Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Circa 3.000 colonne, oltre 7.500 tonnellate di acciaio, 22 nuove aule scolastiche, 3 laboratori e una palestra, per un importo d’appalto complessivo di oltre 23 mln di euro. Sono questi i numeri dell’intervento di ricostruzione che Cordioli Costruzioni Metalliche – azienda del Gruppo Industriale Tosoni – ha portato a termine all’Aquila nell’ambito del Piano C.A.S.E. (Complessi Antisismici Sostenibili Ecocompatibili) e del Progetto M.U.S.P. (Moduli ad Uso Scolastico Provvisorio), voluti nell’immediato post-sisma dal Dipartimento Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri. “Tempismo” e “nuove tecnologie” sono le parole-chiave di questo importante intervento di ricostruzione, che ha permesso ai cittadini del capoluogo abruzzese di avere in tempi record una nuova scuola e delle nuove abitazioni, tutte realizzate secondo sistemi costruttivi antisismici e isolanti.Le colonne adoperate per la realizzazione dei nuovi edifici del Piano C.A.S.E., infatti, sono tutte in acciaio e hanno un fusto di 813 mm di diametro e 16 mm di spessore. La tecnologia con la quale vengono prodotte e la duttilità della loro composizione le rendono molto più sicure dei classici pilastri in cemento armato, e abbattono di fatto i rischi di crollo e collasso dei nuovi edifici rispetto alle costruzioni realizzate secondo tecnologie edilizie tradizionali.“Il programma di ricostruzione dei fabbricati colpiti dai recenti eventi sismici occorsi in Abruzzo si distingue, rispetto al passato, per un significativo ricorso a tecnologie costruttive innovative – spiega Dario Cordioli, Amministratore Unico di QPM Srl, società del Gruppo Industriale Tosoni – in grado sia di abbattere drasticamente il rischio di perdite umane, sia di contribuire alla salvaguardia del patrimonio edilizio. A questo processo di modernizzazione, che passa attraverso il ricorso a materiali più leggeri e a sistemi d’isolamento sismico, noi abbiamo contribuito con le nostre colonne in acciaio, anche con la pretesa e la speranza che da qui possa prendere piede un nuovo modo di pensare l’edilizia, che coinvolga fasce sempre più ampie di progettisti, oltre che tutte le altre figure-cardine dei processi di edificazione”. Le colonne in acciaio, inoltre, in seguito ad eventuali episodi sismici di particolare intensità, si prestano ad una rapida e completa sostituzione, nonché al totale riciclo del materiale, permettendo così un importante risparmio in termini di produzione e annullando di fatto l’impatto ambientale legato allo smaltimento.“L’elevata sismicità del sito – aggiunge il Project Manager di QPM, Francesco Uboldi – unitamente all’esigenza di edificare un considerevole numero di fabbricati in pochi mesi e di contenere il più possibile gli oneri e la durata degli interventi, ha suggerito ai progettisti di concepire strutture di modesta altezza e di superficie limitata, munite di un opportuno sistema d’isolamento sismico”. Il progetto prevedeva infatti la realizzazione di un fabbricato-tipo costruito su una piastra sismicamente isolata di dimensioni 21×57 m, supportata dalle colonne metalliche che l’azienda del Gruppo Tosoni ha fornito. Le dimensioni in pianta di ogni edificio sono approssimativamente pari a 12×48 m. Il piano interrato, adibito ad autorimessa, è costituito invece da una platea di fondazione in conglomerato cementizio armato, rigidamente vincolata al terreno da cui spiccano – con maglia tipica 6×6 m – le colonne metalliche poste a supporto della piastra isolata sismicamente.L’incastro al piede delle colonne con la platea di fondazione in conglomerato cementizio è realizzato a flangia e prevede una piastra di base del diametro di 1250 mm, dotata di otto tira-fondi M39 in acciaio ad alta resistenza, opportunamente pre-tensionati allo scopo di garantire il completo contatto tra la flangia metallica e la sottostante platea di fondazione. Il pulvino, su cui è alloggiato l’isolatore sismico, è dimensionato in modo tale da consentire anche l’alloggiamento dei martinetti di sollevamento per la manutenzione o per la sostituzione dei dispositivi di vincolo. Per facilitarne le operazioni di manutenzione, ed eventualmente di sostituzione, il sistema d’isolamento è stato realizzato sulla sommità delle colonne del piano interrato degli edifici, tutti inferiori ai tre piani fuori terra e suddivisi in 25-30 unità abitative atte ad ospitare circa 80 persone.Il piano di ricostruzione del capoluogo abruzzese non ha riguardato, però, solo i nuovi edifici ad uso abitativo. Grazie al Progetto M.U.S.P., infatti, il 21 settembre, la campanella del primo giorno di scuola è suonata anche per i circa 400 alunni della Scuola Media Mazzini dell’Aquila, resa inagibile dal sisma. Dopo sei settimane ininterrotte di lavoro, il raggruppamento formato dalle Officine Lino Tosoni e Saira Europe ha completato l’allestimento di una struttura prefabbricata adibita ad uso scolastico, l’unica, tra le 30 commissionate dal Dipartimento Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, realizzata entro i termini previsti del 19 settembre.“Fin dalla fase di studio della gara – conclude Uboldi – è emersa la necessità di adottare un sistema costruttivo modulare, smontabile e riassemblabile anche in un secondo momento in altro sito, per fronteggiare eventuali nuove situazioni di emergenza, ma che garantisse al tempo stesso alti standard qualitativi”.L’allestimento della scuola, realizzata su una superficie di circa 2.400 metri quadrati, è stato gestito in toto – sia relativamente alla struttura esterna, sia per quanto riguarda gli ambienti interni – dal Gruppo Tosoni, che ha potuto così coinvolgere nel progetto tutte le aziende del Gruppo: Saira per l’approvvigionamento dei moduli della struttura principale, Tosoni Facciate Continue per i serramenti della palestra e per la lattoneria, Cordioli Costruzioni Metalliche per la progettazione e realizzazione della copertura in acciaio e della palestra, QPM per la gestione ed il coordinamento della commessa e la direzione lavori in cantiere. 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