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Sono stati premiati lo scorso 28 gennaio, presso la Triennale di Milano, i vincitori della quarta edizione degli Holcim Awards. L’evento è stato aperto da Kaspar E.A. Wenger, Holcim Area Manager Central Europe e CEO a.i. Holcim (Italia). Kaspar Wenger da il benvenuto a tutti parlando di sviluppo sostenibile. La sostenibilità – afferma Wenger – richiede che le generazioni presenti soddisfino i propri bisogni senza limitare le opportunità delle generazioni future. Per garantire fattibilità nel lungo periodo, è necessario il bilanciamento tra le dimensioni economica, ambientale e sociale, ovvero tra gli elementi della triple bottom line. L’industria delle costruzioni – prosegue Wenger – contribuisce ampiamente alla sostenibilità globale in quanto ogni elemento costruito modella la nostra vita oggi e in futuro. Come player globale nel settore dei materiali da costruzione, Holcim condivide la responsabilità per il futuro del nostro pianeta e della nostra società e si impegna ad offrire a livello globale soluzioni sostenibili. Per promuovere l’edilizia sostenibile in modo ancora più incisivo lungo e oltre la filiera, Holcim costituisce nel 2003 Holcim Foundation for Sustainable Construction. Da allora la supporta, lasciandola però indipendente dai propri interessi commerciali. A seguire interviene Edward Schwarz, General Manager di Holcim Foundation for Sustainable Construction, con una interessantissima presentazione. In apertura Edward Schwarz parla di approccio olistico: “Costruire in un modo in cui gli aspetti sociali, economici, ambientali, funzionali ed estetici siano bilanciati per soddisfare i bisogni attuali e preservare risorse per le generazioni future”. Schwarz ricorda i cinque “target issues” introdotti da Holcim Foundation insieme alle università Partner per definire e valutare l’edilizia sostenibile: Progress – Innovazione e trasferibilità – I progetti devono dimostrare approcci innovativi allo sviluppo sostenibile, esplorando nuove frontiere. L’innovatività può riguardare non solo il progetto, ma anche il processo o la ricerca di fonti di finanziamento. Indipendentemente dalle dimensioni del progetto, esso per essere sostenibile deve essere trasferibile nello spazio e nel tempo. People – Standard etici e equità sociale – I progetti devono rispettare i più elevati standard etici e promuovere l’equità sociale in tutte le fasi della costruzione, dalla pianificazione all’utilizzo, per assicurare un impatto positivo duraturo sulle comunità. Planet – Risorse e performance ambientale – I progetti devono mostrare un utilizzo e una gestione sensibile delle risorse naturali lungo l’intero ciclo di vita. Le questioni ambientali di lungo periodo, in particolare inerenti le risorse di materia e di energia, devono essere parte integrante della filosofia progettuale. Prosperity – Fattibilità e compatibilità economica – I progetti devono dimostrare di essere fattibili in termini di canalizzazione e gestione dei flussi finanziari in modo equo e responsabile. La soluzione economica scelta deve essere compatibile con le esigenze di tutta la durata della vita della costruzione. Place – Impatto estetico e di contesto – I progetti devono veicolare un elevato standard di qualità architettonica come forma di espressione culturale. Gli elementi estetici devono essere in grado di produrre un contributo positivo e duraturo sul contesto e sull’ambiente. Edward Schwarz ha proseguito la sua presentazione con una carrellata di progetti innovativi premiati durante la quarta edizione degli Holcim Awards. Primo fra tutti viene citato Panda Watching – Xueshan, Sichuan, China, Next Generation Award Asia Pacific 2014. Il progetto si ripropone la ricostruzione post terremoto del villaggio di Xueshan, Sichuan, famoso per essere la casa dei panda in Cina. Focalizzandosi sulle caratteristiche uniche del sito, il progetto utilizza bamboo come materiale di costruzione prevalente e riporta alla luce tecniche costruttive tradizionali http://www.holcimfoundation.org/Projects/panda-watching. Segue il progetto Public Condenser, Low-cost flexible university building, Holcim Awards Silver Europe 2014. Si tratta di un progetto per un campus universitario parigino particolarmente interessante per la versatilità, la resilienza e l’adattabilità a futuri bisogni a costi contenuti http://www.holcimfoundation.org/Projects/public-condenser. Altri progetti, tutti sorprendenti, sostenibili e innovativi, mostrati da Schwarz: Articulated Site, Water reservoirs as public park, Holcim Awards Gold Latin America 2014, progetto di recupero di un’area collinare dedicata a serbatoi d’acqua di Medellín, Colombia, per trasformarla in nuovi spazi pubblici http://www.holcimfoundation.org/Projects/articulated-site e Rebuild by design, Urban flood protection infrastructure, Holcim Awards Silver Nord America 2014, per un progetto per proteggere Manhattan dalle piene dell’Hudson creando nuovi spazi pubblici e una stazione radio http://www.holcimfoundation.org/Projects/rebuilding-by-design. La parte centrale dell’evento del 28 gennaio presso il Salone d’Onore de La Triennale di Milano è dedicata ai vincitori italiani della quarta edizione degli Holcim Awards for Sustainable Construction. Intervengono Lucia Pierro di Autonome Forme, Palermo, e Pamela Larocca di Urban Future Organization e PLA|Kaudesign, Milano, con la moderazione di Fiore De Lettera, Direttore di Cityproject.it. Il progetto di risanamento ambientale sulla costa meridionale italiana ‘Anthropic Park – Saline Joniche’, che permette la coesistenza della natura e della presenza dell’uomo, ha ricevuto il Holcim Awards Gold Europe 2014. Gli architetti Francisco Leiva di Grupo aranea (Spagna) e Marco Scarpinato di AutonomeForme (Palermo, Italia) hanno avviato il progetto di risanamento di Saline Joniche, un’area compromessa dalla presenza di impianti industriali. A raccontare il progetto in Triennale di Milano, in rappresentanza di AutonomeForme, c’è Lucia Pierro: l’ecosistema in continuo mutamento crea un paesaggio paludoso ricco di flora e fauna, con particolare attenzione alla presenza di uccelli migratori. Il progetto ha una spiccata posizione filosofica volta all’esame dei ruoli dell’architettura, della progettazione del paesaggio, della pianificazione urbana e delle loro limitazioni, attraverso la necessità di consentire la presenza dell’essere umano. Il progetto racchiude un discorso sulle potenziali forme di relazione tra attività umana e ambiente naturale, proponendo strategie per la comprensione dell’architettura quale forma di azione in un rapporto simbiotico con la natura. Il progetto ‘Co-op Capacity building’ in realtà intitolato ‘Kigali Participatory Masterplan, Hills Farming and Community Hubs’ di Pamela Larocca di Urban Future Organization e PLA|Kaudesign, Milano, Italia, e Costanza La Mantia, Bantu Studio, Johannesburg, Sud Africa, è stato premiato a Beirut con un Acknowlegement Prize Regione Africa Middle East. Pamela Larocca, presente all’evento in Triennale di Milano il 28 gennaio, ci racconta il progetto. Si tratta di un progetto – che ha visto anche l’interesse della FAO – in favore di una cooperativa femminile a Kigali (comunità con circa il 40% della popolazione al di sotto dei 14 anni di età) in Ruanda che include un programma collettivo di coltivazione in montagna, edifici per la comunità e un mercato che aumenta la capacità economica e l’autosufficienza alimentare. Il progetto affronta i bisogni reali identificati tramite un processo di stakeholder engagement con cooperative e attori locali, integrando efficacemente aspetti economici, ambientali e sociali. L’evento si conclude con un rinvio al 20 aprile 2015 per conoscere i vincitori della fase globale della quarta edizione degli Holcim Awards www.holcimawards.org. La giuria globale è guidata da Mohsen Mostafavi, Dean della Graduate School of Design di Harvard University (USA) e comprende Marc Angélil, Senior Dean di Architettura e Progettazione Urbana al Swiss Federal Institute of Technology (ETH Zurich, Svizzera), Alejandro Aravena, Titolare dello studio Elemental (Cile), Maria Atkinson, Founding Director del Green Building Council Australiano (Australia), Meisa Batayneh Maani, Titolare del maisam architects and engineers (Giordania), Yolanda Kakabadse, Presidente di WWF International (Ecuador), Matthias Schuler, Titolare di Transsolar (Germania), e Rolf Soiron, Presidente del Board di Holcim Foundation (Svizzera). La competizione Holcim Awards for Sustainable Construction mira ad individuare progetti di edilizia innovativi, orientati al futuro e tangibili per promuovere risposte sostenibili a questioni tecnologiche, ambientali, socio-economiche e culturali inerenti ai problemi urbanistici ed edili a livello locale, regionale e globale. La competizione viene organizzata dal 2004 dalla Holcim Foundation, con sede in Svizzera, ed eroga premi in denaro pari a 2 milioni di dollari statunitensi ogni tre anni. Holcim Foundation è sostenuta da Holcim Ltd e dalle aziende del gruppo in circa 70 paesi, tra cui Holcim (Italia), ed è indipendente dai suoi interessi commerciali. Holcim è uno dei leader a livello mondiale nella fornitura di cementi, aggregati (sabbia e ghiaia) e altri prodotti, quali asfalto e calcestruzzo premiscelato, inclusi i relativi servizi. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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