Inaugurata la Modern Wing dell’Art Institute di Renzo Piano

Nei confronti di Renzo Piano – che sabato ha inaugurato a Chicago la Modern Wing dell’Art Institute – i colleghi cominciano a provare una vera insofferenza: lo scrive oggi il New York Times, lodando la creatività e la genialità dell’architetto genovese, ma sottolineando che “per anni si è accaparrato tutte le migliori commissioni: la Morgan Library & Museum a Manhattan, un centro scientifico a San Francisco, nuove ali dei musei di Los Angeles, Boston, Chicago e Fort Worth, nonché lo stesso palazzo del Times a New York”.
Tanto successo è dovuto all’eleganza che lo fa sentire a suo agio nelle sale riunioni come nei circoli culturali, dice il Times. Molti pensano che dipenda “dalla natura dimessa dei suoi progetti, sofisticati ma non minacciosi o bizzarri, fatti apposta per tranquillizzare i cda dei musei”.
Per il Times è “difficile sapere come queste qualità si dispiegheranno nella cupezza della new economy”, quella della crisi. Ma una cosa è certa: la nuova ala dell’Art Institute di Chicago, costata 294 milioni di dollari, è il progetto più vicino all’ideale neoclassicista che Piano abbia realizzato negli ultimi dieci anni; una struttura delicata, gallerie piene di luce per ospitare la meravigliosa collezione d’arte contemporanea dell’istituto; e soprattutto, la nuova ala “riesce a fondere le tante fila della ricca storia architettonica di Chicago in una visione coerente, resa ancora più bella dalla sua grande fragilità”.

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