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L’umidità è la quantità d’acqua o di vapore acqueo contenuta in una massa d’aria, in una sostanza o in un corpo. Esistono diversi meccanismi di trasporto dell’umidità ed i loro effetti sugli edifici sono oggetto di studio da molti anni della scienza delle costruzioni. L’umidità può penetrare in un edificio in diversi modi, alcuni immediatamente evidenti come le infiltrazioni d’acqua, quelle dovute a precipitazioni atmosferiche o causate da rotture di tubazioni, ma altre più silenti come la risalita capillare dal terreno o quella prodotta negli ambienti interni, nonché quella igroscopica insita in ciascun materiale edile e l’umidità da cantiere. Se alcune di queste tipologie sono proprietà fisiologiche altre devono essere opportunamente valutate in fase progettuale in quanto i materiali posti a contatto con l’acqua cambiano caratteristiche fisiche e spesso modificano le loro proprietà, compromettendo il comfort abitativo degli edifici e la salubrità degli ambienti indoor. Durante la realizzazione di un immobile viene inevitabilmente conferita alla struttura una certa quantità d’acqua atmosferica che si somma a quella contenuta nei materiali da costruzione, ed anche se l’isolamento non si bagna, il livello di umidità del resto dei componenti aumenta a volte anche di parecchi punti. Per questo motivo la permeabilità al vapore acqueo dell’isolante svolge un ruolo chiave nella velocità di asciugatura dell’intera struttura consentendo all’umidità di fuoriuscire. Inoltre, i meccanismi di trasporto dell’umidità, attentamente studiati in fase di progettazione degli edifici, devono essere anche accuratamente valutati durante la costruzione degli edifici, non solo per la corretta applicazione dei prodotti, ma anche per gli interscambi tra materiali diversi e la loro conservazione in cantiere. Da uno studio sperimentale eseguito su differenti materiali isolanti da un laboratorio esterno indipendente, la lana di roccia Paroc è risultata uno dei materiali isolanti più performanti in termini di resistenza all’umidità. L’analisi è stata condotta su seguenti meccanismi di trasporto dell’umidità ed il loro effetto sugli edifici: il trasporto di umidità in forma liquida – è la causa più frequente dei problemi di umidità di un edificio che viene aggredito, esternamente dagli agenti atmosferici ed internamente da problemi strutturali, tubazioni rotte, etc; l’umidità veicolata dall’aria (per convezione) – si forma attraverso il passaggio del flusso di aria calda (diretta o tramite ventilazione forzata) il cui tasso di umidità varia in base alla temperatura dell’aria. Quando la pressione di saturazione si alza il vapore acqueo inizia a condensare creando umidità; la diffusione dell’umidità – è causata dalla differenza tra la densità e la pressione parziale del vapore, in due spazi diversi. Un fenomeno ricorrente quando l’umidità indoor cerca di raggiungere un equilibrio con l’aria outdoor causando umidità sotto forma di vapore. In assenza di membrane specificatamente progettate per il controllo vapore, l’umidità può intaccare la copertura dell’edificio e creare seri problemi; l’umidità capillare – è la così detta umidità di risalita dovuta alla capacità di un liquido di salire attraverso i pori del terreno tramite i minuscoli canali che distinguono i materiali e i leganti da costruzione, danneggiando la muratura che generalmente appare segnata da aloni scuri orizzontali. La lana Paroc offre comprovata sicurezza contro umidità perché: non assorbe l’umidità dall’aria circostante. Rimane asciutta anche in ambienti molto umidi; non assorbe acqua liquida; asciuga molto velocemente a temperatura ambiente normale; mantiene le sue prestazioni e caratteristiche termiche dopo l’esposizione all’umidità; agisce come rottura capillare nelle soluzioni sotterranee; non ostruisce l’umidità alle costruzioni – è un materiale a diffusione aperta (Mμ = 1) che consente il trasporto del vapore acqueo attraverso di esso evitandone il ristagno e la condensa; permette un’asciugatura delle strutture in calcestruzzo notevolmente più rapida rispetto ai materiali isolanti impermeabili; non raccoglie l’umidità nelle costruzioni e quindi rivela rapidamente possibili perdite di umidità; previene i rischi di idratazione. E’ bene tenere sempre presente che un materiale isolante, qualitativamente ineccepibile e correttamente posato, produce innegabili vantaggi non solo economici, aumentando la vita dell’edificio, ma anche rendendo l’ambiente indoor più salubre. La lana di roccia Paroc non favorisce la crescita di muffa, né su sé stessa essendo composta da materiale non organico, né sulle strutture circostanti, contribuendo ad impedire la proliferazione delle insalubri spore della muffa. Poiché non contiene ritardanti di fiamma che possono contribuire alla corrosione in condizioni di umidità, è un valido presidio per le strutture. Per maggiori informazioni scarica gratuitamente la Guida Paroc e segui il video Consiglia questo comunicato ai tuoi amici