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La passione, la determinazione e la qualità delle soluzioni hanno permesso a IPM Italia di raggiunge un importante traguardo: l’azienda compie 40 anni e per festeggiare al meglio ha deciso di lanciare il progetto IPM Italia Forest, dimostrando la forte attenzione al tema della sostenibilità.Indice: IPM Italia: una storia di successi La produzione di IPM Italia, tra qualità e sostenibilità Responsabilità sociale e sostenibilità Il progetto IPM Italia Forest: 1500 alberi entro il 2023 Da 40 anni IPM Italia opera nel settore delle pavimentazioni in resina continue per indoor e in graniglia naturale per outdoor e realizza prodotti per stabilizzare il terreno e controllare le polveri. La produzione di IPM Italia passa dall’innovazione e dall’attenzione alla sostenibilità, aspetti di fondamentale importanza per l’azienda che anche per il 2021 si impegna con azioni di tutela ambientale. Ecco che nasce il progetto IPM Italia Forest. IPM Italia: una storia di successi La storia di IPM Italia inizia all’interno di un capannone sito in Brianza il 18 gennaio del 1981. A fondare l’attività è Fabrizio Penati, che ad oggi ricopre il ruolo di Presidente dell’azienda. L’attività includeva in un primo tempo la produzione e la vendita di prodotti chimici e formulati resinosi per la manutenzione delle pavimentazioni industriali, estendendo successivamente il servizio alla posa delle pavimentazioni. In seguito all’acquisto del terreno nel 1999 e alla costruzione di quella che è ancora oggi la sede di IPM Italia, la crescita non si è mai fermata. Nel giro di poco tempo l’attività ha incluso aree dedicate alla produzione, un magazzino, due piani di uffici e un laboratorio di ricerca e sviluppo. Da sinistra Andrea Penati, Fabrizio Penati e Daniela Penati Dopo 40 anni da quel 18 gennaio IPM Italia può contare sul lavoro qualificato di un team di circa 50 persone che opera secondo principi, strategie e valori che hanno reso l’azienda un leader nel settore. La vicinanza agli operatori, la capacità di ascolto e il confronto diretto con il mercato, lo sviluppo di una fitta rete commerciale, il servizio puntuale di assistenza pre e post-vendita, la grande flessibilità operativa e i vantaggi di cui imprese e progettisti possono godere, sono solo alcuni degli aspetti che hanno reso IPM Italia un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale. Capacità, visione e soluzioni hanno portato l’azienda a collaborare con grandi imprese edilizie e importanti studi di architettura come Renzo Piano Building Workshop, Arata Isozaki, Fuksas, Chapman Taylor e Zaha Hadid Architects. La produzione di IPM Italia, tra qualità e sostenibilità “Come azienda di produzione, abbiamo scelto da subito di dotarci di un laboratorio interno, un vero e proprio hub di sviluppo. Presidiato da un Laboratory Manager e un assistente di laboratorio, è un incubatore di ricerca dove hanno preso vita alcuni dei sistemi più pionieristici del settore delle pavimentazioni, come IPM GeoDrena® e IPM Aquaperm. È qui che focalizziamo il processo di innovazione e progresso tecnologico con un occhio sempre attento alla sostenibilità. Lavoriamo su materiali e formulati adatti ai diversi settori merceologici in cui operiamo, nel rispetto dell’ambiente con soluzioni che limitano o annullano le emissioni VOC. Il vantaggio del laboratorio è inoltre poter avere un efficiente Controllo Qualità e Collaudo dei prodotti prima che vengano inviati in cantiere, cosa che garantisce una resa lavorativa sempre eccellente dei sistemi che formuliamo”, dichiara Andrea Penati. Da sempre attenta alla produzione di sistemi eco-friendly, IPM Italia ha dato forma a una pavimentazione drenante per esterni senza paragoni: IPM GeoDrena®. L’elemento rivoluzionario di questa pavimentazione risiede nell’elevata sostenibilità garantita dall’utilizzo di graniglie naturali e legante a zero emissioni VOC. Non è da meno la tecnologia IPM Aquaperm, che permette la posa dei formulati resinosi su sottofondi molto umidi, o su calcestruzzi non ancora maturati, grazie alla struttura microporosa e impiega prodotti a base acqua, senza solventi e a zero emissioni. Responsabilità sociale e sostenibilità IPM Italia svolge una costante attività di ricerca grazie alla quale sceglie solo materiali sicuri per l’ambiente e per le persone. A testimoniare l’attenzione alla sostenibilità ambientale il Sistema di Gestione Qualità, Ambiente e Sicurezza Certificato UNI EN ISO 9001:2015 e UNI EN ISO 14001:2015 e l’attestazione SOA in Categoria OS6, classifica IV°. Non solo. IPM Italia è parte di GBC Italia, associazione che promuove la cultura dell’edilizia sostenibile e ha deciso di intraprendere un percorso di riconversione per l’utilizzo completo di energia pulita Multiutility, derivante da fonti rinnovabili e la cui generazione non causa emissioni di gas responsabili dell’effetto serra. IPM Italia è particolarmente sensibile anche al tema della responsabilità sociale, per questo motivo conta un pool di collaboratori in crescita costituito in maggioranza da donne, che rappresentano circa il 90% dell’organico negli uffici dell’headquarter a supporto dei venditori distribuiti sul territorio nazionale ed internazionale. Il progetto IPM Italia Forest: 1500 alberi entro il 2023 Per festeggiare l’importante traguardo di 40 anni di produzione sostenibile, IPM Italia ha lanciato un ambizioso progetto di riforestazione: IPM Italia Forest. Ad aprire questa iniziativa è la piantumazione del primo albero da parte di Fabrizio Penati, che segna un nuovo e ulteriore passo dell’azienda in termini di sostenibilità e impegni concreti. Il progetto ha una durata triennale ed è realizzato in collaborazione con la piattaforma Treedom. Lo scopo è raggiungere la piantumazione di 1500 alberi tra Kenya, Camerun e Tanzania entro il 2023, con la volontà di contribuire non solo alla riduzione della CO2 presente nell’aria, ma anche alla crescita economica di queste zone meno abbienti.“Siamo molto fieri di annunciare nell’anno del nostro quarantesimo anniversario il progetto IPM Italia Forest: gli alberi che pianteremo, oltre a diventare un ecosistema sostenibile in grado di assorbire CO2, potranno sostentare sia a livello alimentare che economico le famiglie di agricoltori locali che gestiranno le piantagioni. Abbiamo voluto creare una foresta fatta di Aranci, Grevillae, Anacardi, Cacao, Caffè, Avocado e Moringa, tutte varietà che hanno una duplice valenza: di impegno verso il sociale e verso l’ambiente. Siamo convinti che fare impresa rispettando l’ecosistema e l’uomo non solo sia possibile ma anche necessario per tutti. La nostra sfida costante è quella di far crescere IPM Italia senza snaturare i valori che ci contraddistinguono. Ci piace pensare che ogni albero della foresta IPM Italia possa essere un tassello della nostra storia e del nostro futuro all’insegna di sostenibilità, impegno e rispetto dell’ambiente”, conclude Daniela Penati. Sulla pagina del sito IPM Italia dedicata alla Responsabilità Sociale sarà disponibile una mappa, aggiornata in tempo reale, attraverso cui seguire e monitorare l’andamento della foresta. Consiglia questo comunicato ai tuoi amici