Impronta ecologica e ambiente costruito

“Lo scorso ottobre si è tenuto presso la sede Fischer di Padova “Impronta ecologica e ambiente costruito”, il primo dei tre convegni del ciclo ApertaMente voluti da Fischer per avvicinare i progettisti ai temi della Qualità del Costruire Architettura e felicità” è il filo conduttore degli “Incontri di ApertaMente” 2007-2008, organizzati in collaborazione con Best-Politecnico di Milano e Laboratorio di economia delle costruzioni.
Quali progetti possono essere considerati migliori nel solco della sostenibilità? Quali i nuovi modelli della progettazione e del business? Queste la domande sottese al primo incontro. Vi hanno dato risposta Mathis Wackernagel, padre assieme a Williams Rees del concetto di Impronta Ecologica -rivoluzionario indice di sviluppo economico-, Mauro Casoli presidente Unieco e Andrea D’Ascanio di Banca Popolare Etica, moderati da Ingrid Paoletti docente Best Politecnico di Milano, dopo il saluto e l’introduzione di Steffen Zügel, amministratore delegato di fischer Italia.

Wackernagel, che dirige l’organizzazione no profit Global Footprint Network con sede a San Francisco, ha premesso che secondo i calcoli dell’Impronta Ecologica, l’indicatore di sostenibilità che misura lo sviluppo di un Paese rapportandolo alle risorse naturali di cui dispone, il livello dei consumi dell’umanità è tale che a ognuno di noi servirebbe un pianeta Terra e un terzo per sostenerlo. Su di esso incide fortemente il mondo costruito, non solo per lo spazio occupato ma soprattutto per l’assorbimento di energia che implica. “Le costruzioni così come le abbiamo realizzate fino a oggi ci porterebbero all’esaurimento delle risorse del pianeta in 20 anni nei casi peggiori, e in 100 in quelli migliori. Poiché il mondo costruito influisce sulla nostra vita, gli investimenti decisi oggi determineranno profondamente il livello dei consumi dei prossimi decenni. Scelte errate possono bloccare l’umanità, costringendola a vivere in scenari ecologicamente ed economicamente rischiosi. Per ogni investimento e per ogni progetto conviene quindi chiedersi se stiamo creando delle trappole o delle opportunità e come sia possibile sviluppare città in cui si vive bene pur mantenendosi entro i mezzi messi a disposizione dal nostro unico pianeta”. Aggiungendo che ricchezza e benessere non sono in contrasto con la sostenibilità: si tratta di trovare nuove strade e nuovi modelli.

Di rincalzo, Casoli ha coniato il motto “Dobbiamo cambiare la cultura dalla mentalità dell’io adesso, passando a quella del noi domani”, comprendendo in questa logica la responsabilità sul futuro delle generazioni, L’efficienza energetica e la sostenibilità non possono essere relegati al ruolo di “ciliegine sulla torta” di un progetto.

L’esempio concreto è stato proposto da Andrea D’Ascanio, progettista impiantista della nuova sede ecosostenibile di Banca Etica a Padova, disegnata da un team guidato dall’architetto Raul Pantaleo. Sede in cui è stato applicato il protocollo di Casaclima Plus, risultato di due palazzi ottocenteschi recuperati e messi in regime di efficienza energetica uniti da una unità costruita ex novo completamente in legno. Intervento che è additato come esempio in cui esecuzione e la funzionalità sono stati concepiti nell’ottica della sostenibilità e del vantaggio ambientale ed economico, dal riscaldamento ai materiali naturali ai tetti giardino con i pannelli fotovoltaici.

ApertaMente si è dimostra quindi radar d’idee per mettere a profitto i nuovi contesti e capire dove, nel settore edilizio, si collocano le prospettive emergenti, per attivare stimoli sui grandi temi del costruire. Unendo il sistema della costruzioni al fare architettura, si comprende come l’architettura sia indubbiamente un elemento di forte condizionamento del benessere. E’ quindi per migliorare la funzione degli edifici per coloro che le fruiscono che si sta programmando il prossimo incontro di ApertaMente, che avrà come titolo appunto “Benessere ed Architettura”.

Per maggiori chiarimenti relativi ad ApertaMente è possibile contattare direttamente l’Arch. Giorgia Roviaro scrivendo all’indirizzo email giorgia.roviaro@fischeritalia.it.
Per tutti i dettagli: www.fischeritalia.it/aperta-mente

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