Partendo da queste premesse, Ensinger ha messo a punto obiettivi diversificati, il cui raggiungimento è previsto nel breve e lungo termine, che hanno ricevuto la convalida formale da parte dell’SBTi, la realtà internazionale istituita da WWF, CDP, World Resources Institute (WRI) e UN Global Compact, che incoraggia le aziende a fissare target di riduzione dei gas serra al fine di limitare l’aumento della temperatura media globale.
La grande soddisfazione per la conferma da parte dell’SBTi è testimoniata anche dalle parole di Klaus Ensinger, Sustainability Manager di Ensinger: “è essenziale che i nostri programmi e gli impegni relativi siano convalidati scientificamente e riconosciuti da un’istituzione internazionale e, tale riconoscimento, contribuisce a rendere le nostre iniziative ambientali ancora più centrali e imprescindibili.”
Obiettivi di breve termine
Il primo impegno, da concretizzare entro il 2031, riguarda la riduzione del 45% delle emissioni assolute di gas serra di ambito 1 e 2 (ovvero quelle derivanti sia dalla combustione nei propri siti produttivi, che dall’utilizzo di elettricità, calore o vapore forniti da altre società) rispetto ai livelli del 2022.
Inoltre, l’azienda estende il desiderio di diminuire della stessa percentuale, ed entro la stessa data, anche le emissioni di gas serra di ambito 3, frutto cioè dell’acquisto di beni e servizi, delle attività legate ai combustibili e all’energia, del trasporto, della distribuzione, dei viaggi di lavoro e del pendolarismo dei dipendenti.
Obiettivi di lungo termine
Su una fascia di periodo più ampia, Ensinger ha stabilito invece di raggiungere lo standard scientifico net-zero entro il 2046, ovvero abbassare il più possibile (stima oltre il 90%) le emissioni di gas serra in ambito 1, 2 e 3, così da rispettare le più recenti indicazioni in ambito climatico, e neutralizzare le emissioni residue attraverso la rimozione e lo stoccaggio permanente del carbonio, in modo da controbilanciare quel 10% di emissioni residue che non possono essere eliminate.
Infine, l’azienda punta a limitare del 90% le emissioni assolute di gas serra di ambito 1 e 2 entro l’anno 2041.
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