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La galleria di Corso Garibaldi 99 a Milano, situata sopra ai locali deposito utilizzati dalle attività commerciali, presentava problemi di infiltrazioni di acqua che avevano reso i locali sottostanti inutilizzabili. Con Triflex, l’impermeabilizzazione è stata effettuata senza mai interrompere le attività commerciali. Il complesso della Galleria commerciale di Corso Garibaldi è costituito da un edificio che si sviluppa su vari piani fuori terra e da due piani interrati. Al piano terra sono presenti aree porticate a doppia altezza ed aree destinate ad attività commerciali oltre all’ingresso di una discoteca. Al piano terra, la pavimentazione del porticato è lapidea ed anche i pilastri solati sono rivestiti in lastre di pietra. Dopo i saggi eseguiti a campione per meglio valutare l’entità del problema di infiltrazioni, si è potuto appurare che la stratigrafia della pavimentazione non presentava alcuno strato impermeabile: la successione degli strati dall’alto verso il basso era elementare, ovvero si aveva la finitura in pietra, il sottofondo cementizio e quindi si trovava immediatamente la cappa in calcestruzzo del solaio. Inevitabilmente, una tale stratigrafia, avrebbe condotto nel tempo a problemi importanti di infiltrazioni di acqua nei locali deposito sottostanti. Si è così deciso di provvedere alla realizzazione di uno strato impermeabile mediante le delle soluzioni Triflex. La galleria di Corso Garibaldi 99 oggetto dell’intervento La scelta della soluzione impermeabilizzante L’esiguità degli spessori a disposizione, le difficoltà di lavorazione sui raccordi con gli elementi architettonici e la necessità di operare rapidamente, recando il minore disagio possibile alle attività commerciali, non rendevano possibile un intervento mediante i tradizionali materiali impermeabilizzanti. Si è quindi scelto di utilizzare un sistema impermeabile in resina liquida, che possedesse, oltre alle caratteristiche di tenuta all’acqua, anche requisiti di resistenza meccanica, resistenza al calore, all’alcali ed all’idrolisi. Inoltre il sistema doveva possedere caratteristiche tali da contrarre i tempi di posa e garantire facilità di lavorazione e rapido asciugamento in modo da consentire un rapido e successivo riposizionamento della nuova finitura lapidea. Infine, data la conformazione architettonica e l’assenza delle quote verticali, si è dovuto individuare un materiale impermeabilizzante che potesse essere utilizzato in aderenza alla base delle vetrine in metallo o vetro. L’intervento con i materiali Triflex Senza dover smontare le vetrine, le porte e i rivestimenti della piazza confinante non di proprietà della committenza, con il sostegno tecnico del progettista e il knowhow di Triflex, si è definito dettaglio per dettaglio come garantire una impermeabilizzazione perfetta non solo sulla superficie orizzontale, ma anche sul verticale. L’impermeabilizzazione è stata applicata in aderenza sul telaio portante in acciaio delle vetrine con una garanzia di tenuta grazie al Triflex Metal Primer e Triflex ProDetail. In alcuni punti, a causa della conformazione architettonica e all’assenza di quote verticali, è stato utilizzato in aderenza al vetro il sistema Triflex Glas Primer, unitamente a Triflex ProDetail per gestire i giunti alla base delle vetrine. Dettagli impermeabilizzazione vetrina: giunti di fessurazione caldana Sui restanti risvolti in pietra, marmo e calcestruzzo, si è operato con il sistema Triflex Cryl Primer 276 ottenendo l’aderenza garantita anche dalle prove di allagamento effettuate prima dell’incollaggio del rivestimento. Prove di allagamento La possibilità di gestire l’impermeabilizzazione con dei tempi di asciugatura rapidi ha permesso l’esecuzione contemporanea delle lavorazioni d’impermeabilizzazione con quelle dei marmisti. Fasi di lavoro contemporanee: applicazione primer e rivestimento Rispetto ad un lavoro analogo effettuato con sistemi tradizionali, i marmisti non hanno dovuto prestare particolare attenzione all’impermeabilizzazione realizzata con lo strato d’usura, hanno potuto infatti transitare con il trans pallet carico di lastre di serizzo senza causare alcun danno. Il sistema Triflex ProDetail utilizzato nei risvolti verticali ha permesso l’incollaggio della zoccolatura e la colorazione a vista permettendo un effetto estetico gradevole. Dettagli tecnici dell’impermeabilizzazione I risvolti positivi e collegamenti di estremità sono stati realizzati con Triflex ProDetail, proseguendo l’applicazione sull’orizzontale per almeno 5 cm, sormontata e sigillata dal sistema impermeabilizzante utilizzato per la sezione corrente. All’interno della pavimentazione erano presenti dei giunti che, durante il lavoro di impermeabilizzazione, sono stati adeguatamente trattati e rispettati. In tali posizioni il massetto di sottofondo è stato interrotto e sui lati del giunto è stata applicato una banda di supporto incollata con apposito stucco tipo Triflex Cryl. Quindi sono stati eseguiti i cicli di stesura come per i risvolti positivi. All’interno della cavità è stato inserito un cordone in PE e la cavità intasata con colata di resina tipo Triflex FlexFiller. Oltre ai giunti dell’edificio è stato necessario provvedere a dei giunti di desolidarizzazione da posizionare ogni 8 metri di lunghezza dei corridoi. I giunti di desolidarizzazione sono stati realizzati mediante l’inserimento di una striscia di larghezza 15 cm di resina Triflex ProDetail sotto lo strato corrente dell’impermeabilizzazione. La stesura, previo livellamento del giunto, è stata eseguita mediante applicazione di una striscia di resina di larghezza 15 cm in ragione di 0,30 kg/ml, è stata quindi stesa una striscia di armatura di tessuto non tessuto e applicata, fino a saturazione, nuovamente della resina. I protagonisti dell’intervento Progettista: Ing. Incerti, Ized Partners Committente: Generali General contractor: MBR Applicatore autorizzato Triflex: Sforazzini srl Data esecuzione Agosto 2016 Consiglia questo comunicato ai tuoi amici
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