2 (per guaina in doppio strato) a questo devi aggiungere la manodopera dell’impresa che esegue il lavoro, gli oneri di sicurezza e il trasporto alla discarica. Una volta conferita la vecchia guaina in discarica le spese non sono finite, in quanto dovrai farti carico dei costi di fornitura e di posa del nuovo manto impermeabile. Senza allarmismi, puoi ben immaginare che sostituire un vecchio manto impermeabile non costa meno di 30 €/m2 . Ammesso e non concesso che non vi sia all’interno l’ amianto, come spesso accade per quelle degli anni ’70-’80-’90 perché in tal caso la spesa aumenta ulteriormente in quanto va chiamata un’azienda specializzata nella bonifica e va pagato un sovrapprezzo di smaltimento.
La buona notizia è che grazie ai nostri prodotti, che sono economici ed efficaci, puoi mantenere in buono stato di conservazione il tuo manto bituminoso per sempre.
Il nostro laboratorio di ricerca e sviluppo, forte di 25 anni di esperienza nel settore della produzione d’impermeabilizzanti liquidi, ha creato due membrane bituminose liquide per il recupero e la manutenzione di tetti in guaina bituminosa. È stata fatta una scelta nella direzione delle performance, dunque, i nostri prodotti sono volutamente a base solvente, al fine di riattivare i legami con il vecchio bitume ossidato e quindi garantire una totale forte adesione al vecchio supporto bituminoso.
I nostri prodotti di manutenzione si distinguono per economicità ed alte performance:
Entrambi questi prodotti bituminosi di manutenzione potrai applicarli a pennello o rullo, previa pulizia del supporto e sia su guaine granigliate che liscie.
Se hai un tetto in guaina bituminosa di tipo granigliato (protetto in superficie da inerti minerali) o liscio e quindi senza protezione, devi sapere che quotidianamente è soggetto all’intensa usura degli agenti atmosferici, quali: cicli di sole e pioggia, cicli di gelo e disgelo, shock termici, dilatazioni meccaniche, ecc. A questi si aggiungono circostanze specifiche, molto comuni, che accelerano il processo d’invecchiamento, come le zone in contro pendenza, nelle quali si formano importanti ristagni d’acqua che nei mesi invernali si trasformano in calotte di ghiaccio capaci di abradere meccanicamente la sottostante membrana bituminosa. Noterai, guardando il tetto asciutto, che le zone di ristagno dell’acqua appaiono di colore diverso e sono più malconce di quelle circostanti, vedi foto sotto.
Altre problematiche delle guaine in rotoli derivano dagli sforzi tensionali tra un rotolo e l’altro, come ad esempio lungo le zone di saldatura o in corrispondenza di geometrie complesse o attorno a lucernari a cupolini e a “velette” perimetrali.
Se hai un tetto in guaina bituminosa esposto agli agenti atmosferici, avrai notato con il passare del tempo che la superficie si opacizza (il bitume si ossida), diventa meno elastica, affiorano sciami di cavillature superficiali che un po’ alla volta aumentano di dimensione e profondità; lungo le pareti verticali, le giunzioni tra un rotolo e l’altro, oppure in corrispondenza di lucernai e botole è più frequente trovare deformazioni e rigonfiamenti del manto bituminoso e strappi causati principalmente dalla forza di gravità e dagli sforzi tensionali indotti dalle forti dilatazioni termiche.
Identificare questi campanelli d’allarme alla loro origine è importante per agire prima che il manto sia irrimediabilmente compromesso, comunque sia è buona norma iniziare le manutenzioni ordinarie prima che siano trascorsi 10 anni.
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