Il revival del mattone

Dopo anni di stasi il settore immobiliare ricomincia a destare l’interesse dei privati. Per un lungo periodo, infatti, il mattone è stato considerato un investimento passivo. Oggi si assiste a una significativa e interessante inversione di tendenza attraverso una gestione più attiva. Secondo Alfio Noto, ex direttore della sede milanese di Bankitalia e ora presidente Aedes, la speranza è quella di guadagnarci bene: “Negli anni scorsi il rendimento degli immobili commerciali era in media del 3-4%, oggi siamo al 7”: La paura resta quella che il mercato si fermi lasciando tutti scoperti. Intanto, però, il mercato dei prezzi continua a salire. Dice Mario Bregli, presidente dell’istituto di ricerca Scenari Immobiliari: “A fine anno si dovrebbero raggiungere i 26mila miliardi, il 14,5% in più rispetto al 2000”. Il buon esempio è partito dalle banche americane: la Morgan Stanley ha acquistato immobili da Montedison mentre la Goldman Sachs ha “fatto compere” nel patrimonio Eni. Le grandi società italiane non sono comunque state a guardare, prima tra tutti la Pirelli che a oggi vanta un patrimonio gestito di 15.500 miliardi.

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