Pericolosità e indicatori di rischio per le frane e i dissesti in Italia nel 2016, dal rapporto Ispra

Il problema del dissesto idrogeologico è un argomento di particolare rilevanza per il nostro Paese, a causa degli impatti sulla popolazione, sulle infrastrutture lineari di comunicazione e sul tessuto economico e produttivo.
L’Italia, “grazie” alla sua particolare conformazione geologica, geomorfologica e idrografica, si trova naturalmente predisposta ai fenomeni di dissesto.
La cementificazione, avvenuta dal dopoguerra ad oggi senza tener conto delle aree a rischio idrogeologico ed idraulico, unita ai fenomeni come eventi pluviometrici estremi, piene improvvise anche in area urbana, o colate rapide di fango dovuti all’evoluzioni in atto del clima hanno portato un considerevole aumento degli elementi esposti e vulnerabili e quindi del rischio. La conoscenza dei fenomeni di dissesto, in termini di distribuzione territoriale e di pericolosità, è un passo fondamentale per programmare adeguate politiche di mitigazione del rischio.
In questo ambito l’ISPRA all’interno dei propri compiti istituzionali di raccolta, elaborazione e diffusione dei dati in materia di difesa del suolo e dissesto idrogeologico e nell’ambito delle attività di supporto scientifico e tecnico svolte nella “Cabina di regia” della Struttura di Missione contro il dissesto idrogeologico della Presidenza del Consiglio dei Ministri, organizza, per il prossimo 2 marzo a Roma, il convegno Frane e Alluvioni in Italia: le mappe dell’ISPRA”. Durante il convegno sarà presentato il primo Rapporto ISPRA sul “Dissesto Idrogeologico in Italia: pericolosità e indicatori di rischio”.
Il Rapporto, con dati elaborati nel 2015, offre una conoscenza completa ed aggiornata sulla pericolosità da frana, idraulica e di erosione costiera dell’intero territorio nazionale. Il Rapporto contiene inoltre indicatori di rischio per frane e alluvioni, relativi a popolazione, imprese, beni culturali e superfici artificiali, elementi fondamentali per la programmazione degli interventi strutturali e non strutturali di mitigazione del rischio e delle politiche di coesione nel Paese.
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