Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Sostenibilità ambientale, riduzione dei costi energetici e miglioramento del comfort abitativo, sono i valori alla base della “cultura edile” promossa dalla Fiera Klimahouse e condivisa pienamente da Saint-Gobain Isover. Le soluzioni in lana dell’azienda sono infatti capaci di favorire il risparmio energetico, ridurre le emissioni inquinanti e migliorare il comfort termo-acustico degli edifici. La lana di vetro è un materiale isolante naturale, ecocompatibile, sicuro in caso d’incendio, resistente ad acqua e umidità e inalterabile nel tempo. Per queste caratteristiche rappresenta in tutto il mondo la prima scelta in fatto di isolamento. “Creare soluzioni efficienti di isolamento termico e acustico, per garantire un comfort sicuro e proteggere l’ambiente, costituisce la mission di Saint-Gobain Isover” – afferma l’Ing. Andreas Quecke, Marketing Manager di Saint-Gobain Isover. “Oggi i temi di emergenza ambientale, dipendenza energetica e sostenibilità dei costi dell’energia sono di forte attualità nel nostro Paese” – aggiunge Quecke – “C’è quindi la necessità di intervenire concretamente con soluzioni che consentano di ridurre lo spreco energetico e che portino ad una sempre migliore qualità energetica degli edifici”, conclude Quecke. Casa Capriata 2008 Nel corso di Klimahouse Saint-Gobain Isover ha presentato, insieme al Politecnico di Torino, il progetto Casa Capriata 2008, un innovativo progetto dell’architetto Carlo Mollino, esempio di efficienza energetica e edilizia sostenibile. Casa Capriata riceverà la certificazione dall’Agenzia CasaClima di Bolzano (Classe A plus) e sarà inserita nel progetto europeo Multi-Comfort house di Saint Gobain Isover Italia quale primo caso italiano di edificio energeticamente efficiente. Casa Capriata è un rifugio alpino ecosostenibile in legno che, in occasione del XXIII UIA World Congress 2008, verrà intitolato alla poliedrica figura di «Carlo Mollino» architetto, docente della Facoltà di Architettura di Torino, designer, maestro di sci FISI, direttore della Costuma (commissione delle scuole e dei maestri di sci) e, nel 1951, autore del trattato “Introduzione al discesismo”. L’iniziativa, sarà uno degli OFF CONGRESS OFFICIAL EVENTS del XXIII Congresso Mondiale degli Architetti UIA Torino 2008 Trasmitting Architecture (29 giugno – 3 luglio 2008). Casa Capriata sarà realizzata presso il comprensorio di Weissmatten, Gressoney Saint Jean (AO) e riceverà la certificazione dall’Agenzia CasaClima di Bolzano (Classe A plus) e sarà inserita nel progetto europeo Multi-Comfort house di Saint Gobain Isover Italia quale primo caso italiano di edificio energeticamente efficiente. “Per Saint-Gobain Isover è molto importante essere partner del progetto Casa Capriata 2008” – afferma l’Ing. Andreas Quecke. “Infatti i concetti di edilizia sostenibile ed efficienza energetica alla base della Casa Capriata si sposano pienamente con la filosofia aziendale e con la continua ricerca di soluzioni innovative che Saint- Gobain Isover porta avanti”, conclude Quecke. “Raccogliere la sfida lanciata da Carlo Mollino a cinquant’anni di distanza” – afferma l’Arch. Guido Callegari del Politecnico di Torino, responsabile scientifico del Progetto – diventa l’occasione per riflettere sui possibili modi di fare architettura in relazione ai valori della tradizione, con particolare riferimento all’architettura alpina, ma anche per registrare l’evoluzione di alcuni materiali, come gli isolanti, avvenuta grazie a un processo di innovazione tecnologica e di ricerca, nel quale Saint-Gobain Isover ha molto investito. La collaborazione con il gruppo Saint-Gobain – Glass e Isover – assume un significato di particolare rilievo per il Progetto Casa Capriata 2008 essendo questa azienda già presente, per scelta dello stesso Mollino, nell’ambito dell’iniziativa per la X Triennale di Milano del 1954 ”, conclude Callegari. Casa Capriata per la X Triennale di Milano (1954) La StoriaCasa Capriata, progettata da Carlo Mollino in occasione della X Triennale di Milano tra il 1953 e il 1954, costituisce l’esito di un percorso progettuale e di conoscenza, sviluppato dall’architetto torinese, sulla concezione dell’architettura alpina nell’ambito di una serie di progetti elaborati nel corso del decennio precedente. Quest’opera, costruita attraverso fasi successive (1946-54), costituisce dunque il punto d’arrivo di un’esperienza ma anche l’evoluzione di un modo di intendere la casa alpina, prima come archetipo poi come semplice abitazione di montagna moderna attraverso il passaggio da una produzione artigianale ad una seriale. Il progetto originario, un’architettura aerea interamente sollevata dal suolo, è la traduzione in termini costruttivi moderni delle architetture walser dell’alta valle di Gressoney e di Valtournenche analizzate da Mollino a partire dal 1929. Elemento comune a tutti i progetti sviluppati da Mollino nel corso degli anni è l’utilizzo di nuovi materiali come il resinflex, la gommapiuma e la plastica, abbinati ad altri più tradizionali, legno, ottone, cristallo. Questi elementi fanno della Casa Capriata un manifesto della sperimentazione di materiali e tecniche costruttive ingegnose e colte, innovative e, al contempo, consapevoli di antiche tradizioni. Basata sull’idea di “una costruzione leggera in legno” la Casa Capriata utilizza un’ossatura costituita da tre capriate a catena portante gli orizzontamenti: in tal modo, le pareti laterali sono costituite dalle falde stesse del tetto interamente esteso a tutto il lato inclinato della capriata. Distribuita su tre piani, l’abitazione ha al piano primo il soggiornopranzo, la cucina, un servizio e un piccolo disimpegno per il deposito degli sci a fianco dell’ingresso; al secondo piano due camere e un bagno aggregato in modo da formare un quadrato; il terzo piano, di minuscole dimensioni, è occupato da due camere e da una serie di armadi. Purtroppo il mancato accordo economico tra gli sponsors e la Triennale non permise di realizzare il progetto che rimase una brillante esercitazione sul tema Progetto Casa Capriata 2008 Un’opera di Carlo Mollino per il XXIII UIA World Congress Trasmitting Architecture. L’iniziativa Casa Capriata 2008 avviata l’11 ottobre 2006 nell’ambito dell’esposizione Carlo Mollino Architetto (Archivio di Stato di Torino ottobre 2006 – gennaio 2007), selezionata da Alpi365 Expo Biennale delle montagne (Torino 4-7 Ottobre 2007) come progetto d’eccellenza per lo sviluppo sostenibile della montagna dell’Euroregione Alpi Mediterraneo, ha portato alla realizzazione del modello (scala 1:10) del prototipo sperimentale in legno progettato da Mollino per la X Triennale di Milano (1954). Il progetto illustrato presso lo stand Saint-Gobain Isover attraverso un’installazione con il modello ligneo della Casa Capriata scala 1:10, il modello dell’involucro edilizio scala 1:1 e un video che illustra le diverse fasi del percorso progettuale è stato presentato al pubblico da Saint-Gobain Isover e Politecnico di Torino, Venerdì 18 gennaio 2008 nel KlimaHouse Forum e introdotto dal responsabile tecnico di Agenzia CasaClima, dott. Ulrich Klammsteiner, Sabato 19 gennaio 2008 nell’ambito del 3° Convegno Internazionale “Casa Clima. Costruire il futuro” nel corso della Sessione “Certificazione e mondo CasaClima” (Hotel Four Points Sheraton Bolzano). L’edificio sarà certificato dall’Agenzia CasaClima di Bolzano (Classe A plus) e inserito nel progetto europeo Multi-Comfort House di Saint Gobain Isover Italia, nell’ambito del quale, accanto ad altre due esperienze di edifici energeticamente efficienti realizzati in Svezia e Austria, Casa Capriata 2008 figurerà come primo caso studio italiano. Casa Capriata 2008 riproporrà il carattere sperimentale del progetto originario che, nell’ambito del Concorso Vetroflex Domus (1951), e della X Triennale di Milano (1954), prevedeva già l’utilizzo della lana di vetro come isolante. Carlo Mollino già nel 1954 contattò per la fornitura dei materiali Saint-Gobain Isover (allora Balzaretti- Modigliani) e altre aziende del settore in occasione della X Triennale di Milano. Finalmente oggi quel progetto sta diventando realtà e Saint-Gobain Isover è lieta di mettere a disposizione le sue soluzioni in lana di vetro. La lana di vetro è infatti il materiale più usato per l’isolamento termo-acustico degli edifici, consente un ottimo isolamento sia in estate che in inverno riducendo al minimo il dispendio di energia necessaria a riscaldamento e condizionamento e dunque le emissioni di CO2 nell’atmosfera. Nella Casa Capriata sarà utilizzato un feltro in lana di vetro di Saint-Gobain Isover da 200 mm. di spessore e un valore di ?D = 0,035 W/mK, estremamente prestazionale. Scheda progetto “Casa Capriata 2008” Tipologia progetto: -Costruzione di un rifugio alpino ecosostenibile in legno presso il comprensorio di Weissmatten, Gressoney Saint Jean (AO). Area progettuale: Sostenibilità Area geografica: Regione autonoma Valle d’Aosta, Comune di Gressoney Saint Jean, comprensorio sciistico di Weissmatten quota 2020 mt s.l.m. Soggetto promotore: Politecnico di Torino – Dipartimento di Progettazione Architettonica e di Disegno industriale (DIPRADI) e Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Torino (OAT). Partner • Politecnico di Torino (DIPRADI e DISTR) • Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Torino • Federazione degli Ordini del Piemonte e della Valle d’Aosta • Regione autonoma Valle d’Aosta • Comune di Gressoney Saint Jean (AO) • Saint-Gobain Isover Italia • Agenzia Casaclima • Denaldi Legnami • Artigo Rubber Flooring • Triennale di Milano Gruppo di lavoro/team project: – Politecnico di Torino – Dipartimento di Progettazione Architettonica e di Disegno Industriale • Guido Callegari (Responsabile scientifico) Liliana Bazzanella, Alessandro Mazzotta, Elena Tamagno con la collaborazione di Massimo Ronco Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica Mario Sassone • Edoardo Baglione, Dipartimento di Progettazione Architettonica e di Disegno Industriale: realizzazione modello ligneo Casa Capriata – OAT Ordine Architetti di Torino: • Riccardo Bedrone Agenzia Casa Clima: Ulrich Klammsteiner, Daniela Demartini Denaldi Legnami: Paolo Scoglio Saint-Gobain Isover: Andreas Quecke, Gianluca Cavalloni, Karl Zlabinge Consiglia questo comunicato ai tuoi amici