Handling exceptions in Structural Engineering

La complessità delle moderne costruzioni può essere dovuta alla configurazione del sistema strutturale (in termini di geometria, schema, dimensioni, tecnologia, utilizzo), al contesto in cui la costruzione è posta (il cosiddetto ambiente di progetto), ma anche per i fenomeni di interazione al contorno che possono svilupparsi, sia per le azioni presenti (specie quelle accidentali come l’incendio) sia per meccanismi di degrado o fenomeni di danneggiamento.
In questo senso, approcci usuali, prescrittivi e generici, possono rivelarsi non adeguati. Per garantire effettivamente ed efficacemente prestazioni e sicurezza devono essere introdotte strategie di monitoraggio e controllo.
Partendo da tali presupposti, l’Università La Sapienza di Roma ha organizzato il 13 e 14 novembre, il workshop Handling exceptions in Structural Engineering: robustezza strutturale, scenari accidentali, complessità di progetto.
Queste situazioni di Ingegneria strutturale richiedono la creazione di una visione del problema strutturale, la definizione di criteri di progetto, l’individuazione di strategie di analisi e la formulazione di metodi computazionali innovativi, che trascendano quanto previsto nelle situazioni usuali.
Il workshop, che vuole essere il primo di una serie di eventi concentrati di volta in volta su un tema specifico, focalizza l’attenzione sulla robustezza strutturale, in particolare in presenza di incendio, e su alcune tipologie di strutture speciali, come i ponti e le turbine offshore.
In termini generali, una costruzione è definita robusta quando è capace di rispondere in modo regolare alla presenza di un evento negativo, ad esempio di natura accidentale, o degenerativo, come corrosione, non presentando crisi catastrofiche o collassi progressivi.
Il workshop si articola in presentazioni su invito e contributi, che saranno discussi in maniera approfondita dai partecipanti. E’ prevista la dimostrazione di software di calcolo specialistico che può supportare il progetto e l’analisi di questi sistemi strutturali complessi. Il workshop è condotto in italiano e inglese.
Gli atti saranno pubblicati in forma elettronica con assegnazione di DOI (Digital Object Identifier), lo standard che consente l’identificazione persistente di qualunque forma di proprietà intellettuale in una rete digitale.

Temi generali
• Robustezza strutturale e complessità di progetto.
• Simulazione di scenari d’incendio e modellazione della risposta strutturale.
• Strutture speciali in presenza di fenomeni di interazione: ponti e turbine offshore.
Alcuni interventi previsti
• Nonlinear and time dependent analysis of concrete structures with applications to segmental construction and retrofit of structures., A. Mari, Universitat Politecnica de Catalunya, Barcelona
• Long-Term Structural Health Monitoring of the 2006 Torino’s Olympic Pedestrian Cabled-Stayed Bridge., S. De Stefano, Politecnico di Torino.
• Approccio prestazionale e valutazione del rischio nell’ingegneria antincendio., S. Marsella, Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
• Fire engineering on the Bridge Pavilion in Zaragoza., G. Faller, Ove Arup and Partners.
• Fire modeling within performance based code. State of the art., J. Bennettsen, Safe Fire and Risk Engineering / Ramboll Group, Risk and Safety.
• La verifica di sicurezza in presenza di incendio delle strutture di acciaio e di acciaio-calcestruzzo., E. Nigro, Università degli Studi Federico II, Napoli.
Comitato scientifico
Franco Bontempi
Giuliano Augusti
Marcello Ciampoli
Massimo Guarascio
Pier Giorgio Malerba
Sandro De Stefano
Comitato organizzatore
Franco Bontempi: franco.bontempi@uniroma1.it
Stefania Arangio,
Francesco Petrini,
Chiara Crosti,
Segreteria:
handling.exceptions2008@francobontempi.org

Per scaricare la scheda di iscrizione clicca qui

Handling exceptions in Structural Engineering: robustezza strutturale, scenari accidentali, complessità di progetto
Aula del Chiostro, Facoltà di Ingegneria
Università degli Studi di Roma La Sapienza
Via Eudossiana 18
13 e 14 novembre 2008

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