Manovra, quante critiche dalle associazioni: dall’edilizia all’ambiente, il fronte dei contrari 15/11/2024
Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Realizzare un nuovo tetto o ristrutturare quello esistente: materiali, tecnologie e detrazioni fiscali 18/11/2024
Villa Noal è un’architettura efficiente realizzata secondo i principi della sostenibilità, che non consuma, o meglio consuma pochissimo, sfruttando l’energia autoprodotta mediante sistemi di energia rinnovabile. Nello specifico l’energia della villa è prodotta da un importante impianto fotovoltaico dotato di batterie di accumulo che permette un mantenimento in regime di autoconsumo. Il progetto di Villa Noal L’edificio è frutto delle scelte sinergiche attuate da committente, costruttore e progettista e ha richiesto la collaborazione anche di esperti e consulenti esterni, come termotecnici e professionisti nella progettazione, che hanno permesso di dare forma a un contenitore di ambienti confortevoli, focalizzato sull’utilizzo di risorse naturali e sulla riduzione della dipendenza da fonti energetiche non rinnovabili.Alcuni accorgimenti per la riduzione dei consumi hanno riguardato l’orientamento, la posizione degli affacci e gli ombreggiamenti, progettati in modo da sfruttare al massimo l’esposizione solare per massimizzare l’apporto di calore e luce durante l’inverno e minimizzarlo durante i mesi estivi Il progetto, che in origine prevedeva la ristrutturazione e che poi si è trasformato in una demolizione e ricostruzione, è stato affidato all’architetto Andrea Benedetti, molto attendo alle tematiche ambientali e all’utilizzo di soluzioni innovative. La scelta di utilizzare ECLISSE 40 All’interno della villa si è scelto di installare soluzioni ECLISSE 40, posate con estrema precisione dall’impresa di costruzioni Burni per un risultato finale impeccabile. “La corretta esecuzione dell’installazione è stata essenziale per il successo del progetto e non può essere considerata un requisito alla portata di tutti. Al contrario, quando manca, rappresenta un problema che influisce anche sulla gestione del cantiere” ha dichiarato l’architetto Benedetti.Nel complesso sono state posizionate due porte in zona giorno, una per raggiungere il disimpegno notte, in cui sono presenti tre camere da letto, un bagno e un ripostiglio, e l’altra per l’accesso al bagno giorno degli ospiti. Fondamentalmente sono stati selezionati due colori, mentre il vero colore acceso è stato riservato agli ambienti bagno, ognuno dei quali ha una tonalità differente. Anche la tinteggiatura interna è stata eseguita con una tecnica particolare utilizzando l’aerografo per ottenere una superficie vellutata.“ECLISSE 40 rappresenta un dettaglio minimal, ma allo stesso tempo di forte impatto e di valore. Questo elemento si trasforma in un autentico oggetto di design, incastonato nella parete, un portale che invita a scoprire cosa si trova al di là di ciò che solitamente chiamiamo semplicemente una porta. In questo caso, diventa sicuramente qualcosa in più” ha concluso l’architetto. Consiglia questo comunicato ai tuoi amici