Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Dispositivi di coronamento e chiusura di pozzetti e vasche di raccolta acque meteoriche, reflue o d’irrigazione sono presidi fondamentali per il contenimento dei flussi delle acque negli ambienti urbani Le acque meteoriche o la neve disciolta si infiltrano nel terreno e vengono assorbite, in ambienti extraurbani, normalmente dalle piante o dalla vegetazione e ritornano all’atmosfera mediante la traspirazione o l’evaporazione superficiale, oppure ruscellano sulla superfice del terreno. L’acqua, nel processo chiamato “ricarica della falda”, percola nel terreno fino a raggiungere una falda che confluirà in un corpo recettore (fiume, lago o mare) in un moto continuo che, nelle condizioni ottimali, mantiene stabile la portata dei corsi d’acqua e preserva il livello delle falde da cui viene attinta l’acqua per i più svariati usi. Quando un terreno viene destinato allo sviluppo urbano modifica completamente il proprio assetto idrogeologico, aumentando il run off e diminuendo i fenomeni di evaporazione e infiltrazione. Infatti, a differenza degli ambienti naturali in cui le acque meteoriche sono dilavate e filtrate lentamente e naturalmente depurate, negli ambienti urbani, caratterizzati dalla cementificazione, le superfici sono per lo più impermeabilizzate. La diretta conseguenza è di un dilavamento rapido verso i corpi recettori o sistemi di fognature, ai quali giungono acque cariche di sedimenti e materiale variamente inquinante. Tali acque di runoff stradale, se non gestite correttamente, possono causare danni all’ambiente, perché responsabili del dilavamento di particolati e metalli pesanti depositati sull’asfalto. Dispositivi di coronamento e chiusura di pozzetti e vasche di raccolta acque meteoriche, reflue o d’irrigazione diventano presidi fondamentali per il contenimento dei flussi di portata e del materiale inquinante verso i corpi recettori. Link Industries propone alla propria clientela: chiusini copri-cisterna – Copri-cisterna in acciaio S235JR (UNI EN 10025-1:2005 +UNI EN 10025-2:2005) zincato a caldo UNI EN ISO 1461:2009 + UNI EN ISO 14713-2:2010 con coperchio rinforzato e telaio a ‘T’ in lamiera bugnata mandorlata, altezza 35 mm. La zincatura a caldo assicura grande resistenza a urti e agenti atmosferici. Sono indicati per il coronamento e la chiusura di serbatoi interrati e cisterne. Sono adatti al calpestio e al passaggio pedonale. chiusini a scomparsa – Chiusini a scomparsa in acciaio S235JR (UNI EN 10025-1:2005 + UNI EN 10025-2:2005) zincati a caldo UNI EN ISO 1461:2009 + UNI EN ISO 14713-2:2010 con coperchio rinforzato in lamiera bugnata mandorlata, telaio pre-zincato a ‘L’, spessore 15/10 e altezza 47 mm. Consigliati per nascondere un pozzetto e farlo sparire direttamente dal pavimento. Utilizzati in giardini, marciapiedi e camminamenti. La norma tecnica UNI EN ISO 1461:2009 definisce i requisiti del processo di zincatura a caldo e contiene tutte le prescrizioni necessarie a definire le caratteristiche del rivestimento, i metodi di controllo, i criteri di accettabilità ed alcuni suggerimenti per la progettazione di strutture da sottoporre al trattamento di zincatura. La norma tecnica UNI EN ISO 14713-2:2010 delinea le raccomandazioni per la protezione a corrosione di strutture di acciaio e di materiali ferrosi ottenute mediante rivestimenti di zincatura per immersione a caldo. Considerando l’attuale urbanizzazione appare evidente la necessità di un’efficace azione di controllo e gestione del deflusso delle acque nelle aree urbanizzate per proteggere non solo la qualità delle acque ma contenere i fenomeni erosivi del terreno ed i danni alla fauna, anche attraverso l’impiego appropriato dei dispositivi di coronamento e chiusura di pozzetti e vasche di raccolta acque. Non esitate a contattare il nostro ufficio tecnico per ulteriori informazioni. Consiglia questo comunicato ai tuoi amici