Il ponte dei desideri

Il Cipe valuta il Ponte. Nei giorni scorsi è iniziato l’esame del Piano per le infrastrutture d’emergenza. Nell’elenco delle priorità spiccano il Ponte sullo stretto di Messina, la variante di valico, le maxidighe per Venezia. Un pacchetto di 14 interventi per oltre 48 miliardi di euro. La legge obiettivo voluta da Lunardi costituisce, dunque, la spinta necessaria per la concretizzazione di opere per lungo tempo rimaste nel limbo dell’irrealizzabilità. Tra queste un posto di primo piano spetta sicuramente al Ponte sullo stretto. Proprio l’importantissima struttura dovrebbe, secondo le previsioni dei tecnici, essere pronta per il 2006. La prima pietra virtuale è stata posta ieri nell’Aula magna dell’Università La Sapienza di Roma durante un convegno dal titolo: “Dal mondo del Pressappoco all’universo della Precisione”. Il dibattito, presieduto dal presidente del Consiglio Superiore dei lavori Pubblici è stato centrato sulla relazione del professor Remo Calzona, ordinario di Tecnica delle Costruzioni alla Facoltà di Ingegneria della Sapienza. Proprio il docente universitario ha dichiarato, a proposito del ponte: “Basta guardarsi intorno. In ogni parte del mondo queste realizzazioni sono state dei ‘fili d’oro’, come in Giappone, in Norvegia…noi arriviamo ben ultimi , anche se il discorso è iniziato nel 1969…ma l’importante è che ora partiamo…Questa rete infrastrutturale ha un significato sostanziale e non è una visione da fata Morgana da raccontare alle popolazioni meridionali come si è fatto negli ultimi tre decenni…Opere del genere fanno decollare anche l’indotto nelle zone circostanti…come è avvenuto a Osaka in cui la realizzazione di un ponte lungo 2 chilometri ha fatto scaturire uno sviluppo spaventoso…”.

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