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Le capriate in legno sono elementi strutturali di fondamentale importanza nel panorama edile italiano. La maggior parte delle costruzioni del nostro Paese risale ad epoche precedenti il XIX secolo, dove la capriata rappresentava la tipologia di copertura più frequente. Come garantire la sicurezza delle capriate e occuparsi della loro conservazione?“Le capriate sono un mirabile esempio di testimonianza materiale, spesso invisibile ma essenziale, di un’opera architettonica. Si tratta di quella figura triangolare che caratterizza la pendenza dei tetti. Il triangolo è una figura chiusa e simmetrica, capace di sopportare carichi senza deformarsi” Arch. Giuliana Cardani. Una soluzione geniale che, grazie alla semplicità del triangolo isostatico, rende possibili coperture con luci molto ampie in grado di sostenere pesi importati trasferendo i carichi direttamente alle fondazioni; il tutto senza deformarsi e mantenendo tutte le forze in equilibrio. Le capriate sono un patrimonio di cui prendersi cura, non solo per il valore architettonico ed ingegneristico, ma anche e soprattutto per garantire la sicurezza. La capriata può, infatti, perdere il suo equilibrio inziale, causando il crollo parziale o totale degli elementi. Degrado nelle capriate: l’importanza di ogni componente Tutte le componenti che costituiscono la capriata svolgono un ruolo fondamentale per la stabilità generale della stessa; quando, anche in parte, uno degli elementi si degrada, tutta la stabilità dell’intera copertura viene compromessa e i rischi che ne conseguono riguardano la sicurezza dell’intero edificio. Coperture spingenti L’elemento catena lavora per contrastare le spinte dei puntoni sulle murature perimetrali. Se la catena si degrada, le azioni verticali passano dai puntoni fino alle murature perimetrali dove si appoggiano, spingendole verso l’esterno e portando al collasso parziale o totale della muratura. Ribaltamento capriate La controventatura è un sistema di protezione della capriata dalle azioni orizzontali, se non presente qualsiasi azione orizzontale può causare il cedimento dell’intera batteria di capriate. Dissesto dei nodi o appoggi non idonei Il flusso di forze che attraversa i nodi e i collegamenti della capriata con la struttura portante sono fondamentali per indirizzare i carichi nella direzione corretta. Se i nodi e gli appoggi sono degradati l’intero equilibrio di forze è compromesso e la capriata non è più in grado di sostenere i carichi di cui dovrebbe essere responsabile. Il ruolo dei tecnici per la sicurezza delle capriate Il sopralluogo nei sottotetti non è un’attività quotidiana per i professionisti che gestiscono la manutenzione degli edifici. n parte si ha la convinzione che un sistema così completo sia sempre in equilibrio, in parte le difficoltà logistiche limitano gli interventi in loco: ingressi inaccessibili, assenza di illuminazione e polvere caratterizzano la maggior parte delle coperture. Tuttavia chi si occupa della gestione delle strutture dovrebbe visionare la capriate almeno 2 volte l’anno, in concomitanza dei cambi di stagione, per riscontrare che sia tutto “in equilibrio”. Solo l’occhio attento dei tecnici, infatti, è in grado di esaminare quei segnali che devono mettere in allarme, che dicono, anche in capriate apparentemente in buona condizione, che potrebbe esserci un disequilibrio in atto. Per interpretare correttamente i segnali delle capriate è importante conoscerle, capirne i meccanismi, le vulnerabilità. Per questo mettiamo a disposizione dei tecnici tutto quello che c’è da sapere per le capriate, in un video di 5 minuti o un e-book più approfondito. Consiglia questo comunicato ai tuoi amici