Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Gli immobili oggetto delle opere di recupero sono sorti negli Anni Trenta dello scorso secolo e facevano parte di un complesso industriale poi dismesso e riconvertito a uso residenziale. Il progetto, concertato con la proprietà, doveva considerare esclusivamente: – impiego di materiali che, oltre a determinare una fruizione ambientale neutra dal punto di vista dell’inquinamento domestico, fossero prodotti con processi industriali a basso impatto ambientale; – tecniche costruttive a basso contenuto energetico; – impiego di tecnologie, particolarmente quelle impiantistiche, che garantissero il minimo consumo energetico pur assicurando il massimo benessere nella fruizione degli spazi residenziali; – infine e non ultimo per importanza si voleva conferire all’edificio un carattere architettonico che ne connotasse il ruolo di recupero alla scala urbana del quartiere. Si è inoltre voluto fare riferimento esplicito alle tecniche costruttive tradizionali, locali caratteristiche dell’edilizia rurale d’inizio ‘900. Le caratteristiche di biosostenibilità La struttura portante verticale dell’edificio, fuori terra, è stata realizzata con muratura in laterizio, di mattoni in “poroton” porizzati con fibra di legno e quindi privi di emissioni gassose in fase di produzione; il mattone è formato da doppio paramento (cm 20 interno + cm 10 esterno) con interposto strato di sughero evaporato, privo di collanti, e assemblato meccanicamente in fabbrica. Gli intonaci interni ed esterni sono stati realizzati con malte predosate naturali a base di calce. Per la finitura esterna è stato impiegato un intonaco colorato a base di grassello di calce. Le strutture orizzontali sono state realizzate integralmente in legno di abete; le travi principali con luci nette tra mt 7,25 e mt 8,30 sono in lamellare, l’orditura secondaria, gli assiti e i listoni formanti le intercapedini sono in legno massello. Sul lato del cortile interno i travetti secondari al primo piano fuoriescono dall’edificio creando un piano di appoggio per le lastre di beola a tutto spessore che formano il ballatoio. La copertura è di tipo ventilata, si sviluppa a quote diverse per le varie parti dell’edificio ed è anch’essa in legno di abete nei vari strati. L’isolamento verticale, come già detto, è costituito da pannelli di sughero preassemblati nei mattoni portanti perimetrali; nei solai piani in legno e nella copertura a falde invece l’isolamento termoacustico è formato da tre strati di pannelli rigidi in fibra di legno compattata meccanicamente di 2 cm/cad., sovrastanti un telo di feltro di iuta di circa 5 mm con funzione di anticalpestio e antipolvere. Nell’intercapedine dei solai piani, posta tra lo strato di isolamento e l’assito di chiusura superiore, sono stati posati gli impianti. L’intercapedine corrispondente, nelle falde della copertura funge da condotto di ventilazione naturale. La scala esterna e le cornici delle facciate sono formata da lastre di pietra naturale e beola striata (per gradini e sbalzi calpestabili), con superfici lavorate al rustico, incastrate direttamente nella muratura piena di laterizio. I parapetti della scala, del ballatoio e dei balconi sono in ferro a disegno semplice. Le lattonerie sono tutte in rame 8/10, con impiego di lamiera forata e pezzi speciali per colmi e terminali idonei alla funzione di ventilazione della copertura. I pavimenti interni sono prevalentemente in legno di larice grezzo a listoni posati a secco con tecnica flottante. Anche le scale dei soppalchi interni sono interamente in legno. I serramenti sono in legno di pino posati grezzi e verniciati in opera con prodotti naturali, ad essenza di mandarino. Per le verniciature si a in opera che in stabilimento (per le parti strutturali) sono state impiegati materiali di provenienza vegetale e comunque esenti da ricavati del petrolio. Gli impianti L’impianto di riscaldamento – certamente innovativo per l’edilizia residenziale- è di tipo ad irraggiamento, ed è costituito da un doppio tubo di rame (mandata e ricircolo, diam 1”) che corre internamente alle pareti, sotto intonaco, alle quote di circa 30 e 100 cm dal piano di pavimento, la cui funzione prevalente è quella di scaldare le rispettive pareti che quindi svolgono direttamente la funzione di barriera termica verso l’esterno. In realtà i circuiti, separati fra loro sono due: il primo appunto è quello perimetrale esterno, il secondo invece interessa le pareti divisorie tra gli ambienti interni. Un sistema di controllo computerizzato consente il controllo del microclima dei singoli ambienti interni, in modo abbastanza articolato. Il fluido vettore è l’acqua che circola ad una temperatura compresa tra 40° e 50°; l’energia calorica viene prodotta da un sistema di cogenerazione costituito da una caldaia a condensazione, alimentata a gas metano e un sistema solare integrale prodotto in Svizzera che, a differenza del più tradizionale “pannello solare”, è in grado di captare energia per l’intero arco quotidiano d’insolazione. L’acqua una volta scaldata viene convogliata in un serbatoio stratificato, collocandola al livello termico corrispondente, ottimizzando quindi la conservazione del calore relativo. Anche l’impianto elettrico è stato realizzato con particolare attenzione alla compatibilità ambientale, interna, particolarmente per l’installazione di idonei disgiuntori che agiscono sulla sezionatura di ripartizione della rete di distribuzione interna; la stessa rete è stata posata evitando la formazione di campi elettromagnetici.. Un’ultima nota va riservata al sistema naturale di recupero d’acqua piovana nell’area verde privata, ad uso irriguo e comunque non potabile, ottenuto con l’installazione di un pozzo di prima pioggia che separa le prime acque recanti il maggior carico di polveri e metalli pesanti, per poi dirigere il flusso corrente successivo verso una vasca di raccolta e decantazione, da cui si attingerà per gli usi anzidetti. Prodotti utilizzati Siligras (malta antica predosata per muratura e intonaco) della Gras Calce COMPOSIZIONE Grassello di calce Calce idraulica naturale (Calix_Italcementi) Aggregati silicei 0/2 Marmogras (intonaco di finitura colorato a base di grassello di calce cotta a legna e terre colorate) della Gras Calce COMPOSIZIONE Grassello di calce Terre colorate Granulati di marmo Per approfondimenti sui prodotti Gras Calce www.grascalce.it Consiglia questo comunicato ai tuoi amici
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GRAS CALCE LINEA MALTE: VELOCEM Legante pronto a presa e indurimento ultrarapidi per riparazioni e fissaggi immediati e resistenti
GRAS CALCE LINEA MASSETTI: SUPERCEM PRONTO Massetto cementizio premiscelato, pronto all’uso a rapida asciugatura, per interni ed esterni
GRAS CALCE LINEA MALTE: FERFIX Malta cementizia (cc) rapida antiritiro ad alte prestazioni per il ripristino strutturale di manufatti in calcestruzzo, fissaggi metallici e inghisaggi a pavimento soggetti a forti sollecitazioni
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