Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Indice degli argomenti Toggle Conoscere le capriate in legno per capire se sono sicure1.La capriata sta trasferendo correttamente il traffico di forze al suo interno?2.Come influisce il comportamento della capriata sul resto dell’edificio?3.Quali sollecitazioni può subire la capriata e come risponde?4.Ci sono segnali di rischio?5.Cosa si può fare per preservare la stabilità delle capriate?Ogni tecnico può contribuire alla sicurezza delle capriate Diffuse in tutto il nostro Patrimonio immobiliare, le capriate in legno sono una testimonianza architettonica del nostro costruito e sono la struttura portante più ricorrente nelle coperture lignee. Sono elementi vivi, che nel corso della loro storia subiscono cambiamenti, naturale invecchiamento, cicli stagionali e sollecitazioni di diversa natura. Questi elementi architettonici subiscono diversi mutamenti che vanno monitorati nel corso del tempo per una verifica dello stato di sicurezza e per controllare che non si inneschino rischi per la stabilità della copertura. I problemi di stabilità della capriata generano l’innesco di dissesti, cedimenti nella copertura e cinematismi che hanno conseguenze sull’intera struttura. Spesso le notizie riportano episodi di crolli “improvvisi”, ma la realtà è ben diversa. Nella maggior parte dei casi questi crolli si attivano in concomitanza di altri eventi come risultato di una situazione latente che si è evoluta nel tempo ed è stata ignorata per anni. Conoscere le capriate in legno per capire se sono sicure Le capriate in legno sono elementi rilevanti ai fini della sicurezza e non possono essere trascurate nella manutenzione delle costruzioni esistenti. È importante conoscere come sono costituite, sapere come gestiscono le forze interne e le sollecitazioni esterne, individuare tempestivamente i segnali di allarme e metterle in sicurezza nel caso ci siano problemi di stabilità. Una conoscenza approfondita delle capriate rappresenta il primo passo per garantirne la sicurezza. Proponiamo, quindi, 5 domande che ogni tecnico può porsi di fronte ad edifici con capriate in legno. 1.La capriata sta trasferendo correttamente il traffico di forze al suo interno? Le capriate possono sembrare elementi semplici; in realtà sono sottoposte costantemente ad un intenso traffico di forze essendo studiate per convogliare, con semplici geometrie, le azioni a cui è sottoposta la copertura per trasferirle al resto dell’edificio. Più precisamente, la capriata sfrutta un sistema di ridistribuzione delle forze in tutti gli elementi che la compongono: ogni elemento svolge un ruolo insostituibile e ogni connessione è fondamentale per trasferire correttamente le azioni. L’equilibrio della struttura è garantito da una serie di incastri e connessioni ed è sufficiente che un elemento si dislochi dalla sua posizione originaria per far venire meno questo equilibrio. Per capire se le forze vengono trasferite correttamente il primo suggerimento è quello di osservare la geometria delle capriate per accertarsi che non vi siano elementi mancanti, asimmetrie, discontinuità tra gli elementi, allentamenti o altri segnali indicatori di una possibile interruzione nel corretto fluire delle forze. 2.Come influisce il comportamento della capriata sul resto dell’edificio? Dal momento che il comportamento della capriata influenza quello del resto dell’edificio è importante assicurarsi che le forze vengano trasmesse in modo corretto anche alla struttura sottostante. Le capriate in legno convogliano le azioni verticali e orizzontali cui è sottoposta la copertura e le trasferiscono al resto dell’edificio solo come azione verticale. Non devono essere trasmesse, quindi, azioni orizzontali dalla copertura sulle murature sottostanti per evitare spinte verso l’esterno, problema che si può verificare, ad esempio, quando la catena è assente o non correttamente funzionante. La catena, infatti, aiuta la capriata che senza di essa non è in grado di contenere le spinte orizzontali generate dai puntoni; pertanto si generano spinte orizzontali che agiscono sulla muratura sottostante. A volte il cinematismo che si innesca è così forte da generare fessure visibili sulle murature e nelle situazioni più estreme si arriva anche a effetti di ribaltamento. 3.Quali sollecitazioni può subire la capriata e come risponde? Le capriate sono costantemente sottoposte alle sollecitazioni date dal peso di copertura. Possono, però, presentarsi sollecitazioni di altra natura come carichi eccessivi dovuti a grandi nevicate, venti estremi come quelli degli ultimi mesi o scosse di terremoto. Sebbene molte di queste sollecitazioni si manifestino senza preavviso, è possibile prevedere gli effetti che possono avere sulle capriate. In un territorio come quello Italiano, la sollecitazione sismica è l’opzione che più richiede attenzione e non può essere trascurata. Oggi si ha consapevolezza sulla pericolosità sismica di ogni zona: conosciamo il livello di rischio di ogni territorio e dobbiamo sapere se la nostra capriata è in grado di rispondere adeguatamente al sisma. Per avere una risposta precisa servono una modellazione e una verifica della copertura, ma ogni tecnico è in grado di verificare, ad esempio, se ci sono dei controventi nella copertura capendo se questa è protetta da un presidio sismico. Oltre al sisma, anche un forte vento o una grande nevicata possono smuovere gli elementi della copertura, sia innescando nuovi disequilibri, che andando ad attivare vulnerabilità latenti pregresse. Ogni criticità presente nella capriata non può essere trascurata, seppur lieve, per non rischiare di aggravare la situazione in caso di sollecitazioni e dare inizio a una possibile crisi nella copertura. 4.Ci sono segnali di rischio? Per capire se vi sono segnali di criticità e campanelli d’allarme che si possono manifestare in caso di anomalie nel funzionamento statico e sismico della capriata è bene iniziare con un sopralluogo. I problemi di stabilità nelle capriate possono essere individuati attraverso una serie di segnali, come infiltrazioni, assenza di controventi, congestione dei nodi, capriate non vincolate lateralmente, marcescenze, batteri, funghi, discontinuità degli elementi lignei, anomalie nei collegamenti, monaci disallineati ecc.Ogni segnale va analizzato per poter essere correttamente letto ed interpretato, tuttavia il passo più importante, che ogni tecnico può compiere in autonomia è recarsi sul campo e dare un primo sguardo alla ricerca di segnali. In caso ci siano campanelli d’allarme è importante andare a fondo per capire se ci sono criticità nella capriata e di quale natura. ¹ 5.Cosa si può fare per preservare la stabilità delle capriate? L’individuazione di possibili criticità per la stabilità delle capriate prevede un intervento tempestivo che impedisca l’evoluzione dei problemi, restituisca stabilità alla copertura e garantisca un presidio nel caso in cui si verifichino sollecitazioni che possono mettere in crisi la struttura. Spesso è sufficiente intervenire con azioni locali di consolidamento che migliorano la sicurezza generale della copertura attraverso azioni contenute. Tra le soluzioni a disposizione sul mercato troviamo RESISTECTO®, il sistema di consolidamento brevettato che si integra alla capriata esistente per stabilizzare la copertura. Il sistema è composto da flange ed elementi di connessione che redistribuiscono correttamente le forze nella capriata e ne garantiscono la stabilità e assume più configurazioni per risolvere i diversi problemi di stabilità della capriata. Può essere configurato, ad esempio, come: sistema di controventatura per dare una stabilità antisismica alla copertura, sistema di contenimento nel caso di coperture spingenti, sistema di stabilizzazione delle connessioni tra gli elementi della capriata e la muratura. RESISTECTO® è un sistema conservativo approvato dalla Soprintendenza in quanto rispetta la struttura originaria senza forare gli elementi lignei, è reversibile, ritarabile e non richiede sostituzioni o rimozioni dell’esistente. Permette di mettere in sicurezza le capriate con interventi accessibili e certificati. Ogni tecnico può contribuire alla sicurezza delle capriate Le domande viste nel corso dell’articolo vogliono essere uno spunto per ricordarci che le capriate hanno un ruolo rilevante per la sicurezza dell’edificio e quindi devono essere sempre considerate in un processo di gestione e manutenzione delle costruzioni esistenti. Basta un semplice sopralluogo per contribuire alla conservazione delle coperture, in modo da conoscere lo stato di salute delle coperture e acquisire consapevolezza sulla loro stabilità. ¹Per avere una guida nel riconoscere ed interpretare i segnali di rischio nelle capriate, è disponibile il Manuale per l’ispezione delle capriate lignee. Un breve manuale realizzato da Sicurtecto Srl dopo anni di esperienza nella valutazione e conservazione delle capriate in legno, composto da 5 fascicoli che raccolgono le informazioni tecniche ed esempi pratici per sapere come leggere correttamente i segnali. Consiglia questo comunicato ai tuoi amici
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