Bonus ristrutturazioni confermato nel 2025: cosa cambia tra prima e seconda casa, scadenze e lavori ammessi 01/11/2024
Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
L’Hotel Giardino Marling è un’opera di nuova costruzione, situata a Marlengo, che comprende una SKY SPA situato al terzo piano, una nuova piscina riscaldata posta in terrazza e un’area benessere complessivamente di 1.700 metri quadrati. All’intervento ha partecipato l’azienda Fassa Bortolo fornendo una speciale lastra di gesso additivato facile e sicura da installare. L’intervento di nuova costruzione che ha interessato l’Hotel Giardino Marling, situato a Marlengo, rappresenta una vera sfida per l’edilizia del futuro in quanto è stato concepito con logiche del cantiere a secco, a tutela della salvaguardia dell’ambiente, con un interessante abbattimento dei costi e dei tempi di realizzazione. L’edificio oggi comprende una SKY SPA al terzo piano con una nuova piscina riscaldata posta in terrazza e un’area benessere complessivamente di 1.700 m2. Data la particolare posizione geografica, situata nel cuore delle Alpi, in una posizione in cui domina la valle, esattamente a Marlengo vicino Merano (BZ), l’hotel è stato concepito rispettando un design lineare, con un arredamento moderno e pregiato, privilegiando materiali rustici e tanta luce naturale. L’intervenuto ha previsto un approccio interoperativo volto a considerare l’intero ciclo di vita dell’opera architettonica, optando per un assemblaggio che utilizza logiche del cantiere a secco. Questa scelta infatti consente di concepire gli elementi costruttivi in funzione della loro facile sostituzione in caso di necessità, aggiornati nella finitura e nelle prestazioni in funzione dei piani di manutenzione e richieste normative di nuova efficienza. Sono state fornite soluzioni prestazionali dedicate all’edilizia alberghiera che hanno visto da protagonista una speciale lastra di gesso additivato con farina di legno a granulometria differenziata e rivestita con carta ultra bianca. L’intervento di Fassa Bortolo La speciale lastra utilizzata per il progetto dell’Hotel Girdino è la lastra GYPSOTECH® GypsoLIGNUM, progettata per unire varie peculiarità. E’ infatti classificata come DEFH1IR (EN 520), avendo densità superiore a 1000 kg/m3, nucleo con coesione migliorata nei confronti dell’incendio, resistenza all’impatto superficiale, ridotta capacità di assorbimento dell’acqua, e resistenza meccanica migliorata. Dato che l’unità progettuale base dell’albergo è la camera per gli ospiti – destinata a rispondere a requisiti ormai indiscutibili in termini di isolamento acustico, attrezzabilità impiantistica e prevenzione incendi – le pareti divisorie tra camere sono costituite da doppia orditura metallica e n° 5 lastre di cartongesso. Come strato a vista è stata collocata, ambo i lati, la lastra speciale di gesso additivato con farina di legno a granulometria differenziata e rivestita con carta ultra bianca (tipo DEFH1IR secondo EN 520) da 12,5 mm di spessore. Come strato non a vista sono state posate delle lastre standard (tipo A secondo EN 520) da 12,5 mm di spessore. La struttura è costituita da doppia orditura metallica in profili di lamiera zincata da 0,6 mm di spessore, nelle cui intercapedini è stato inserito un doppio strato di materiale isolante minerale a bassa densità. Tra le due orditure è stata inserita un’ulteriore lastra standard fissata su una sola orditura, con un potere fonoisolante Rw di 65 dB. Le pareti divisorie camera/corridoio, contraddistinte da specifiche prescrizioni di prevenzione incendi, prevedono l’inserimento sul lato corridoio della lastra GYPSOTECH® FOCUS ZERO TIPO DFI rivestita da una particolare carta esterna con basso potere calorifico, raggiungendo Euroclasse A1 per reazione al fuoco. Tale lastra, essendo classificata tipo DFI secondo EN 520, è caratterizzata da una elevata densità, da un’alta resistenza all’impatto superficiale e nucleo con coesione migliorata nei confronti dell’incendio. In questo modo risponde alle specifiche esigenze funzionali, essendo il corridoio un’area di transito soggetta ad urti ed elevate spinte. Questa parete divisoria ha un potere fonoisolante Rw di 65 dB. Consiglia questo comunicato ai tuoi amici