La superficie lato strada, inclinata di circa 45°, elimina lo spigolo vivo superiore.
Ciò consente di agire, in termini di SICUREZZA, su due fronti:
1. PREVENZIONE DELLE CADUTE (a seguito, ad esempio, dell’urto di pedaline e pedivelle contro il cordolo, in curva o per un improvviso sbandamento del mezzo verso il bordo della strada);
2. ATTENUAZIONE DEI DANNI (ai ciclisti e ai motociclisti in caso di urto del corpo contro il cordolo a seguito di cadute accidentali o di incidenti stradali).
Traforo del Monte Bianco
Il prototipo di questa innovativa serie di cordoli è nato per soddisfare le particolari esigenze dei progettisti del rifacimento del tunnel del Monte Bianco (chiuso qualche anno fa, per molti mesi, a causa di un furioso incendio che lo aveva devastato), oggi tra i più moderni in Europa.
Il manufatto deve sopportare un traffico molto pesante e intenso (si pensi che prima della chiusura del tunnel transitavano dal Bianco circa 5.500 veicoli al giorno); pertanto i progettisti hanno richiesto un cordolo che facesse corpo unico con il marciapiede tramite apposita armatura di collegamento (disponibile solo su richiesta), elevate doti di impermeabilità, resistenza e durabilità.
Il successo di questo intervento ha portato Senini a progettare e proporre sul mercato una linea completa di elementi, i SICUR BIKE®, particolarmente adatti per interventi “speciali” come:
• marciapiedi per gallerie, ponti e parcheggi sopraelevati;
• strade a traffico intenso e pesante;
• delimitazioni di aree di manovra;
• marciapiedi in zone aggressive (marittime, portuali, impianti petrolchimici e industrie in genere);
• bordo di strade con frequente uso di sali disgelanti (zone alpine).
Particolarità non trascurabile è la capacità di assorbire senza danni, rispetto alle forme tradizionali, l’impatto dei pneumatici in caso di urto accidentale.
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