Edilteco per il recupero di Cascina Ronchetto

EDILTECO

Varcando il maestoso cancello in ferro di Cascina Ronchetto, a soli 4 chilometri da Cremona, si ha la netta sensazione di entrare in un mondo lontano e ci si aspetta da un momento all’altro di risentire quei suoni e rivedere quei volti tanto cari ad Ermanno Olmi e al suo “Albero degli Zoccoli”.
Basta guardare con più attenzione e ci si renderà subito conto di quanto il superbo restauro abbia consentito di rendere omaggio ad una tradizione, quella agricola, tanto radicata nella pianura cremonese, limando quanto di triste e malinconico possa ricondurci alla faticosa vita dei campi.
Proprio così perché, l’arch. Sanzeni, ha voluto ridare splendore a una splendida Cascina Lombarda arricchendola di scelte costruttive e architettoniche in grado di renderla una struttura residenziale di altissimo livello.
“Cascina Ronchetto – ci ha spiegato il progettista cremonese – è uno splendido esempio di Cascina Lombarda a corte chiusa e senz’altro una fra le più belle e significative Cascine del Cremonese. Si erge maestosa e imponente con i suoi porticati sorretti da splendidi archi a sesto acuto; con le grandiose stalle in cui troneggiano colonne di granito che sorreggono volte perfettamente conservate; con la sua monumentale casa padronale circondata da esclusivo chiostro e annesso parco; con la sua vastissima corte chiusa centrale.
Ho voluto realizzare un recupero che consentisse alla cascina di rimanere completamente fedele ai suoi tratti costruttivi originali, andando a cambiare la destinazione d’uso senza snaturarne l’assetto, nel rispetto assoluto delle sue peculiarità costruttive”.
Nell’elegante e maestoso complesso sorgono ora unità abitative di diversa metratura, ma tutte ugualmente esclusive per livelli di finitura e per dettagli che si armonizzano nel contesto e fruiscono di ambienti comuni assolutamente unici quali il parco, il chiostro, il grandioso giardino della corte centrale. Esse hanno il pregio di essere case singole a cui il contesto conferisce tranquillità e sicurezza, case nuove dal sapore antico, case per chi ama la distinzione e l’esclusività.
“Quando vidi per la prima volta Cascina Ronchetto – ha proseguito l’arch. Sanzeni -, mi trovai di fronte ad uno splendido esempio di ‘cascina a corte chiusa cremonese’ completamente dismesso. La grandiosa corte interna quadrata era contornata sui quattro lati da edifici significativi, quali sul lato sud una splendida casa padronale che risulta inserita e contemporaneamente defilata rispetto all’intero contesto, tanto da conservare sul retro un chiostro dal quale è inoltre possibile accedere ad un confinante parco riservato piantumato. Sul dirimpettaio lato nord sorgeva una stalla ingentilita da pilastrini in granito che sostengono il soffitto costituito da solidi voltini in mattoni a vista. La struttura portante sostiene inoltre un grandioso fienile coperto da imponenti porticati resi più leggeri ed aerei da archi a sesto acuto e capriate in legno. I rimanenti lati est e ovest erano occupati oltre che da barchessali, che riprendono la copertura già utilizzata sul fienile, da modeste casette un tempo adibite dai salariati che lavoravano alle dipendenze”.

Il progetto di recupero
Considerata la vastità e la caratteristica del complesso, il suo facile raggiungimento data la vicinanza all’uscita del casello autostradale di Cremona e alla città stessa, e la sua totale immersione nel verde della campagna cremonese, l’architetto Sanzeni ha ritenuto opportuno mantenere pressoché inalterata la sua peculiarità strutturale in un recupero che valorizzi l’esistente e lo combini sinergicamente con l’utilizzo funzionale degli spazi.
Il progetto ha previsto pertanto cinque unità minime di intervento, e più precisamente:
– Unità di intervento A: la casa padronale è stata trasformata in edificio con appartamenti residenziali mentre il chiostro ed il parco quali accessori alla residenza;
– Unità di intervento B: ha visto la trasformazione delle case coloniche in abitazioni civili, previa demolizione dei corpi esistenti;
– Unità di intervento C: con la ristrutturazione/demolizione dei portichetti, mantendo la tipologia attuale del barchessale, destinandolo ad autorimesse coperte, dotate di corsello centrale, con nuova costruzione;
– Unità di intervento D: ha visto i recupero della stalla e del fienile in lato nord con nuova destinazione direzionale (uffici al Piano Terra – ex stalla) e Residenziale (al Piano Primo);
– Unità di intervento E: con il recupero delle abitazioni dei contadini tramite ristrutturazione e/o demolizione con ricostruzione fedele dell’esistente, e delle stalle da destinare ad uffici con opere di risanamento.

Il recupero delle murature deteriorate
Le murature originarie al piano terra dell’intera cascina, soprattutto quelle “ex stalla”, erano soggette a notevole umidità residua con valori che raggiungevano anche il 90% con presenza di efflorescenze saline. L’esigenza primaria era, quindi, quella di riportare ad un equilibrio idrometrico le murature con un intervento di termo-deumidificazione esterne e di deumidificazione interna al fine di non avere antiestetici sfarinamenti e ristabilire una corretta salubrità degli ambienti.
Grande attenzione, come è facile immaginare, è stata posta alla scelta dei materiali da utilizzare nel recupero delle murature e in generale di tutta la cascina.
Infatti, ove non è stato possibile riutilizzare il materiale presente è stato scelto di ricercare materiali dell’epoca (come nel caso dei coppi di copertura del chiostro) oppure ricostruire gli elementi mancanti o deteriorati studiando e ricopiando esattamente quelli esistenti (come nel caso delle travi in legno massiccio).
“In un recupero a 360° come in questo caso – ha voluto precisare l’architetto Sanzeni -, che prevede il cambio di destinazione d’uso degli edifici recuperati diventano di fondamentale importanza l’isolamento termico e le operazioni di risanamento e deumidificazione delle murature.
Dopo varie ricerche e studi ho scelto di utilizzare, per le murature ammalorate, le soluzioni che mi sono state presentate dai tecnici di Edilteco Group”.
Nelle pareti interne, dopo aver provveduto alla rimozione degli intonaci, dei residui di intonaci, di rinzaffi, di stuccature in gesso e/o calce e quanto di ammalorato presente sulla superficie delle murature è stata realizzata un’accurata pulizia meccanica delle pareti, al fine di eliminare ogni traccia di sporco, materiale incoerente, polveri e comunque tutto ciò che possa pregiudicare l’aggrappo degli intonaci e dei rinzaffi che saranno successivamente posati.
Terminata questa fase si è proceduto con il riempimento dei vuoti e delle cordonature con malta da muratura BAUMIT MA20 miscelata con l’additivo Edilteco DRYMUR in betoniera da 200 lt (5 sacchi da 40 kg + 1 flacone da 1 kg).
Si è poi provveduto all’applicazione sino al primo solaio di un trattamento ad impregnazione per l’inibizione delle efflorescenze saline grazie alla posa di due mani consecutive incrociate, a spruzzo, di TECOSEL di Edilteco.
Il successivo rinzaffo è stato eseguito a macchina con Edilteco DRYMIX SPRITZ in spessore dal filo esterno dei mattoni di ca. mm 5,0 a copertura totale ed eseguito sulle zone precedentemente trattate con TECOSEL.
A questo punto si è proceduto con l’applicazione a macchina, dell’intonaco premiscelato termo-deumidificante Edilteco ISOLSAN aspessore minimo di cm 6.
La rasatura è stata applicata a macchina utilizzando ISOLTECO RASATURA MONOCAP, nello spessore variabile dai 3 ai 5 mm con interposizione di rete porta-intonaco con apprettatura antialcali.
La finitura secca scelta per la fase successiva è stato DRYMIX FEIN Gr. Mm 1 sempre di Edilteco. A questo punto è stato applicato un tinteggio finale altamente traspirante.
“Il risultato finale – di importanza rilevante considerando che la cascina supera i 5.000 mq – mi ha confermato la validità dei prodotti Edilteco e mi ha certamente convinto nel riutilizzo di questi materiali nei miei futuri lavori. La completezza della gamma, l’esperienza e la professionalità consentono ad Edilteco Group di porsi come importante interlocutore nei casi di murature con problemi di umidità e di murature con problemi di isolamento andando a risolvere i problemi con tempestività e precisione ”.

Consiglia questo comunicato ai tuoi amici



Altri articoli riguardanti l'azienda

Altri prodotti dell'azienda

ECAP RANGE

EDILTECO

ECAP RANGE

Pitture per la preparazione e la finitura del cappotto
MALTA MIXXOL

EDILTECO

MALTA MIXXOL

Malta leggera pronta all’uso a base di aggregati naturali e riciclati per l’isolamento termico e acustico per solai.

EDILTECO

PROTHERM LIGHT

Intonaco premiscelato leggero termoisolante per la protezione al fuoco (REI) delle strutture in muratura, cemento armato, calcestruzzo e metalliche.

Approfondimenti

Progetti

Marina del Gargano

E’ il 23 aprile 1256. Manfredi di Hohenstaufen, figlio dell’imperatore Federico II, posa la prima pietra ...

Focus prodotti