Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
PlasticRoad, nata dalla collaborazione delle società olandesi KWS, Total e Wavin, raggiunge il primo importante traguardo e totalizza un milione di attraversamenti dimostrando di essere resistente sia ai carichi che alle condizioni climatiche.PlasticRoad, inaugurata poco più di un anno e mezzo fa, è la prima pista ciclabile al mondo realizzata in plastica riciclata e lo scorso 27 maggio ha raggiunto un milione di attraversamenti, dimostrando di avere un’ottima resistenza ai carichi e alle condizioni climatiche e di essere, quindi, idonea per essere immessa nel mercato. Può prendere così il via la produzione industriale di questa pista ciclabile in plastica che verrà lanciata sul mercato nel primo trimestre del 2021 per offrire importanti opportunità sfruttando materiale da riciclo; un ottimo modo per alimentare l’economia circolare e incrementare la mobilità sostenibile nei centri abitati. Sulla base dei risultati registrati nei progetti pilota, il team di PlasticRoad si sta preparando a mettere in funzione la linea di produzione.Marcel Jager e Anne Koudstaal del team PlasticRoad hanno spiegato: “Lavorando in stretta correlazione con tutti i nostri clienti siamo riusciti a dimostrare che il nostro innovativo concetto legato alla mobilità sostenibile, che si basa su una strada prefabbricata realizzata in plastica riciclata, non è una semplice chimera ma è assolutamente fattibile e praticabile l’iniziativa è nata nel 2018 con due progetti pilota, nelle città di Zwolle e di Giethoorn, e ora è prontissima per la produzione industriale. Un’impresa di cui siamo incredibilmente orgogliosi”. Caratteristiche della prima PlasticRoad La prima PlasticRoad, ubicata nella città olandese di Zwolle è stata realizzata utilizzando circa 1.000 chilogrammi di plastica riciclata e ha rappresentato un input per la realizzazione della pista ciclabile successivamente realizzata nella vicina Giethoorn. La realizzazione di questa innovativo percorso ha permesso di ridurre le emissioni di CO2 del 50-70% rispetto ad una pista ciclabile convenzionale realizzata con lastre di asfalto e cemento; numeri che sono destinati a crescere dal momento in cui si passerà alla produzione industriale. Oltre a generare vantaggi legati alla sostenibilità ambientale questo prodotto dimostra di essere estremamente resistente ai carichi più pesanti e alle condizioni climatiche più avverse, il che non esclude che potrebbe essere idoneo alla gestione del traffico pesante, come camion della spazzatura e veicoli per la manutenzione stradale. L’impatto delle precipitazioni intense risulta essere minimo grazie alla capacità dalla pista ciclabile di immagazzinare rapidamente l’acqua per farla infiltrare gradualmente nel sottosuolo. Bisogna, poi, considerare un altro dato positivo, ossia che la versione definitiva sarà almeno 2,5 volte più robusta rispetto al prototipo, lasciando pochissimi margini di dubbio. Grazie a questa innovazione sarà, quindi, possibile realizzare non solo piste ciclabili ma anche parcheggi, marciapiedi e cortili scolastici, contribuendo a rendere paesi e città adattabili al clima e ad impatto zero. Consiglia questo comunicato ai tuoi amici