BTicino e Le Albere di Trento

BTICINO

A Trento, su una vasta superficie lungo il fiume Adige e ai piedi del Monte Bondone, è nata un’area residenziale, direzionale e culturale di notevole interesse architettonico, un progetto di respiro internazionale che ha ridefinito in modo razionale un’ampia zona della città. Le Albere, questo il nome del nuovo quartiere, è un’opera di nuova concezione, sostenibile e funzionale, ideata e progettata dall’architetto Renzo Piano. Si tratta del più significativo intervento di riqualificazione urbana mai realizzato a Trento, la cui progettazione ha richiesto anni di studi e lavori meticolosi per garantire il rispetto di parametri qualitativi, etici ed estetici altissimi. Inoltre, rappresenta un intervento privato che però ha saputo inserire ed integrare al suo interno due poli di interesse culturale che diverranno di proprietà pubblica rendendo il quartiere un nucleo vivo e dinamico, concepito ed organizzato come un centro storico.         

L’area interessata dall’intervento era occupata dallo stabilimento Michelin, che dal primo dopoguerra fino al 1997, anno in cui fu dismesso, ha dato impiego a generazioni di trentini nella produzione di ritorti e tele di cotone necessari per la confezione dei pneumatici. Oggi il quartiere è stato restituito alla cittadinanza grazie a questo prestigioso progetto.
Le Albere sorge su un’area di 116.000 mq e si compone di diversi elementi e strutture. A nord il Museo della Scienza (MUSE), consegnato a Patrimonio del Trentino a giugno 2012, aprirà nell’estate 2013, con circa 5.000 metri quadrati di sale espositive, 700 di mediateca e biblioteca, 800 di aree ricreative, di cui 200 dedicate ai bambini, ed una meravigliosa serra tropicale circondata dall’acqua; a sud un Centro Congressi ipertecnologico ed un albergo; nell’area centrale 315 appartamenti di pregio, un chilometro di portici e 30 mila metri quadrati di piazze e viali comunali pedonali, con negozi di vicinato di dimensioni medio piccole ed un parco pubblico di 5 ettari collegato alla pista ciclabile, uno spazio verde completamente innovativo per Trento, ispirato alla tradizione dei parchi cittadini delle grandi capitali europee.
Il progetto si contraddistingue per l’ampio spazio lasciato al verde pubblico e per l’attenzione al risparmio energetico ed all’ecosostenibilità più in generale. Tutti gli edifici residenziali infatti sono certificati CasaClima Classe B, mentre il Museo ed il Centro Congressi sono certificati Leed.  Il quartiere è collegato ad una nuova centrale di trigenerazione realizzata sulla sponda opposta dell’Adige, inoltre, tutte le coperture ospitano sistemi fotovoltaici. In termini di sostenibilità il Museo, oltre ad avere un sistema di raffrescamento e riscaldamento fornito dalla centrale di trigenerazione, è dotato di pannelli fotovoltaici per 45 kWp e di sonde geotermiche per la climatizzazione di base.
Il progetto è frutto della partnership tra committenza, imprese di costruzione (una cordata guidata da Colombo Costruzioni) e da un pool di professionisti che hanno affiancato lo studio Renzo Piano Building Workshop, con il coordinamento di IURE per il project construction management.
Il completamento dell’area sud del quartiere vedrà la realizzazione della biblioteca universitaria. Inoltre, per consentire la continuità pedonale tra il centro città ed il nuovo quartiere e la fruibilità del parco da parte di tutti i cittadini, verranno realizzati 3 sottopassi alla ferrovia, due ciclopedonali e uno veicolare, mentre un parcheggio di interscambio con la possibilità di utilizzo di biciclette è già in funzione.

I 315 appartamenti sono caratterizzati dalle più avanzate tecnologie, cablatura in fibra ottica alla domotica, riscaldamento a pavimento, raffrescamento canalizzato e controllato, controllo dell’aria di rinnovo, recupero di calore nell’aria espulsa, serramenti e finiture ad alto isolamento acustico, parcheggi interrati gestiti attraverso un sistema di guida su pannelli a messaggio variabile, videosorvegliati, con assistenza 24 ore e accessi monitorati da sistemi di lettura delle targhe.
Nell’area residenziale è stata utilizzata la tecnologia SCS di BTicino che, oltre alla domotica MyHome presente in tutti gli alloggi, controlla anche la videocitofonia e la gestione del complesso.  Ogni appartamento può comunicare con l’esterno attraverso il montante videocitofonico che utilizza la tecnologia SCS. Esso è isolato dalla rete tramite un’interfaccia di appartamento che consente la trasmissione delle comunicazioni verso l’esterno mentre ad esso possono provenire solo le chiamate citofoniche provenienti dai punti esterni. Una dorsale di campus gestisce tutte le comunicazioni videocitofoniche. Il sistema videocitofonico integra anche la parte di segnalazione di disponibilità o meno di parcheggi interrati.
Gli appartamenti sono dotati di serie di numerose funzionalità domotiche: scenari, comando luci e tapparelle, termoregolazione, allarmi antintrusione ed allarmi tecnici gas e acqua. In opzione possono essere dotati di gateway per il controllo remoto. La struttura del quadro domotico è predisposta per l’opzione web server, che permette all’utente di interrogare il proprio appartamento collegandosi al portale BTicino. Dotando gli appartamenti di access point WiFi BTicino, sarà è possibile controllarli anche da dispositivi palmari attraverso un’applicazione già disponibile. Oltre al sistema MyHome BTicino ha fornito anche tutti i componenti del sistema di distribuzione di energia di tutte le parti comuni dell’intera area, ed in particolare trasformatori MT/bt, condotti sbarre e quadri elettrici power center e secondari.

SCHEDA LAVORI
Sito: Area ex Michelin Trento
Progettazione architettonica: Renzo Piano Building Workshop
Direzione Lavori: IURE SpA, Via G. Grazioli 31, Trento
Committenza: Castello SGR, Corso Italia 13, Milano
Progettazione impianti: Manens-TiFS SpA, B.U. di  Verona, Corso Stati Uniti 56, Padova
Impresa di costruzioni: Trento Futura – capocommessa Colombo Costruzioni Spa
Installatore elettrico: Grisenti Srl, Via di Campotrentino124, Trento
                                     Milani Giovanni & C., Via Martiri della Liberazione 12, Osnago (LC)
                                    Elettromeccanica Galli, Viale Prealpi, Erba (CO)

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Dario Grisenti, Presidente
Grisenti Srl è l’azienda che ha realizzato l’installazione impiantistica presso Le Albere lavorando in forte sinergia con BTicino, come sottolinea Dario Grisenti, presidente della società: “La nostra realtà si occupa di impiantistica elettrica, telecomunicazioni e sicurezza, con importanti realizzazioni nel settore civile e terziario, soprattutto nel territorio trentino, in cui abbiamo realizzato il Mart, l’Ospedale S. Chiara, le facoltà di ingegneria e di giurisprudenza dell’Università di Trento. Il nostro portfolio clienti è molto ampio ed è composto prevalentemente da enti pubblici ed assimilati (regioni, province, comuni, università, istituti di istruzione e di ricerca, aziende sanitarie, case di cura, musei, residenze di soggiorno anziani, chiese), nonché da imprese edili che operano nella realizzazione di importanti complessi industriali, commerciali e residenziali.
La nostra manodopera è stata formata nell’arco di una vita aziendale, abbiamo più di 100 dipendenti, la scelta di lavorare solo con personale interno è certamente difficile ed onerosa, soprattutto in un periodo come questo, ma sicuramente è premiante in termini di qualità e di professionalità. E credo che BTicino ci apprezzi anche per questo. Con BTicino abbiamo costruito un ottimo rapporto professionale che dura da oltre 10 anni e che ci consente di lavorare in maniera molto coordinata.
L’esperienza di questo importante lavoro, che abbiamo eseguito insieme alla società Milani Giovanni di Osnago, è stata molto interessante. L’impianto è complesso ed abbiamo avuto l’opportunità con BTicino di modificarlo in corso di realizzazione, per poter meglio rispondere ad una serie di necessità sorte successivamente alla progettazione”. ____________________________________________________________

WALTER BOLLER, Project Manager
“L’area industriale ex Michelin è stata dismessa nel 1997, nel 2002 l’incarico per la riqualificazione è stato affidato allo studio Renzo Piano Building Workshop. Nel periodo tra il 2002 ed il 2008, quando è iniziata l’attività di cantiere, si sono susseguite le fasi di demolizione, lottizzazione, progettazione e urbanizzazione dell’area. Oggi, a distanza di 4 anni, l’ex Michelin è stata trasformata in un quartiere green, pedonalizzato, con 300 alloggi certificati CasaClima e integrati in un parco urbano di 5 ettari, il nuovo Museo della Scienza, un centro congressi, un hotel e negozi di vicinato. Quando i lavori saranno ultimati, dei 116mila mq complessivi, di cui circa 75mila torneranno in proprietà pubblica, questo è il plus di un progetto privato che avrà ricadute dirette sulla collettività. Il progetto è molto interessante anche perché ricollega la città al fiume Adige, da sempre parte integrante di Trento fino alla metà dell’800, quando gli Austriaci deviarono il suo corso per far spazio alla nascente ferrovia. La riqualificazione dell’area restituisce ai trentini l’affaccio della città sul fiume, ora raggiungibile grazie ad una passerella ciclopedonale ed ai tre sottopassi che supereranno la barriera della linea ferroviaria. Lavorare con Renzo Piano è stata un’esperienza professionale molto appagante, anche se a volte è stato complicato coniugare le esigenze architettoniche, impiantistiche ed il rispetto del budget del Committente. Ma l’impegno e la competenza di tutte le realtà coinvolte in questo bellissimo progetto ha fatto si che si trovasse sempre la soluzione migliore.” ____________________________________________________________

DINO BONI, Direttore Tecnico e Responsabile Progetto Impianti
La progettazione dell’impiantistica elettrica è della società Manens-TiFS, abbiamo intervistato Dino Boni, Direttore Tecnico e Responsabile Progetto Impianti. “Il progetto per noi è iniziato circa sei anni fa, abbiamo lavorato con  un grande progettista, Renzo Piano, con il quale avevamo già lavorato in passato, e con un cliente particolarmente sensibile ad aspetti legati sia all’innovazione tecnica sia a quella architettonica, la cui esigenza principale era di realizzare un risultato di eccellente qualità, anche dal punto di vista impiantistico. La nostra soddisfazione è stata quella di riuscire ad integrare perfettamente la progettazione architettonica con soluzioni impiantistiche innovative, garantendo prima l’altissima efficienza energetica di tutto il quartiere. Tutti gli edifici nell’area Le Albere sono alimentati da una centrale di trigenerazione con produzione di energia termica, frigorifera e di energia elettrica, è un impianto molto performante, perché si utilizza l’energia primaria, in questo caso gas metano, con una resa dell’80-85%.
La distribuzione dei fabbricati ha voluto ricreare un piccolo quartiere, una città nella città caratterizzata dalla vivibilità, con abitazioni, uffici e parcheggi ma anche molto verde pubblico e spazi dedicati alla cultura, come il Centro Congressi ed il Museo di Scienze Naturali.
L’innovazione tecnologica e l’attenzione all’efficienza energetica sono elementi declinati anche all’interno degli oltre 300 appartamenti, allestiti con la domotica MyHome di BTicino. Si tratta di un sistema base che prevede 4 scenari con possibilità di espansione secondo le esigenze dell’utente finale”.

BTicino e Le Albere di Trento
BTicino e Le Albere di Trento 1

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