Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Le soluzioni in ghisa sferoidale di Link Industries per la produzione di chiusini e griglie, affidabili e conformi alle norme di riferimento La ghisa sferoidale utilizzata nella produzione di chiusini e griglie consente un buon rapporto tra peso, portata e stabilità che, unita alle note caratteristiche di elasticità, permette la realizzazione di sistemi di chiusura performanti. Ne sa qualcosa LINK INDUSTRIES, azienda che produce e commercializza materiali per l’edilizia tra cui prodotti per il coronamento stradale in ghisa sferoidale. La vasta gamma di soluzioni proposte si caratterizza per alta qualità e affidabilità, grazie alla lunga esperienza dell’azienda, all’attenzione costante per le materie prime e al controllo dei processi produttivi. Inoltre i prodotti per il drenaggio in ghisa di Link Industries rispondono alle normative di riferimento e, ad ulteriore conferma della qualità dei prodotti, l’azienda ha ottenuto, tramite un Ente Terzo di sorveglianza, la conformità alla recentissima normativa EN124-1 e EN124-2 grazie anche ad un controllo di fabbricazione dei prodotti da parte di un sistema di garanzia di produzione (ISO 9001). Caratteristiche della ghisa La ghisa è una lega composta principalmente da ferro e carbonio, con tenore di carbonio relativamente alto che durante la solidificazione si separa dalla massa metallica e rimane come grafite uniformemente dispersa. A seconda della presenza di altri elementi, della loro quantità e della struttura metallografica che ne risulta, le caratteristiche fisiche-meccaniche della ghisa possono variare notevolmente. La carica metallica della ghisa è normalmente composta da ghisa in pani di prima fusione, ritorni di fonderia come canali e attacchi di colata, scarti di produzione, rottami di ghisa e ferro-leghe, da aggiungere come correttivo di analisi. Grazie a queste caratteristiche la ghisa viene ampiamente utilizzata nella produzione di chiusini e griglie stradali in zone di circolazione pedonale o veicolare. Esistono 3 principali tipologie di ghisa: Ghisa bianca – Ghisa grigia – Ghisa sferoidale Viene definita Ghisa bianca una particolare varietà di ghisa che non contiene carbonio grafitico, ma esclusivamente cementite, tale da presentarsi argentea alla frattura, con una altissima durezza, ma estremamente fragile. La Ghisa grigia è detta anche lamellare in quanto il carbonio si presenta nella composizione sotto forma di lamelle. E’ una lega dalle buone caratteristiche di resistenza alla rottura, indeformabilità, elevata capacità di assorbimento delle vibrazioni ed una notevole resistenza all’usura e alla corrosione. La Gisa duttile (o ghisa a grafite sferoidale o ghisa nodulare) è comunamente nominata sferoidale. Nella sua composizione la grafite, anziché sotto forma di lamelle, si presenta come sferoidi, anche detti noduli. Questa struttura conferisce oltre alle caratteristiche tipiche della ghisa lamellare, ulteriori doti meccaniche, quali la resistenza alla trazione e agli urti, un buon allungamento, un elevato limite elastico ed un minor peso. La normativa di riferimento Le norme di riferimento, EN 124-1 e EN 124-2, approvate dal Comitato Europeo di Normazione (CEN), hanno assunto lo status di Norme nazionali da Marzo 2017. Tali Normative non sono armonizzate e quindi, ad oggi, non si deve applicare sui prodotti il marchio CE, né tanto meno necessario, fornire le DOP (Declaration Of Performance). Le EN 124-1:2015 e EN 124-2:2015 (UNI EN 124-1 e UNI EN124-2 in Italia) si applicano a chiusini, griglie e caditoie in ghisa grigia e sferoidale, combinati o meno con malta cementizia, prescrivendo livelli prestazionali minimi aggiuntivi rispetto alla precedente EN124:1994. Tali disposizioni, richiedono inoltre, maggiore attenzione su controlli di produzione in fabbrica (FPC) oltre ad un incremento del numero delle “Prove di Tipo” per modello, ed un maggior numero delle tipologie di test, quali: Prova per la resistenza allo scivolamento; Prova di inclinazione; Prova per il fissaggio del coperchio/griglia al telaio; Sicurezza a prova di bambino. La norma EN124-1, definisce i requisiti, l’impiego e la marcatura dei dispositivi per coronamento e chiusura e nell’allegato F (informativa), le raccomandazioni per l’istallazione. A supporto dei progettisti ed operatori, Link Industries, ha realizzato il Manuale tecnico e principali linee guida per l’installazione di dispositivi per coronamento e di chiusura per zone di circolazione utilizzate da pedoni e veicoli, utile documento che fornisce indicazioni circa la movimentazione dei pallet, degli stessi articoli e dell’appropriata classe dei dispositivi di coronamento e di chiusura da utilizzare. Tale utilizzo, varia a seconda del luogo di impiego (Classe A 15; Classe B 125; Classe C 250; Classe D 400; E 600; Classe F 900), ma anche sulla preparazione della superficie e del letto di posa nonché sull’apertura e chiusura dei coronamenti stradali, così come per il loro smaltimento. Consiglia questo comunicato ai tuoi amici