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A cura di: Tommaso Tautonico Estesa su una superficie di 30 km2, la proposta di riqualificazione firmata dallo studio di architettura Foster + Partners per Antakya, nel sud-est della Turchia, mira a far risplendere la città dopo il devastante terremoto che l’ha colpita a febbraio 2023. Il progetto, sviluppato in collaborazione con Buro Happold, MIC-HUB e i principali studi turchi DB Architects e KEYM Urban Renewal Centre è parte integrante della più ampia iniziativa di rigenerazione della provincia di Hatay guidata dal Türkiye Design Council (TDC). Antakya, capoluogo della provincia di Hatay, è una delle città più importanti dell’antichità, prima conosciuta come Antiochia. Sensibili al contesto in cui hanno dovuto operare, gli architetti hanno cercato di mantenere la configurazione originale della città prima che fosse colpita del terremoto. Un nuovo volto alla città di Antakya Foster + Partners hanno elaborato delle linee guida di progettazione urbana capaci di adattarsi al contesto di emergenza post sisma. Queste linee guida ruotano attorno ad otto principi temi chiave, tra cui la costruzione su terreni sicuri, il miglioramento della circolazione e degli spazi aperti, la creazione di nuovi quartieri, la stratificazione dei quartieri e il miglioramento della connettività tra i quartieri stessi. Più nello specifico il masterplan prevede la realizzazione di zone cuscinetto verdi e zone di protezione attorno al fiume tenendo conto dell’eventuale innalzamento del livello delle acque. L’argine del fiume Asi, che attraversa la città, diventerà un nuovo parco fluviale a nord di Ataturk Park con una vista sul vecchio paesaggio urbano e sulle montagne, prevedendo zone di riparo in riva al fiume per i residenti. Sono stati inoltre progettati tredici nuovi quartieri, ciascuno dei quali attraversato da un tratto del fiume e caratterizzato da una strada principale. Ogni singolo quartiere funzionerà in maniera autonoma, con edifici progettati per rispondere alle condizioni climatiche locali, tenendo conto ad esempio della direzione prevalente del vento e del sole. Guardando al futuro, il masterplan prevede l’espansione della città e favorirà la ricostruzione in modo più compatto rispetto a prima del terremoto. Un masterplan incentrato sul senso di comunità In seguito al terremoto che ha colpito la Turchia meridionale e la Siria settentrionale lo scorso anno, si stima che l’80% della provincia di Hatay sia stato distrutto. La TDC, una ONG sostenuta dal Ministero turco dell’ambiente, dell’urbanizzazione e dei cambiamenti climatici e dal Ministero della cultura e del turismo, ha riunito i principali esperti di architettura e ingegneria locali e internazionali per iniziare a ricostruire la regione colpita dal terremoto. Durante la progettazione gli architetti hanno tenuto fede ad un unico elemento: conservare il patrimonio della regione, preservando il carattere urbano iniziale dell’area. Un aspetto fondamentale nella progettazione è stato il coinvolgimento della popolazione locale per preservare il patrimonio culturale della città, insieme a un forte senso di identità e appartenenza della comunità. Descritta come un mosaico di elementi religiosi archeologici e storici, Antakya ospita due importanti siti storici: Seleukeia Pieria e Antiokheia. Che verranno restaurati assieme all’importante sito di Uzun Bazaar, chiese, moschee, bagni pubblici e sinagoghe. Grazie al fondamentale coinvolgimento della comunità, molti elementi urbani precedenti al terremoto si ritroveranno nel nuovo progetto. In particolare, le aree comuni dei primi edifici sono state progettate per rivitalizzare il quartiere, creando opportunità per i residenti di ristabilire le loro abitudini quotidiane. L’accessibilità e l’inclusività sono aspetti cruciali sui quali si basa il progetto che prevede la creazione di nuovi spazi verdi pubblici, sistemi di trasporto efficienti e centri di comunità. Img by studio di architettura Foster + Partners Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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