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Baxi, che svolge un costante lavoro di ricerca e sviluppo volgendo sempre uno sguardo al futuro, ha sviluppato e messo in funzione la prima caldaia a idrogeno. Non si tratta di un ibrido, ma di una caldaia funzionante grazie alla combustione di solo idrogeno.Indice: Baxi e l’attenzione alla sostenibilità La caldaia a idrogeno, evoluzione del riscaldamento domestico La nuova linea produttiva di caldaie a idrogeno Lo sviluppo di una soluzione così innovativa riflette senza dubbio il modus operandi di un’azienda da sempre attenta alla sostenibilità ambientale e volta alla costante innovazione tecnologica, elemento chiave per la progettazione e produzione di caldaie e sistemi per il riscaldamento in genere. Baxi e l’attenzione alla sostenibilità La particolare attenzione alla sostenibilità è testimoniata anche dall’analisi dei prodotti tramite LCA -Life Cycle Assessment, procedura che permette di quantificare l’impatto ambientale di ogni prodotto lungo il ciclo di vita, a partire dall’estrazione delle materie prime impiegate per la realizzazione del prodotto fino allo smaltimento a fine vita. Attraverso questo tipo di analisi è stato possibile evidenziare come l’impatto maggiore sull’ambiente è generato durante la fase di utilizzo della caldaia; è proprio qui che si verifica la maggiore produzione di CO2-equivalente (CO2-e) ed è proprio nell’ottica di un futuro azzeramento di questo impatto che il team di tecnici Baxi ha lavorato riuscendo a sviluppare la caldaia a idrogeno, una soluzione a zero emissioni durante il funzionamento. La caldaia a idrogeno, evoluzione del riscaldamento domestico Baxi ha realizzato la prima caldaia domestica certificata premiscelata a idrogeno puro. La caldaia a idrogeno rappresenta l’evoluzione della caldaia a metano e, nell’attesa in cui l’Italia sia normativamente pronta per le installazioni, Baxi propone anche caldaie ad alta efficienza, che implicano una riduzione di CO2-e emessa del 15% rispetto alle tradizionali, e soluzioni ibride che utilizzano miscele metano e 20% idrogeno, riducendo fino al 22% le emissioni di CO2-e rispetto alle caldaie standard. L’obiettivo è quello di riuscire a installare caldaie funzionanti con 100% di idrogeno nelle case degli italiani dal 2025. Per quella data Baxi sarà pronta, anzi lo è già!L’azienda ha, infatti, già avuto modo di testare il funzionamento e le prestazioni della caldaia mediante diverse installazioni in Europa. La prima installazione pilota è avvenuta nel 2019 a Rozeburg (Olanda) e, a seguire, anche in Gran Bretagna, Francia e Germania. Queste installazioni ci fanno capire come il progetto idrogeno sia ormai una proposta concreta che si avvia alla fase finale di sperimentazione sul campo. Baxi installerà circa 400 caldaie a idrogeno in vari Paesi europei per dimostrare la loro validità e l’idoneità a sostituire i tradizionali sistemi di riscaldamento. La caldaia a idrogeno rappresenta uno strumento fondamentale per raggiungere l’imprescindibile obiettivo della decarbonizzazione grazie all’abbattimento delle emissioni durante la fase di funzionamento. La caldaia a idrogeno è stata progettata e realizzata da Baxi su incarico del Gruppo di appartenenza BDR Thermea con l’obiettivo di garantire soluzioni di riscaldamento e acqua calda senza emissioni di ossidi di carbonio. Come è stato già possibile testare grazie alle precedenti installazioni, garantisce la stessa efficienza termica delle caldaie a condensazione a gas naturale e permette di produrre acqua calda sanitaria in maniera efficace ed efficiente. La nuova linea produttiva di caldaie a idrogeno Con la nuova linea di caldaie a idrogeno Baxi raggiunge un totale di 15 linee produttive. Si tratta di un impianto pilota concepito per il “learning on the job” in sinergia con il reparto R&D.La produzione dell’idrogeno da poter utilizzare come combustibile all’interno delle caldaie pilota avviene direttamente in sito grazie alla presenza di due elettrolizzatori che, sfruttando l’energia elettrica prodotta da 6.200 mq di pannelli solari posti sul tetto dello stabilimento di Bassano del Grappa, producono idrogeno totalmente green per elettrolisi dell’acqua. L’ossigeno generato dal processo di elettrolisi dell’acqua viene rilasciato in ambiente senza impattare, mentre l’idrogeno viene utilizzato come combustibile nelle caldaie producendo calore; ma la cosa sorprendente è che il residuo generato dal funzionamento della caldaia torna ad essere acqua! L’impianto dispone di un efficiente sistema MES (Manufacturing Execution System) per gestire il processo; inoltre, l’assemblaggio avviene su carrelli, dove vengono eseguiti collaudo funzionale completo e verifica dei parametri. Vi è poi un’area imballo per il completamento e la chiusura del processo. Consiglia questo comunicato ai tuoi amici