Manovra, quante critiche dalle associazioni: dall’edilizia all’ambiente, il fronte dei contrari 15/11/2024
Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Realizzare un nuovo tetto o ristrutturare quello esistente: materiali, tecnologie e detrazioni fiscali 18/11/2024
Efficientamento energetico, edilizia scolastica, strutture sanitarie, rischio idrogeologico, bioenergie ed infrastrutture: le priorità per l’Italia Dalla Legge di Stabilità 2016, attraverso la clausola europea per gli investimenti, avvio dei Fondi strutturali europei relativi alla programmazione 2014-2020 In riferimento ai Fondi Strutturali Europei 2014-2020 l’Associazione Nazionale Costruttori Edili ha ribadito il ruolo centrale che la programmazione della politica di coesione territoriale riveste per la crescita dell’economia e dei territori italiani. Negli ultimi anni, però, gli effetti di tali stanziamenti sull’economia e sul mercato delle costruzioni sono stati di gran lunga inferiori al loro potenziale. Per la nuova programmazione, occorre garantire in particolare l’integrazione dei fondi e la definizione di visioni e strategie unitarie a livello nazionale e territoriale per l’utilizzo delle risorse. Questo significa cambiare approccio rispetto al passato e ragionare in termini di fabbisogni e progetti di sviluppo e non in funzione dei finanziamenti disponibili. Da questo punto di vista, risultano fondamentali il rafforzamento della governance di queste risorse e l’adozione di misure di accompagnamento per trasformare le risorse ed i progetti finanziati in vere opportunità di sviluppo. Il ruolo del sistema Ance In questo contesto, il sistema Ance deve contribuire a cambiare approccio, facendo emergere, in una visione rinnovata, progetti che corrispondono alle esigenze e ai bisogni delle città e dei territori piuttosto che chiedendo il mero inserimento di progetti, spesso superati o sovradimensionati, nell’elenco delle opere da finanziare con i fondi preassegnati ai vari territori. Questa è la condizione per realizzare ciò di cui il Paese ha realmente bisogno: progetti e infrastrutture di qualità, realizzati in tempi giusti e a costi contenuti, energeticamente efficienti, ad un costo di gestione conosciuto e contenuto e con riconosciuta valenza sociale. Bisogna dunque affrontare questa nuova programmazione secondo la sequenza obiettivi – progetti – fondi. Il ruolo dell’ANCE non è solo quello di essere dei “destabilizzatori”, come ha recentemente affermato, attribuendo un senso positivo alla parola, l’ex Ministro per la coesione territoriale Fabrizio Barca ma è anche quello di essere protagonisti, in prima persona, della nuova programmazione, in quanto membri attivi del partenariato economico e sociale, come auspicato anche dalla Commissione Europea. Il territorio privilegiato per mettere in atto questo approccio è, ovviamente, quello delle città. In questo contesto, i punti centrali sono due: La partnership è fondamentale per definire una visione dello sviluppo a livello locale e assicurare il coinvolgimento dei capitali privati. Le risorse pubbliche devono essere utilizzate per governare il processo di sviluppo territoriale e/o di riqualificazione urbana ed intervenire solo su operazioni strategiche per lo sviluppo e/o la riqualificazione. Occorre, dunque, trovare un metodo di lavoro, attraverso il quale sia possibile ri-annodare i fili di un dialogo tra attori diversi, tra idee diverse, per arrivare a definire una visione e costruire gli strumenti – economico-finanziari, urbanistici, fiscali- per attuarla. La programmazione dei fondi europei e nazionali 2014-2020 rappresenta una straordinaria occasione per rilanciare le politiche urbane nel nostro Paese. Nella nuova programmazione, infatti, le istituzioni europee attribuiscono carattere prioritario al tema delle politiche urbane, ed in particolare al tema della rigenerazione urbana, rispetto al quale, però, scontiamo un immenso deficit alla partenza perché da anni manca una politica nazionale sulle città. Si tratta di un approccio che i nostri partner hanno già adottato da molti anni e che stanno rafforzando, proprio grazie alla nuova programmazione dei fondi strutturali, come ad esempio in Francia. Alla luce dei programmi italiani approvati dalla Commissione Europea, l’inserimento dello sviluppo urbano sostenibile tra i temi principali della nuova programmazione è stato però vissuto, nella maggior parte dei casi, come un mero adempimento burocratico da parte delle Amministrazioni competenti e vi è poca visione strategica sulla materia. Tra l’altro, solo 11 regioni e province autonome su 21 hanno previsto l’inserimento di un asse specifico sullo sviluppo urbano sostenibile. L’importo destinato a questi assi ammonta soltanto a 786 milioni di euro, pari all’1,5% delle risorse della programmazione 2014-2020. Nonostante questo handicap in partenza, a livello nazionale, alcuni programmi, come ad esempio il Programma Operativo Nazionale “Città Metropolitane”, possono invece rappresentare una vera occasione per rilanciare le politiche urbane nel nostro Paese. Fonte ANCE Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
08/11/2024 Difficoltà crescenti per l'acquisto della casa: il 60% degli italiani si orienta verso l'affitto Secondo Nomisma, il 60% degli italiani opta per l’affitto a causa delle difficoltà nell’acquisto di un’abitazione.
06/11/2024 Sigma Coatings svela il colore dell'anno 2025: Amethyst Shadow Sigma Coatings presenta Amethyst Shadow, il colore del 2025: un viaggio cromatico tra sostenibilità, cambiamento e ...
06/11/2024 CNA-Nomisma: con i tagli ai bonus casa persi 97 miliardi di investimenti CNA-Nomisma: tagli ai bonus casa riducono 97 miliardi di investimenti, con pesanti conseguenze su lavoro ed ...
25/10/2024 Sicurezza in edilizia: calo degli incidenti sul lavoro ma si può fare di più Incidenti sul lavoro in edilizia ridotti del 65% in 20 anni. Analisi, progressi e ruolo di ...
24/10/2024 Nuovo Palazzetto dello Sport di Lamezia Terme: opera simbolo di inclusione e innovazione Inaugurato il nuovo Palazzetto dello Sport di Lamezia Terme: architettura avveniristica, inclusiva e sostenibile firmata Vittorio ...
21/10/2024 Sistema a cappotto: il principale alleato della sostenibilità edilizia A cura di: Raffaella Capritti Il sistema di isolamento a cappotto è fondamentale per la riduzione dei consumi energetici e la ...
18/10/2024 Building automation e domotica: la chiave per la trasformazione green degli edifici La building automation contribuisce alla trasformazione del parco immobiliare italiano. Quali i benefici, le potenzialità e ...
11/10/2024 Verso case green tra ristrutturazione e sicurezza: un binomio ancora incompleto I trend delle ristrutturazioni in Italia verso case green, tra efficienza energetica e sicurezza antincendio, secondo ...
07/10/2024 Le maggiori criticità per il settore edile: caro materiali e manodopera scarsa Caro materiali e manodopera scarsa: le difficoltà per i costruttori italiani in secondo l’ultima ricerca di ...
01/10/2024 Rapporto EEA: cosa serve per edifici europei sostenibili entro il 2050 Un nuovo rapporto dell'Agenzia Europea dell'Ambiente evidenzia l'impatto ambientale degli edifici e le strategie per renderli ...