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La Villa Reale di Monza nacque come simbolo del prestigio e della magnificenza della corte asburgica. L’imperatrice Maria Teresa il 17 aprile del 1777 autorizzò l’avvio della costruzione della villa sotto le direttive dell’architetto Giuseppe Piermarini che, nel giro di soli tre anni, portò a compimento la costruzione del grandioso ed imponente complesso. La soluzione planimetrica ad “U” è riconducibile all’impianto tipico delle ville lombarde settecentesche. Dal corpo centrale, sviluppato su due soli piani, si allungano anteriormente due ali della stessa altezza terminanti con due avancorpi cubici più bassi – la Cappella di Corte a sinistra e la Cavallerizza a destra che danno origine al cortile d’onore. Un’ampia “anticorte” semicircolare ed altri due edifici tangenti il corpo a “U” e destinati ai servizi, conferiscono al complesso una solenne monumentalità. Il corpo principale si sviluppa su due piani, e la facciata dall’andamento orizzontale scandito da due ordini di finestre, è movimentata al centro dal volume della scalinata che enfatizza il nucleo principale dell’edificio, concluso in alto dal belvedere. Al solo corpo nobile, fondale prospettico e simbolo del potere politico, è riservata l’applicazione degli ordini classici; al suo interno, infatti, erano situati gli appartamenti arciducali e quelli per ricevere e intrattenere gli ospiti. Le due ali nobili erano invece adibite ad alloggio dei visitatori e dei domestici: i primi sistemati nei piani principali, gli altri nei sovrapposti mezzanini. Le parti rustiche, furono organizzate per accogliere le scuderie, con le rimesse delle carrozze, le cucine – dove successivamente trovò posto il Teatrino di Corte costruito da Luigi Canonica – il Serrone e la Rotonda delle Serre affrescata da Andrea Appiani. Dopo svariate vicissitudini, dagli Asburgo ai Francesi, di nuovo agli austriaci, poi ai Savoia, nel 1921 la villa fu data in concessione ai Comuni di Monza e Milano e, fino al 1929, visse un nuovo momento di fervore con l’allestimento della “Biennale delle arti decorative ed industriali moderne”. Nel corso della 2ª Guerra Mondiale fu occupata da truppe e senzatetto che perpetrarono spoliazioni d’ogni sorta, mentre a partire dall’immediato dopoguerra fino al 1990, divenne sede dell’annuale “Mostra Internazionale dell’arredamento”. Nel 1996 la villa e i giardini sono passati in concessione gratuita ai Comuni di Monza e Milano che, con la realizzazione del Museo della Villa, intendono ridare luce agli antichi fasti. Da sempre bisognosa di interventi di manutenzione e restauro sono stati appaltati da alcuni mesi e sono tuttora in fase di esecuzione i lavori di restauro delle coperture dell’ala Nord e del corpo Centrale e il Restauro Conservativo del Belvedere. Per l’isolamento delle coperture è stato scelto il sistema Isotec della Brianza Plastica a testimonianza dell’efficacia e affidabilità del sistema. L’intervento è previsto su una superficie complessiva di 3.500 mq. Un riconoscimento significativo per l’azienda di Carate Brianza che anche quest’anno vede crescere sia i mq. posati sia il proprio fatturato. Consiglia questo comunicato ai tuoi amici